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Wall Street cede nel finale!


Wall Street chiude le contrattazioni in deciso ribasso, in una giornata caratterizzata da una grande erraticità per i mercati americani. La partenza, infatti, era stata negativa per la borsa statunitense, in scia alle consistenti perdite dell'Europa. Poi, i mercati avevano invertito rotta grazie ad alcuni positivi dati macroeconomici per tornare a cadere sul finale delle trattazioni giornaliere. L'incertezza regna sovrana ed il mercato non sembra aver reagito bene alla decisione della Banca Centrale del Canada di alzare l'attuale livello dei tassi di interesse di un quarto di punto portando i tassi dal precedente 0,25% allo 0,50%. Sul fronte economico, l'indice ISM manifatturiero americano si è attestato a 59,7 punti contro i 60,4 di aprile, ma è risultato superiore alle attese degli analisti. Buone nuove dal mercato immobiliare dove sono aumentate le spese per costruzioni del 2,7%. Sul mercato valutario, il dollaro ha ratracciato dai massimi di giornata, per chiudere sopra la soglia di 1,22.Invece in europa, Piazza Affari (-1,21) limita i danni della giornata ma conclude comunque in rosso restando la peggiore tra le piazze del Vecchio Continente, Dax +0,28 . La sessione che si era preannunciata catastrofica con gli indici milanesi che hanno raggiunto perdite di quasi quattro punti percentuali è stata poi sollevata grazie ai dati macro a stelle e strisce che sono risultati migliori delle attese. L'indice ISM manifatturiero americano si è attestato infatti a 59,7 punti contro i 60,4 di aprile. Il dato, comunicato dall'Insitute for Supply Management è risultato superiore alle attese degli analisti che indicavano una discesa a 59,5 punti. In salita anche le spese per costruzioni in USA nel mese di aprile che hanno segnato un incremento del 2,7% rispetto alla varialzione nulla attesa dagli analisti. Ad appesantire, i listini, stamane ha contribuito anche la BCE che ha lanciato un allarme sulla stabilità finanziaria anticipando consistenti svalutazioni per gli Istituti del Vecchio Continente. Il Report ha portato una ondata di vendite sugli istituti bancari del Vecchio Continente, e ancora di più su quelli italiani, tra i peggiori in assoulto.