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Il rischio non è tanto la condanna. Anche se in Cassazione il processo Mediaset con tutta probabilità ci finirà, e il giudizio potrebbe arrivare comunque. Ma il pericolo, per Silvio Berlusconi, è che non la galera, ma l’interdizione dai pubblici uffici lo metta nei guai per sempre. Spiega oggi Repubblica:

Il dramma del Cavaliere si gioca qui. Il suo problema non sarà l’eventuale conferma della condanna a 4 anni, di cui 3 sono comunque coperti dall’indulto dell’ex Guardasigilli Mastella. E poi Berlusconi, come ultrasettantenne, gode della legge Cirielli che esclude dalla galera chi ha superato giusto i 70 anni. Ma è l’interdizione dai pubblici uffici che, una volta confermata, diventa una tagliola dalla quale non ci si può in alcun modo sottrarre.

Insomma, il rischio è fare la fine di Previti:

La storia di Previti si ripete identica e Berlusconi rivede il film del suo amico costretto comunque a fare un passo indietro. A quel punto il Cavaliere è finito. Daniela Santanchè, neo deputato del Pdl, è pronta ad esorcizzare il pericolo. È convinta che il Pdl, e non Berlusconi da solo, debba contrapporsi alle toghe nella manifestazione del 23: «Gli italiani devono capire che c’è una giustizia domestica solo per il nostro candidato premier ». È un chiaro invito alla ribellione. Perché, dicono nel Pdl, «è inaccettabile che il nostro premier sia fatto fuori politicamente per via giudiziaria».

 

Da Giornalettismo