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Basta euro. Come uscire dall’incubo-8^ puntata


«Basta euro. Come uscire dall’incubo, 31 domande e 31 risposte, la verità che nessuno ti dice” è il titolo del volumetto curato dal professor Claudio Borghi Aquilini con postfazione di Matteo Salvini, liberamente scaricabile dal sito www.bastaeuro.org. Anche noi sulla scia della Padania, il giornale leghista, preseguiamo nella pubblicazione delle domande e risposte contenute nel libretto del prof. Borghi. 14)Se la crisi è scoppiata per lo spread evidentemente il debito pubblico è importante. Non è così?In realtà eravamo in crisi già da prima ma non ce ne accorgevamo perché la debolezza delle nostre imprese era camuffata dall’afflusso di denaro a debito (questa volta privato). Lo spread è esploso non certo per la credibilità, per il bunga-bunga, per il pieno della macchina del figlio di Bossi o qualsiasi delle bugie che la stampa ha raccontato per aprire la strada a Monti:lo spread è esploso dopo che Francia e Germania hanno deciso di far “fallire” la Grecia abbattendo il valore dei suoi titoli di Stato in mano ai risparmiatori.A quel punto tutti gli investitori mondiali hanno cominciato a vendere i titoli irlandesi, poi quelli portoghesi,poi quelli italiani e spagnoli semplicemente perché pensavano che avrebbero fatto la fine dei titoli greci. Anche lo spread sui titoli Francesi e Finlandesi aveva cominciato a salire mentre l’Inghilterra, grazie al fatto che aveva una Banca Centrale che garantiva il debito ricomprandoselo, non ha mai avuto problemi di spread. Gli interventi di Monti hanno poi peggiorato le cose : lo spread è sceso solo a seguito delle azioni della Banca Centrale Europea che, se pur con gravissimo ritardo, ha annunciato la propria intenzione di garantire il debito15)Quindi se la BCE garantisse il debito e gli spread si azzerassero saremmo a posto?Purtroppo no: gli effetti di una moneta troppo forte rispetto a quello che sarebbe giusto permangono. Ciò significa che se gli italiani, invece di essere strozzati, tornassero a spendere, comprerebbero in maggioranza prodotti esteri e la differenza fra importazioni e esportazioni deve essere finanziata da ulteriore debito.In pratica ci indeboliremmo ancora di più e se in futuro la BCE dovesse cambiare idea saremmo in ginocchio. 16) Neppure la Grecia e l’Irlanda vogliono abbandonare l’Euro, perché noi si?Grecia e Irlanda hanno ricevuto cifre elevatissime sotto forma di prestiti “a babbo morto”, pagati anche da noi.Si è trattato di una specie di “risarcimento” per evitare che il sistema andasse in pezzi. Se la Grecia fosse uscita dall’Euro prima di ricevere gli aiuti avrebbe avuto solo il danno e non il risarcimento. Noi invece paghiamo e basta, e non riceviamo nulla da nessuno. Non solo, noi avevamo solo circa il 3% dei crediti verso Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo ma, invece, siamo stati chiamati a “salvare” questi stati (in realtà abbiamo salvato soltanto i loro creditori) con una quota pari al 20%, perché l’Europa ha trovato conveniente mettere tutto “sul conto del condominio”. Per esempio, la Spagna, che nonostante la disoccupazione doppia rispetto a noi ci viene a volte presentata come un modello di virtù, ha ricevuto 50 miliardi per salvare le sue banche: miliardi pagati in discreta parte dall’Italia che, nonostante ciò, invece viene costantemente umiliata e messa “dietro la lavagna”.La cifra da noi impegnata per i salvataggi europei è stata finora pari a 53 miliardi di euro: senza buttare questi soldi (che probabilmente non ci verranno mai restituiti) ci si sarebbe potuta pagare l’IMU  sulla prima casa per 15 anni o pagare uno stipendio di 16mila euro per un anno a tutti i disoccupati italiani. La Lega Nord è stato l’unico partito che ha votato contro quando l’enorme impegno per questi fondi è stato approvato di nascosto nell’estate del 2012.