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Berlusconi vota la fiducia e la borsa vola. I duri commenti dall’estero


 Con una mossa a sorpresa Silvio Berlusconi ha deciso di fare un passo indietro. Il PDL continuerà a sostenere il Governo. I dissidi interni al partito sembrano così aver prevalso sulla volontà dell’ex Premier di dare il colpo di grazia all’Esecutivo Letta.Le colombe, guidate da un insolitamente battagliero Angelino Alfano, hanno vinto e pochi minuti fa il PDL ha confermato in Senato la fiducia. Si va avanti dunque, anche se l’ultima mossa del Cavaliere poco convince la stampa estera che si chiede perché, dopo giorni di lotte e dichiarazioni di fuoco, il Cavaliere abbia deciso di fare dietrofront.I mercati, dal canto loro, hanno salutato con entusiasmo la decisione e l’indice FTSE Mib guadagna attualmente lo 0,75% a 18.111 punti.Tra chi parla di farsa e chi di inganno, ecco come i giornali internazionali commentano l’inaspettata decisione di Silvio BerlusconiI commenti dall’esteroPer il Wall Street Journal alla base della decisione di Berlusconi c’è la volontà di salvare il proprio partito:Il tentativo di Berlusconi di fermare la spaccatura interna al partito ha prevenuto quello che sarebbe stato il suo più grande colpo nei 20 anni in cui ha dominato la politica italiana. Una scissione avrebbe messo a rischio la sua influenza sulla scena politica del Paese.Dello stesso avviso il quotidiano inglese The Guardian che in un commento dal titolo “Letta sopravvive mentre Berlusconi cede”, scrive:“perché Berlusconi l’ha fatto? Chiaramente ha capito che non avrebbe potuto più tenere insieme il suo partito. Se non avesse fatto marcia indietro, avrebbe sicuramente assistito alla frantumazione del suo gruppo. I moderati avrebbero seguito Letta e la sua fazione si sarebbe trovata col sedere per terra”.Poco tenero anche il commento del quotidiano spagnolo El Pais:Crisi? Quale crisi? Dopo aver annunciato venerdì scorso che avrebbe ritirato i suoi parlamentari, dopo aver fatto dimettere sabato i suoi cinque ministri, dopo aver provocato domenica una ribellione interna mai vista nel suo partito e dopo aver fatto precipitare nella giornata di lunedì l’Italia in una crisi di Governo provocando una dura reazione dei mercati, Silvio Berlusconi è arrivato in Senato e, avendo capito che non poteva vincere, ha deciso di non perdere. Ha preso il microfono e ha affermato con tranquillità: “abbiamo deciso, non senza interno travaglio, di confermare la fiducia al Governo. La faccia pallida di Pietro Grasso, presidente del Senato, esprimeva bene la sorpresa di tutti, lo stupore, e a tratti l’ammirazione per l’abilità politica che è tornato a mostrare il vecchio giocatore d’azzardo, capace di lasciare tutti i suoi detrattori – per primi quelli interni al suo partito – a bocca aperta.Il commento più duro però, arriva dalla BBC:il nostro corrispondente Alan Johnston, presente a Roma, ci racconta di come importanti esponenti del PDL hanno affermato di non voler supportare Berlusconi. Era chiaro che ormai non potesse andare oltre. Berlusconi, tre volte Presidente del Consiglio, è stato costretto ad un umiliante ritiro. La sua figura ne esce considerevolmente indebolita, insieme alla sua capacità di influenzare la politica italiana.L’attacco del Financial TimesSe questi commenti non bastassero, a dare il colpo di grazia al Cavaliere ci pensa il Financial Times. In un editoriale pubblicato sabato dal titolo “Berlusconi inganna gli italiani”, il quotidiano inglese usa parole di fuoco:Berlusconi sta tentando di camuffare i reali motivi che si nascondono dietro la sua incauta scelta. L’ormai screditato magnate afferma che la sua decisione è stata solo una reazione al provvedimento che porta all’aumento dell’IVA. Ma in realtà la crisi è una conseguenza delle sventure personali di Berlusconi. Nel mese di agosto, la Corte Suprema di Roma lo ha giudicato colpevole di frode fiscale. Questa settimana, il Senato deciderà se buttarlo fuori dal Parlamento. Come ha fatto negli ultimi 20 anni, il Cavaliere ha messo i suoi interessi personali davanti a quelli del Paese.Oggi, il Financial Times rincara la dose. Ecco cosa scrive Tony Barber, inviato del FT a Roma:Come inviato del FT a Roma, è stato quasi commovente assistere alla battaglia che Silvio Berlusconi ha ingaggiato questa settimana per tenere unito il movimento politico che ha creato 20 anni fa. Il miliardario imprenditore milanese non aveva mai contemplato seriamente la possibilità di scendere in politica fino al 1993, momento in cui ha realizzato che sarebbe stato il modo più efficace di proteggere i suoi interessi economici. Infatti, uno dei suoi più stretti collaboratori ha confidato una volta – forse quasi scherzando – che, se Berlusconi non avesse formato Forza Italia, lui e i suoi seguaci sarebbero finiti in prigione o impiccati sotto il London Bridge come Roberto Calvi.da Forexinfo