Le borse europee sono ripartite al rialzo dopo la mossa a sorpresa della Banca centrale svizzera che , non a caso, anticipa di una settimana la riunione della Bce. Questo sembrerebbe confermare l’ipotesi di un intervento della Banca centrale europea la prossima settimana. Anzi tale intervento lascia supporre che il QE possa essere di una portata tale da sorprendere positivamente il mercato. D'altro canto dai grafici giungono conferme di come il disimpegno da parte della signora Yellen, e quindi una politica monetaria meno accomodante della FED, accompagnerà i temi che hanno dominato nello scorso semestre: dollaro, grandi capitalizzazioni e bond di qualità.Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA: La curva dei rendimenti USA non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione nel'anno successivo è lo scarto della curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond a 3 mesi. I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995 ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02) è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 1,81 con il T_note lanciato verso 1,50. IL LEI del conference Board , ancora aumento dello 0,6 a novembre (undicesimo aumento consecutivo) da indicazioni per una buona espansione del PIL USA anche nel 2015 . Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito in novembre è risalito leggermente ora è a 457106 dai 453841 miliardi di dollari di settembre . Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali segnalano ancora una certa forza nell'investimento azionario .Vediamo alcuni Trading System cosa ci dicono : Da questa settimana ci spostiamo sul grafico weekly(Futures) per ridurre il rumore di fondo dei mercati, e vediamo sulle principali borse mondiali una situazione sempre rialzista con le commodities in profondo rosso (gold e crude oil e rame ) mentre il T_note e il bund sono nettamente Long, così come il dollar index [grafico in allegato]. Il trading system reso popolare da Dog Short su base mensile ancora LONG per gennaio 2015, S&P_500 ha chiuso dicembre con una perdita del lo 0,42%. Tutte e tre le medie mobili mensili danno Long sullo SP500 e tre dei cinque ETF del Portafoglio IVY segnalano "investito" con l'eccezione dell'etf sulle commodities e sull'azionario globale .Vediamo ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato cosa ci dicono : l’andamento dell’Up-Down Volume al NYSE a 14,84 in termini di media a 250 giorni conferma il LONG ($NYUD) anche se in discesa, il dato differenziale risulta positivo dalla fine di luglio 2012. Da allora, non è mai tornato sotto la linea dello zero,"ossia se i compratori prevalgono sui venditori, il mercato sale, punto. Finchè vi è prevalenza di Up Volume, non ci sarà motivo di temere_Gaetano Evangelista". $OEXA200R (indica la percentuale di azioni dello S&P100 che sono sopra alla loro MM a 200) è un indicatore tecnico disponibile sul StockCharts.com che può essere utilizzato per la previsione di entrate prudenti e dei punti di uscita per il mercato azionario, ora indica 67,00 in discesa ma ben al di sopra dei 50. Sopra il 55% siamo in fase long del mercato , sotto il 45% si apre una fase short , tra il 45 il 55 siamo in una zona di incertezza.
Analisi Intermarket al 17/01/2015
Le borse europee sono ripartite al rialzo dopo la mossa a sorpresa della Banca centrale svizzera che , non a caso, anticipa di una settimana la riunione della Bce. Questo sembrerebbe confermare l’ipotesi di un intervento della Banca centrale europea la prossima settimana. Anzi tale intervento lascia supporre che il QE possa essere di una portata tale da sorprendere positivamente il mercato. D'altro canto dai grafici giungono conferme di come il disimpegno da parte della signora Yellen, e quindi una politica monetaria meno accomodante della FED, accompagnerà i temi che hanno dominato nello scorso semestre: dollaro, grandi capitalizzazioni e bond di qualità.Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA: La curva dei rendimenti USA non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione nel'anno successivo è lo scarto della curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond a 3 mesi. I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995 ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02) è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 1,81 con il T_note lanciato verso 1,50. IL LEI del conference Board , ancora aumento dello 0,6 a novembre (undicesimo aumento consecutivo) da indicazioni per una buona espansione del PIL USA anche nel 2015 . Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito in novembre è risalito leggermente ora è a 457106 dai 453841 miliardi di dollari di settembre . Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali segnalano ancora una certa forza nell'investimento azionario .Vediamo alcuni Trading System cosa ci dicono : Da questa settimana ci spostiamo sul grafico weekly(Futures) per ridurre il rumore di fondo dei mercati, e vediamo sulle principali borse mondiali una situazione sempre rialzista con le commodities in profondo rosso (gold e crude oil e rame ) mentre il T_note e il bund sono nettamente Long, così come il dollar index [grafico in allegato]. Il trading system reso popolare da Dog Short su base mensile ancora LONG per gennaio 2015, S&P_500 ha chiuso dicembre con una perdita del lo 0,42%. Tutte e tre le medie mobili mensili danno Long sullo SP500 e tre dei cinque ETF del Portafoglio IVY segnalano "investito" con l'eccezione dell'etf sulle commodities e sull'azionario globale .Vediamo ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato cosa ci dicono : l’andamento dell’Up-Down Volume al NYSE a 14,84 in termini di media a 250 giorni conferma il LONG ($NYUD) anche se in discesa, il dato differenziale risulta positivo dalla fine di luglio 2012. Da allora, non è mai tornato sotto la linea dello zero,"ossia se i compratori prevalgono sui venditori, il mercato sale, punto. Finchè vi è prevalenza di Up Volume, non ci sarà motivo di temere_Gaetano Evangelista". $OEXA200R (indica la percentuale di azioni dello S&P100 che sono sopra alla loro MM a 200) è un indicatore tecnico disponibile sul StockCharts.com che può essere utilizzato per la previsione di entrate prudenti e dei punti di uscita per il mercato azionario, ora indica 67,00 in discesa ma ben al di sopra dei 50. Sopra il 55% siamo in fase long del mercato , sotto il 45% si apre una fase short , tra il 45 il 55 siamo in una zona di incertezza.