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Wall Street: Fed riduce stimoli


NEW YORK (WSI) - La Federal reserve, in linea con le attese degli analisti, ridurra' di altri 10 miliardi di dollari il programma di stimoli all'economia statunitense che passera' cosi' a 55 miliardi di dollari al mese, mentre i tassi d'interesse rimarranno vicini allo zero. Lo si legge nel documento dell'ultimo Federal open market committee. La Federal reserve ha quindi tagliato le sue stime di crescita dell'economia Usa per quest'anno e per il prossimo, ma ha ridotto le sue previsioni sul tasso di disoccupazione. La Fed si attende ora una crescita tra il 2,8-3% nel 2014 e del 3-3,2% nel 2015. Il tasso di disoccupazione dovrebbe invece scendere tra il 6,1% e il 6,3% quest'anno e sotto il 6% nel 2015. Negativa la reazione del mercato dopo che, Janet Yellen, durante la conferenza stampa, ha fatto riferimento a un eventuale rialzo dei tassi "in sei mesi", cosa che evidentemente ha indispettito i mercati. Il Dow Jones ha perso lo 0,7% a 16.222 punti, il Nasdaq e' sceso dello 0,58% a 4.308 punti e lo S&P 500 e' calato dello 0,60% a 1.861 punti. Il petrolio ha chiuso sopra quota 100 dollari al barile dopo il dato sulle scorte settimanali. Il contratto ad aprile ha aggiunto 67 centesimi, lo 0,7%, a 100,37 dollari il barile, la chiusura piu' alta dal 10 marzo. I rendimenti dei titoli di Stato americani sono balzati dopo il comunicato della Fed: il bond decennale ha chiuso al 2,77% e il trentennale al 3,65%. Sui mercati valutari, l'euro cala a 1,329 dollari e il biglietto verde avanza a 102,53 yen. Notizie positive sul fronte macro con il deficit delle partite correnti americane che, nel quarto trimestre, è sceso a 81,12 miliardi di dollari, in forte ribasso rispetto al passivo di 96,37 miliardi registrato nel trimestre precedente. Il dato reso noto oggi dal dipartimento del Commercio è nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano un disavanzo a quota 88 miliardi. Tra i titoli, Oracle perde in borsa dopo che ieri sera ha annunciato un aumento dei profitti del 2% a 2,56 miliardi nel suo terzo trimestre fiscale terminato il 28 febbraio. Il giro d'affari e' a sua volta lievitato del 4% a 9,31 miliardi. I risultati hanno tuttavia deluso le previsioni degli analisti. Sul versante automobilistico, piatta General Motors, all'indomani delle parole dell'amministratore delegato Mary Barra, che si e' impegnata a migliorare gli standard di sicurezza dei veicoli, anche nominando un responsabile globale. Sul fronte dell'analisi tecnica, secondo diversi trader di Wall Street lo S&P continuerà a gravitare attorno al livello a quota 1.880; nel caso di un superamento di tale resistenza, il prossimo target sarà a quota 2.000.da Wallstreetitalia