NEW YORK (WSI) - Messa da parte, almeno per il momento, la paura del tapering, ovvero il piano di riduzione da parte della Fed, da ora in poi lo spauracchio dei mercati tornerà a essere il tetto del debito. "Sarà questo il vero problema che l’economia americana e dunque la Borsa dovrà affrontare da metà ottobre" ha commentato Mark Zandi, capo economista di Moody’s in un’intervosta alla Cnbc. Se il Congresso non dovesse essere in grado di approvare una legge sul tetto del debito nelle prossime settimane – secondo Zandi – il sell-off che si abbatterà sui mercati azionari globali sarà decisamente più sostenuto di quello che si è abbattuto le scorse settimane in vista del previsto (poi rimandato) inizio del tapering di questo settembre. Senza accordi con il Congresso che lo innalzino, il governo esaurirà le manovre contabili straordinarie che le consentono di rimanere entro il limite di legge di 16.700 miliardi di dollari entro metà ottobre, esponendo gli Stati Uniti allo spettro di paralisi e default e i mercati e l'economia a potenziali danni. Secondo gli ultimi dati, il debito Usa si attesta al 73% del Pil, ovvero la percentuale più alta dalla Secondo Guerra Mondiale e due volte il livello toccato a fine 2007.da Wallstreetitalia
È il debito il prossimo spauracchio per Wall Street
NEW YORK (WSI) - Messa da parte, almeno per il momento, la paura del tapering, ovvero il piano di riduzione da parte della Fed, da ora in poi lo spauracchio dei mercati tornerà a essere il tetto del debito. "Sarà questo il vero problema che l’economia americana e dunque la Borsa dovrà affrontare da metà ottobre" ha commentato Mark Zandi, capo economista di Moody’s in un’intervosta alla Cnbc. Se il Congresso non dovesse essere in grado di approvare una legge sul tetto del debito nelle prossime settimane – secondo Zandi – il sell-off che si abbatterà sui mercati azionari globali sarà decisamente più sostenuto di quello che si è abbattuto le scorse settimane in vista del previsto (poi rimandato) inizio del tapering di questo settembre. Senza accordi con il Congresso che lo innalzino, il governo esaurirà le manovre contabili straordinarie che le consentono di rimanere entro il limite di legge di 16.700 miliardi di dollari entro metà ottobre, esponendo gli Stati Uniti allo spettro di paralisi e default e i mercati e l'economia a potenziali danni. Secondo gli ultimi dati, il debito Usa si attesta al 73% del Pil, ovvero la percentuale più alta dalla Secondo Guerra Mondiale e due volte il livello toccato a fine 2007.da Wallstreetitalia