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« Dai primi di agosto cald...Analisi Intermarket sett... »

Per Gabriele Bellelli le small cap italiane mettono il pepe in portafoglio

Post n°1575 pubblicato il 09 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Davide Romano della trasmissione televisiva Portfolio intervista Gabriele Bellelli, trader e consulente finanziario indipendente curatore del sito Bellelli.biz. Gli indici Usa sono ancora attraenti? Come andrà il Dax nei prossimi mesi? E il nostrano Ftse Mib? A questo e ad altro Bellelli risponde nell’intervista che segue.

1) Cominciamo questa intervista dallo storico motore dell’economia USA: S&p500 e Dow sono ormai ai massimi. Per chi ha investito negli indici USA è tempo di tirare i remi in barca? Per chi invece non l’ha ancora fatto ci sono ancora buone prospettive di investimento nell’azionario americano?

Gli indici americani restano saldamente impostati al rialzo con minimi e massimi crescenti ed al momento non ci sono , a livello grafico, segnali di rallentamento o di inversione di tendenza. Personalmente ritengo che la tendenza rialzista di fondo possa continuare ancora; soprattutto fino a quando la Fed continuerà ad iniettare liquidità nel sistema finanziario. Qualche correzione ci sarà ed è fisiologica ma al momento non vedo segnali di inversione. In quest’ottica a chi è dentro consiglierei di mantenere le posizioni in essere, magari alzando man mano i livelli di trailing profit. Invece chi è ancora fuori potrebbe approfittare delle correzioni per prendere posizione sul mercato americano.

2) Passiamo al Vecchio continente: l’indice tedesco sembra puntare anch’esso verso nuovi record: sarebbe una buona notizia anche per noi, e per la nostra economia influenzata da Berlino. Ma quanto durerà l’ottimismo? E cosa prevede per il Dax nei prossimi mesi?

Non ho la sfera di cristallo per spingermi a delineare lo scenario di medio periodo però nel breve periodo sono positivo anche sul mercato europeo. Il primo motivo per cui sono positivo nel breve sul mercato tedesco ( ed europeo in generale ) sono le elezioni in Germania del prossimo settembre. Credo che fino a quel momento non ci saranno grandi correzioni o motivi di allerta per i mercati europei. Le questioni Grecia e Portogallo, che sono due belle gatte da pelare, sono nel congelatore e vi rimarranno fino alla rielezione della Merkel. Dopo le elezioni però temo che se ne vedranno delle belle e sui mercati potrebbe tornare un po’ di mare mosso. Il secondo fattore positivo di breve periodo è la scia favorevole di Wall street; fin che gli indici americani saranno al rialzo , in Europa si andrà al traino. Non mi stupirei se, sulla scia degli indici americani, anche il Dax battesse nuovi massimi storici nel corso delle prossime settimane.

3) Analizziamo il Ftse Mib: sembra in ripresa, ma come lei stesso riporta sul suo sito, è una ripresa che va letta bene. Sembra infatti che stia cominciando in questi giorni la riscossa di un particolare settore: quello dei bancari. Conferma questa sua intuizione, o è ancora troppo presto? Fino a dove può arrivare il Ftse Mib con tale riscossa, considerando la preponderanza dei bancari nel nostro indice?

Personalmente sono positivo anche sul mercato italiano ma occorre rilevare come sul nostro listino qualche nube purtroppo ci sia. Il tallone d’Achille del nostro mercato è la situazione politica che non è delle migliori ed in caso di crisi di governo temo che assisteremo ad una nuova tempesta sul nostro indice e sui nostri titoli di stato. Se i nostri politici dimostreranno un briciolo di maturità e di intelligenza, credo che la scia favorevole di Wall Street possa continuare ad influenzare positivamente anche il nostro listino. Tra l’altro nell’ultimo periodo hanno ridato segnali di vita alcuni titoli del settore bancario che sul nostro listino hanno un peso importante in termini percentuali e potrebbero influenzare positivamente l’intero mercato.

4) Ci sono due importanti titoli del Ftse Mib che hanno particolarmente sofferto, ultimamente: Telecom e Monte Paschi. Sono occasioni per entrare o è meglio starci alla larga?

Onestamente nessuno dei due titoli mi entusiasma in questo momento e starei alla larga da entrambi. Il mio metodo operativo non va alla ricerca delle inversioni di tendenza ma predilige la ricerca dei titoli impostati al rialzo e con una buona “forza relativa” rispetto all’intero mercato. In questo momento né Telecom né Mps sono impostati al rialzo ed hanno buona forza relativa. Nel settore delle banche Mps è uno dei pochi titoli che nell’ultimo periodo non ha dato segnali di vitalità e questo significa che l’attenzione degli operatori non è poggiata su questo titolo. A livello di analisi grafica non vedo segnali rialzisti degni di nota ed anzi temo che Mps possa tornare a testare i minimi storici. Telecom Italia invece sui minimi storici c’è già ed anche qui al momento non vedo segnali concreti di inversione. Inoltre il downgrade odierno da parte di Fitch non aiuta certo a risollevare le sorti del titolo. L’unica notizia positiva è che nonostante il downgrade il rating non è sceso sotto la “tripla B” e non è diventato “junk” ( spazzatura ). Dal punto di vista grafico le speranze dei rialzisti sono nelle mani di un possibile “doppio minimo” in formazione in area 0,47 euro ma onestamente non ci farei troppo affidamento se non per un rimbalzo di brevissimo periodo.

5) Non possiamo non parlare del metallo più chiacchierato: l’oro. Dopo i massimi toccati due anni fa, da novembre scorso sembra avere iniziato una caduta pesante (da quasi 1800 ora si aggira intorno ai 1300). In molti si chiedono se la discesa sia finita o se proseguirà. Lei come la pensa?

Quando si parla di oro credo che sia necessario distinguere se si ragiona in ottica di trading o in ottica di investimento. A seconda dell’ottica temporale infatti credo che l’oro abbia due diverse letture. In tema di trading, la tendenza di medio periodo è al ribasso ed il rimbalzo di breve sembra terminato. Non mi stupirei se le quotazioni scendessero ancora un po’. In tema di investimento di medio periodo e di diversificazione del portafoglio invece credo che un 4-5% di oro fisico in portafoglio sia utile. In quest’ ottica quindi la discesa dell’oro è utile per iniziare piano piano ad accumulare qualche posizione su debolezza.

6) Un’ultima domanda, che stuzzica sempre i nostri lettori. Se un risparmiatore avesse un 5% del portafoglio da investire in qualcosa che dia un po’ di pepe ai suoi investimenti, a suo parere su cosa potrebbe puntare?

Un po’ di pepe in portafoglio in questo momento lo potrebbero mettere le small caps del listino italiano. Tra i titoli penso ad Interpump, Reply , Cairo, Marr e Tesmec. Attenzione perché sono titoli poco liquidi e da acquistare solo su debolezza fino a quando le quotazioni delineano minimi e massimi crescenti. Dal punto di vista grafico sono decisamente sexy dal momento che si trovano sui massimi storici e stanno macinando rialzi supportati da volumi e con una forza relativa decisamente buona.

da http://www.finanzaoperativa.com

 
 
 
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