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Area euro: outlook 2014

Post n°1660 pubblicato il 12 Gennaio 2014 da Lucky340
 
Tag: MMT
Foto di Lucky340

E’ il 6 gennaio e ci sta. La piazzo qui e prometto di non cancellarla, sia che i fatti mi diano torto, sia che mi diano ragione…

Che succede all’Eurocrisi nel 2014 ? intanto, succede che non succede il breakup dell’euro.

Sarei strafelice, naturalmente, se si imboccasse la strada che ritengo migliore, la riforma morbida. Ma parliamo di che cosa ritengo più probabile, non di che cosa mi auguro.

Nel 2014 l’economia mondiale andrà ad accelerare. Gli USA stanno finalmente uscendo dei lunghi postumi della crisi 2008. Si poteva arrivarci parecchio prima, comunque gli ostacoli che hanno rallentato il recupero negli ultimi 12-15 mesi (fiscal cliff, debt ceiling e impasse politiche varie) stanno venendo meno.

Spingeranno anche Giappone (proseguimento dell’Abenomics) e Regno Unito (non “grazie” all’austerità come pretendono Cameron e Osborne, ma grazie al fatto che si sta attenuando).

Si sente dire che potrebbero arrivare guai dalla Cina, ma non ci credo. Masse di crediti problematici ? può essere, ma un sistema finanziario e bancario dirigista non lascia scoppiare le bolle creditizie.

In Germania, qualche incremento della domanda interna la Grosse Koalition lo sta accettando. Ma nell’Eurozona gli sviluppi arriveranno da molte direzioni.

La forte possibilità di un grosso successo dei movimenti euroscettici alle elezioni UE del 25 maggio. La Francia che si sta rapidamente PIIGSizzando. Olanda e Finlandia che hanno appena chiuso il secondo anno consecutivo di crescita negativa del PIL.

Se tra Bruxelles, Berlino e Francoforte qualcuno ha cervello – e qualcuno, Mario Draghi per esempio, ce l’ha – ha già capito che varie rettifiche di direzione sono inevitabili.

Quanto basta per essere in grado di dire che “le riforme attuate stanno funzionando”. In realtà si tratterà di mutamenti di direzione rispetto ai mantra dell’austerità e del rigore, ma senza che la cosa risulti smaccatamente evidente. Per esempio:

La BCE lascerà chiaramente intendere che il “whatever it takes” resta più che valido, e gli spread sui titoli sovrani continueranno a scendere.

La Corte Costituzionale tedesca eviterà di mettere i bastoni tra la ruote.

Gli stress test sulle banche non faranno emergere esigenze di ricapitalizzazione di grandi istituti (solo di qualche medio-piccolo, quanto basta per non far dire che sono stati poco rigorosi). Anche perché non le si costringerà a svalutare i titoli di stato (o comunque gli spread saranno scesi abbastanza da contenere l’impatto).

Sarà introdotto un qualche tipo di LTRO non totalmente sterilizzato e almeno in parte canalizzato su aziende e settore immobiliare (non solo sui titoli di stato).

Magari sarà accordato all’Italia (e anche a Spagna e Francia ?) uno sforamento di due punti del deficit / PIL finalizzato alla riduzione del cuneo fiscale, in cambio di qualche “riforma strutturale” (che non si capirà in che cosa consiste).

Tutto questo, se a Bruxelles – Francoforte – Berlino prevalgono quelli che hanno abbastanza testa, sarà attivato prima del 25 maggio. Se no subito dopo.

Risultato: crescita PIL 2014 tutt’altro che esaltante ma sufficiente almeno a non far salire ulteriormente la disoccupazione. E (con l’aiuto se serve di qualche magheggio contabile, la fantasia è fervida) sufficiente a dire che l’Italia è in linea con gli obiettivi del fiscal compact, senza bisogno di ulteriori interventi.

Giudicate voi se sono ottimista o pessimista. Non mancate comunque (io non mancherò):

Di votare, il 25 maggio, per un partito o un movimento fortemente eurocritico (la pressione sugli eurocrati deve essere il più forte possibile).

Di fare informazione sui gravissimi problemi del sistema monetario europeo esul fatto che è riformabile, ma con interventi radicali, in assenza dei qualila deflagrazione, il breakup, è un evento possibile, e anzi alla fine inevitabile.

Per evitare che il 2014 sia molto più sgradevole rispetto alla mia previsione. E per puntare a qualcosa di molto, molto migliore.

Ne riparliamo, ma non a fine 2014. Basteranno alcuni mesi per capire qual è la direzione.

Marco Cattaneo su Bastaconleurocrisi

 
 
 
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Un blog di: Lucky340
Data di creazione: 04/05/2010
 

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