NEW YROK (WSI) - Reazione positiva dei mercati americani alla diffusione del rapporto sull'occupazione Usa che ha messo in evindenza un aumento di nuovi posti di lavoro di 148.000 unità, contro i +180.000/+183.000 attesi dal consensus. In calo il tasso di disoccupazione, sceso a settembre al 7,2% dal 7,3% inizialmente reso noto. Acquisti sui Treasuries a 10 anni, tassi in calo -2,44% al 2,54%. Immediata la rezione dell'euro, che sale oltre la soglia di $1,37, fino a $1,3748, al valore più alto dal novembre del 2011. Prima della comunicazione del dato - atteso lo scorso 4 ottobre, poi rimandato a oggi a causa dello shutdown federale che si è protratto negli Stati Uniti dal 1° al 17 ottobre - gli strategist di Goldman Sachs avevano precisato che i mercati avrebbero reagito bene anche nel caso di un dato deludente. E così è stato; un'economia meno solida delle attese avalla infatti le misure di quantitative easing finora adottate dalla Fed, e a rischio per la prospettiva del tapering, ovvero per la possibile riduzione di acquisti di asset da parte della Banca centrale americana. Una prospettiva che tuttavia si allontana. Secondo Goldman, l'acquisto di Treasuries e titoli legati ai mutui resterà infatti invariato almeno fino al primo trimestre del 2014, complici anche le conseguenze negative che l'impasse Usa sul debito avrà sui fondamentali dell'economia. Aiutato dai conti positivi di alcuni grandi gruppi come Google, l'indice allargato S&P 500 ha chiuso su un livello record ieri dopo aver registrato il maggior rialzo settimanale da luglio. Per Marc Faber, poi, non solo non c'è nessun pericolo che uno scenario del genere si concretizzi, ma esiste il rischio che la quantità di acquisti venga aumentata, addirittura fino a $1.000 miliardi al mese. La liquidità-droga, a suo avviso, è destinata a permanere, in quanto la Fed è prigioniera di se stessa, e proprio per questo motivo continuerà ad alimentare la bolla creatasi negli ultimi anni. Con conseguenze disastrose per la ricchezza globale, che potrebbe crollare del 50%. Intanto gli analisti, stando a quanto riporta Bloomberg, hanno rivisto al rialzo le stime sugli utili, prevedendo un incremento medio degli utili delle società scambiate sullo S&P 500 +2,5%, contro il +1,7% atteso all'inizio del mese. Finora, i profitti delle 115 società che hanno comunicato i loro risultati dall'inizio della stagione degli utili societari, sono cresciuti +4,5%, a fronte di un fatturato in aumento dell'1,9%. Il 70% circa di tali società ha battuto le attese degli analisti sul fronte degli utili, mentre il 51% ha battuto le previsioni sul giro d'affari.da WallStreetitalia
La Fed non staccherà la spina. Le scommesse degli investitori dopo rapporto occupazione Usa deludente.
NEW YROK (WSI) - Reazione positiva dei mercati americani alla diffusione del rapporto sull'occupazione Usa che ha messo in evindenza un aumento di nuovi posti di lavoro di 148.000 unità, contro i +180.000/+183.000 attesi dal consensus. In calo il tasso di disoccupazione, sceso a settembre al 7,2% dal 7,3% inizialmente reso noto. Acquisti sui Treasuries a 10 anni, tassi in calo -2,44% al 2,54%. Immediata la rezione dell'euro, che sale oltre la soglia di $1,37, fino a $1,3748, al valore più alto dal novembre del 2011. Prima della comunicazione del dato - atteso lo scorso 4 ottobre, poi rimandato a oggi a causa dello shutdown federale che si è protratto negli Stati Uniti dal 1° al 17 ottobre - gli strategist di Goldman Sachs avevano precisato che i mercati avrebbero reagito bene anche nel caso di un dato deludente. E così è stato; un'economia meno solida delle attese avalla infatti le misure di quantitative easing finora adottate dalla Fed, e a rischio per la prospettiva del tapering, ovvero per la possibile riduzione di acquisti di asset da parte della Banca centrale americana. Una prospettiva che tuttavia si allontana. Secondo Goldman, l'acquisto di Treasuries e titoli legati ai mutui resterà infatti invariato almeno fino al primo trimestre del 2014, complici anche le conseguenze negative che l'impasse Usa sul debito avrà sui fondamentali dell'economia. Aiutato dai conti positivi di alcuni grandi gruppi come Google, l'indice allargato S&P 500 ha chiuso su un livello record ieri dopo aver registrato il maggior rialzo settimanale da luglio. Per Marc Faber, poi, non solo non c'è nessun pericolo che uno scenario del genere si concretizzi, ma esiste il rischio che la quantità di acquisti venga aumentata, addirittura fino a $1.000 miliardi al mese. La liquidità-droga, a suo avviso, è destinata a permanere, in quanto la Fed è prigioniera di se stessa, e proprio per questo motivo continuerà ad alimentare la bolla creatasi negli ultimi anni. Con conseguenze disastrose per la ricchezza globale, che potrebbe crollare del 50%. Intanto gli analisti, stando a quanto riporta Bloomberg, hanno rivisto al rialzo le stime sugli utili, prevedendo un incremento medio degli utili delle società scambiate sullo S&P 500 +2,5%, contro il +1,7% atteso all'inizio del mese. Finora, i profitti delle 115 società che hanno comunicato i loro risultati dall'inizio della stagione degli utili societari, sono cresciuti +4,5%, a fronte di un fatturato in aumento dell'1,9%. Il 70% circa di tali società ha battuto le attese degli analisti sul fronte degli utili, mentre il 51% ha battuto le previsioni sul giro d'affari.da WallStreetitalia