Lucky_borsa

USa: il Collasso della fiducia del consumatori è sopravvalutato!


Secondo il dato dell'Università di misura del Michigan sulla fiducia dei consumatori, i consumatori oggi sono più scossi sullo stato dell'economia di quanto non fossero alla profondità del "grande recessione" due anni e mezzo fa. Se questo non è un  sentimento iperbolico, non so cosa sia. Lo stato dell'economia è palesemente migliore adesso di quanto lo fosse allora, ma la cattiva notizia è stata pubblicizzata al massimo, come questa indagine suggerisce. [Clicca tutti per ingrandire]
Inizia con la pretesa di Nancy Pelosi che i Repubblicani e Tea Partiers sono stati piegati a distruggere il mondo come lo conosciamo. Aggiungi la  minaccia di inadempienza da parte dei paesi come la Grecia e l'Italia e forse Spagna, che potrebbero a loro  volta innescare il crollo di tutto il settore bancario europeo e forse provocare la fine della civiltà occidentale. condisci le  cose con i prezzi dell'oro e una impennata della Fed che ha fatto ricorso a misure straordinarie per facilitare l'offerta di credito, mentre il coro dei  lamenti fa da  sfondo alla credenza che siamo sull'orlo di un crollo dei prezzi abitazioni. Economisti austriaci intanto insistono sul fatto che non è visto 'ancora niente . Le migliori cose da fuori sono  il primo downgrade del debito del Tesoro americano, e un presidente che sembra all'oscuro su cosa fare,  mentre  affonda il suo rating personale. In breve, se si voleva lavorare da soli in una fantasia  del  terrore, non vi è carenza di notizie cattive con cui farlo. Ma bisogna ignorare un sacco di buone notizie nella realtà . Per cominciare, l'economia è cresciuta per due anni, aggiungendo circa 2 milioni di posti di lavoro, richieste sussidi di disoccupazione quest'anno sono state in   media 415K a settimana, in calo oltre un terzo rispetto ai livelli di due anni fa, le vendite al dettaglio sono a livelli record, in crescita del 8,5% nel corso dell'anno passato; profitti aziendali sono a livelli record, nominali e reali; differenziali di swap (un indicatore chiave del rischio sistemico e la salute del sistema bancario) sono a livelli normali oggi, quando alla fine del 2008 segnalavano calamità potenziali e  i  rendimenti dei  credit spread (vedi tabella sotto) sono diminuiti di due terzi dai massimi raggiunti nella  recessione, quando ben la metà delle imprese negli Stati Uniti avrebbero dovuto essere fuori dal mercato entro cinque anni. Lasciatemi semplicemente  dire  che i fatti non supportano l'angoscia riflessa nel rapporto di fiducia di oggi.
libera traduzione Scott Grannis