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Il Conference Board Consumer Confidence Index migliora ulteriormente

22 Febbraio 2011

Il Conference Board Consumer Confidence Index ®, che era aumentato in gennaio,è ulteriormente  migliorato nel mese di febbraio.  L'indice è ora pari al 70,4 (1985 = 100), in crescita dal 64,8 di gennaio(dato rivisto) ed  è superiore al preventivo consenso di 67,0, riportato da Briefing.com . The Present Situation Index è migliorato a 33,4 da 31,1. The Expectations Index è migliorato a 95,1 da  87,3 mese scorso.

The Consumer Confidence Survey-(indagine)si basa su un campione casuale  di famiglie statunitensi. L'indagine mensile è condotta  per conto del Conference Board da The Nielsen Company(TNS). TNS è la più grande società di ricerca personalizzata  del mondo. La data di  chiusura per i risultati preliminari di febbraio è stata il 10.

Dice Lynn Franco, direttore del Conference Board Consumer Research Center: " Indice  di fiducia dei consumatori è ora ad un picco relativamente agli ultimi tre anni  (febbraio 2008, 76,4), a causa del crescente ottimismo circa il futuro a breve termine. La  valutazione dei Consumers sul  business e sulle condizioni attuali del mercato del lavoro ha registrato un modesto miglioramento, ma resta piuttosto debole. ” Guardando al futuro, i consumatori sono più positivi per l'economia e le loro prospettive di reddito, ma sono un po 'contrastanti riguardo le condizioni di lavoro ".

La prossima versione è prevista per Martedì 29 marzo alle 10:00 ET.

La tabella sottostante è destinata ad aiutare a valutare la performance storica di questo indice come un indicatore anticipatore dell'economia, in particolare delle  recessioni. A questo fine ho incluso recessioni e PIL.

(grafico da http://dshort.com/)

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*Oltre all’indice sintetico, quello che riceve la maggiore attenzione, vengono pubblicati un indice della valutazione della situazione attuale, e uno sulle aspettative per i sei mesi successivi al momento dell’indagine. Il rapporto tra l’indice del Conference Board e l’andamento dei consumi non si è dimostrato particolarmente forte, almeno nel breve periodo. Più interessante, a questo scopo, utilizzare la media mobile a sei o nove mesi, e tentare previsioni di medio periodo.