Il Prodotto Interno Lordo Usa - un dato che rappresenta il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti e venduti nel Paese - nel quarto trimestre del 2010 ha registrato un’espansione pari al 2,8% (tasso annualizzato), con i dati che sono stati rivisti al ribasso rispetto alla prima lettura di +3,2%. L’economia statunitense cresce piú lentamente del previsto.Alcuni economisti si attendevano che le cifre fossero riviste al rialzo, al 3,3. Le cifre invece scontano la riduzione degli investimenti del governo e la minore spesa dei consumatori.I dati confermano le preoccupazioni della Federal Reserve sulla lentezza del ritmo di crescita.La spesa dei consumatori, responsabile per oltre i due terzi dell’attività economia statunitense, è cresciuta al tasso del 4,1 per cento negli ultimi tre mesi del 2010, contro il 4,4 per cento delle attese.Pesano anche i dati sul mercato immobiliare, con i prezzi delle case scesi del 2,4% a dicembre, in calo per il sesto mese consecutivo. Il rincaro dei prezzi del petrolio, provocato dalle tensioni in Africa del Nord e il calo delle spese di governi locali e stati rappresentano i rischi maggiori per la crescita. "Le spese al consumo e le scorte saranno i fattori che piu' contribuiranno alla crescita nel trimestre attuale", ha dichiarato a Bloomberg Harm Bandholz, chief economist in America di UniCredit Global Research. "I consumi sono molto piu' auto-sostenibili rispetto a un anno fa".
Usa: Pil in rialzo +2,8% nel quarto trimestre
Il Prodotto Interno Lordo Usa - un dato che rappresenta il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti e venduti nel Paese - nel quarto trimestre del 2010 ha registrato un’espansione pari al 2,8% (tasso annualizzato), con i dati che sono stati rivisti al ribasso rispetto alla prima lettura di +3,2%. L’economia statunitense cresce piú lentamente del previsto.Alcuni economisti si attendevano che le cifre fossero riviste al rialzo, al 3,3. Le cifre invece scontano la riduzione degli investimenti del governo e la minore spesa dei consumatori.I dati confermano le preoccupazioni della Federal Reserve sulla lentezza del ritmo di crescita.La spesa dei consumatori, responsabile per oltre i due terzi dell’attività economia statunitense, è cresciuta al tasso del 4,1 per cento negli ultimi tre mesi del 2010, contro il 4,4 per cento delle attese.Pesano anche i dati sul mercato immobiliare, con i prezzi delle case scesi del 2,4% a dicembre, in calo per il sesto mese consecutivo. Il rincaro dei prezzi del petrolio, provocato dalle tensioni in Africa del Nord e il calo delle spese di governi locali e stati rappresentano i rischi maggiori per la crescita. "Le spese al consumo e le scorte saranno i fattori che piu' contribuiranno alla crescita nel trimestre attuale", ha dichiarato a Bloomberg Harm Bandholz, chief economist in America di UniCredit Global Research. "I consumi sono molto piu' auto-sostenibili rispetto a un anno fa".