Melanoma e altre neoplasie combattute per via immunologica Un vaccino potrebbe costituire la soluzione per il superamento del melanoma. Lo afferma una ricerca pubblicata su Science Translational Medicine da un gruppo della Harvard University, che ha proposto l'adozione di un vaccino sottocutaneo con dischetti di materiale spugnoso ricoperti di principi attivi. Una volta applicati, i dischetti rilasciano i principi attivi e si riassorbono in maniera spontanea.La sperimentazione clinica durerà fino al 2015. I vaccini utilizzati nei casi di tumore si basano sul prelievo di cellule immunitarie del malato che vengono messe in contatto con delle molecole tumorali affinché imparino a riconoscere il tumore. Una volta “istruite”, le cellule vengono di nuovo iniettate nel paziente.Ma l'arma dei vaccini potrebbe presto essere sfoderata anche contro altre neoplasie, ad esempio il glioblastoma, uno dei tumori del cervello. In fase di test, il vaccino è riuscito a ridurre in maniera considerevole i casi di recidiva dopo la terapia standard che prevedeva l'intervento chirurgico e la chemioterapia.Nel policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, invece, i ricercatori Maria Grazia Cusi e Pierpaolo Correale stanno sperimentando il vaccino Tspp contro il cancro del colon e quello del polmone. Un altro gruppo di ricercatori americani della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland si è dedicato al cancro del pancreas, per il quale il vaccino ideato dagli scienziati statunitensi sembra possa migliorare la sopravvivenza dei pazienti liberi dal tumore. (09/09/2013)Andrea Sperelli su www.italiasalute.it
Nuovi vaccini contro i tumori
Melanoma e altre neoplasie combattute per via immunologica Un vaccino potrebbe costituire la soluzione per il superamento del melanoma. Lo afferma una ricerca pubblicata su Science Translational Medicine da un gruppo della Harvard University, che ha proposto l'adozione di un vaccino sottocutaneo con dischetti di materiale spugnoso ricoperti di principi attivi. Una volta applicati, i dischetti rilasciano i principi attivi e si riassorbono in maniera spontanea.La sperimentazione clinica durerà fino al 2015. I vaccini utilizzati nei casi di tumore si basano sul prelievo di cellule immunitarie del malato che vengono messe in contatto con delle molecole tumorali affinché imparino a riconoscere il tumore. Una volta “istruite”, le cellule vengono di nuovo iniettate nel paziente.Ma l'arma dei vaccini potrebbe presto essere sfoderata anche contro altre neoplasie, ad esempio il glioblastoma, uno dei tumori del cervello. In fase di test, il vaccino è riuscito a ridurre in maniera considerevole i casi di recidiva dopo la terapia standard che prevedeva l'intervento chirurgico e la chemioterapia.Nel policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, invece, i ricercatori Maria Grazia Cusi e Pierpaolo Correale stanno sperimentando il vaccino Tspp contro il cancro del colon e quello del polmone. Un altro gruppo di ricercatori americani della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland si è dedicato al cancro del pancreas, per il quale il vaccino ideato dagli scienziati statunitensi sembra possa migliorare la sopravvivenza dei pazienti liberi dal tumore. (09/09/2013)Andrea Sperelli su www.italiasalute.it