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Mercati europei sotto pressione su tensioni geopolitiche in Yemen


Ancora una giornata negativa per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa, dopo la chiusura in rosso di Wall Street e della Borsa di Tokyo. Un mix di notizie poco confortanti sta mettendo sotto pressione i listini continentali,  tra cui  l'escalation di tensioni geopolitiche in Medioriente in scia agli attacchi della coalizione a guida saudita nello Yemen, con il conseguente surriscaldamento delle quotazioni del prezzo del petrolio; i deludenti dati macroeconomici americani diffusi ieri; oltre alle preoccupazioni legate all'evolversi della situazione in Grecia anche se il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato che la lista di riforme richiesta al Governo greco arriverà entro l'inizio della prossima settimana.Sotto i riflettori le quotazioni dell'oro nero che hanno ripreso a salire dopo l'annuncio dell'inizio dei bombardamenti in Yemen da parte dell’Arabia Saudita. In questo momento il future maggio sul Brent sale di circa il 4,40% a 58,92 dollari al barile, mentre il Wti mostra una crescita di quasi il 5% e si muove sopra i 51 dollari al barile. Tra le materie prime sono scattati gli acquisti anche sull'oro, bene rifugio per eccellenza, che in questo momento si mantiene sopra i 1.200 dollari all'oncia.Sulle singole Piazze finanziarie prevalgono i segni negativi: il Cac40 e il Ftse 100 cedono rispettivamente l'1,17% e lo 0,96%, mentre il Dax di Francoforte lascia sul terreno l'1,55% a 11.681. Giornata tinta di rosso anche per Piazza Affari, dove il Ftse Mib indietreggia dell'1,47% a 22.804,3 punti. Sul listino milanese si muovono in controtendenza i titoli del comparto energetico: il terzetto delle migliori è composto da Tenaris, Eni e Saipem che mostrano dei guadagni superiori all'1 per cento. In generale, a livello europeo, movimenti positivi per il compartodell'oil&gas, con lo Stoxx Europe 600 Oil & Gas che aumenta di oltre l'1 per cento.A livello macroeconomico, i mercati stanno snobbando le buone indicazioni arrivate ancora una volta dalla Germania. L'indice di fiducia dei consumatori calcolato da GfK ad aprile si è attestato a 10 punti rispetto ai 9,7 punti di marzo e sopra le attese degli analisti che erano per una crescita meno marcata in area 9,8 punti. Scarna l'agenda macroeconomica odierna: da segnalare le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.da http://www.finanza.com/