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La Commissione Ue ha proposto nuove regole sulle vendite allo scoperto


(ASCA) - Roma, 15 set - Stretta dell'Unione Europea sui mercati finanziari. La Commissione Ue ha proposto nuove regole sulle vendite allo scoperto e sulla negoziazione dei prodotti derivati. La stretta sulle vendite allo scoperto riguarda quelle ''nude'', che finora possono essere fatte senza possedere il titolo sottostante. Questo non sara' piu' possibile, per vendere allo scoperto occorrera' possedere il titolo almeno in prestito o parcheggiato da una controparte. Un modo per assicurare la consegnabilita' del titolo oggetto della vendita. La nuova regola entrera' in vigore dal 2012, la Germania ha gia' introdotto questo divieto all'inizio del 2010. Le vendite allo scoperto senza possedere il titolo sono state tra i fattori scatenanti della crisi del debito sovrano della Grecia. ''L'obiettivo e' chiaramente quello di ridurre e vietare le vendite nude allo scoperto, contribuendo ad aumentare la trasparenza. Dobbiamo eliminare il rischio di una intensa iperspeculazione'', ha detto Michel Barnier, Commissario Europeo al Mercato Interno. Per quanto rigurda le vendite allo scoperto di azioni, gli operatori dovranno classificarle come ''scoperto'', in modo che possano essere monitorate dai regolatori. Alle autorita' di vigilanza dovranno essere comunicate tutte le posizioni ''allo scoperto'' che rappresentano almeno lo 0,2% del totale del capitale azionario, mentre le posizioni superiori allo 0,5% dovranno essere comunicate anche al mercato. L'immediata identificabilita' delle posizioni ''allo scoperto'' dovrebbe consentire alle authority di monitorare eventuale situazioni destabilizzanti. Alle autorita' nazionali e' invece attribuito il potere ''in casi eccezionali'' di vietare o restringere queste operazioni. ''In tempi normali, le vendite allo scoperto migliorano la liquidita' dei mercati e la formazione dei prezzi, ma in tempi di stress amplificano la caduta dei prezzi e introducono rischi sistemici'' ha spiegato Barnier.