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Fed/ Tassi invariati e avvio operazione TWIST

Post n°727 pubblicato il 21 Settembre 2011 da Lucky340
 

(ASCA) - Roma, 21 set - La Federal Reserve come previsto vara un nuovo pacchetto di interventi per favorire la liquidita' sui mercati e conferma che manterra' i tassi di interesse vicino allo zero almeno fino a meta' del 2013, poiche' l'economia rimane debole, in particolare a causa del mercato del lavoro. Le decisioni della Fed e' stata piuttosto contrastata con il voto contrario di 3 componenti del Fomc. Per iniettare nuova liquidita' e soprattutto per far scendere i tassi di interesse a lungo termine, Bernanke e' ricorso alle cosiddette operazioni Twist. La Fed acquistera' titoli per 400 miliardi di dollari con scadenza a lunga, tra sei e 30 anni, e vendera' un ammontare analogo di titoli con scadenza fino a tre anni. Gli acquisti partiranno subito e si concluderanno entro giugno 2012. Anche se la Fed acquista e vende titoli per uno stesso ammontare nominale, in realta' e' un sistema dare nuova liquidita' al sistema. Infatti i titoli a breve in prossimita' della scadenza valgono piu' di titoli a lungo termine anche con rendimento uguale. vendendo quelli a breve e acquistando i treasury bond a lunga scadenza la Fed cerca di raggiungere il duplice obiettivo di immettere nuova liquidita' nel sistema e di far scendere i tassi a lungo termine, quelli che riguardano gli investimenti da parte delle aziende. Sui 10 componenti del Fomc, sette hanno votato a favore mentre contari a nuove misure di stimolo sono stati Richard Fisher, Narayana Kocherlakota e Charles Plosser. La Fed e' preoccupata per la debolezza dell'economia e soprattutto per la disoccupazione che scendera' molto lentamente. Inoltre lo scenario presenta ''significativi rischi di rallentamento'' alla luce delle tensioni sui mercati finanziari globali. Per sostenere la crescita quindi la Federal Reserve vara le nuove misure con l'acquisto dei titoli a lungo termine. ''Questo programma - si legge nella nota della Fed - dovrebbe far scendere i tassi a lungo termine e aiutare a rendere piu' accomodanti le condizioni sui mercati finanziari''.

 

PS_

Alla fine la montagna partorì il topolino,Che la riduzione di questi rendimenti del tratto lungo della curva dei BOND – già molto bassi – possa avere un qualche benefico effetto sull’economia sembra essere una pia speranza, i mercati difficilmente  ci crederanno. Intanto utile notare come già il decennale abbia recentemente toccato un minimo di rendimento a 1,89% adeguandosi in anticipo alle decisioni di oggi.Nel breve  si materializza una posizione SHORT sui principali indici.
La federal reserve è stata  praticamente azzoppata da quegli oscurantisti dei repubblicani in balia delle deliranti tesi del tea party:
"New York - L'evento è decisamente raro: i leader di un partito politico che scrivono al presidente della Banca centrale americana per chiedergli, mentre è in corso una riunione di politica economica, di non "compiere interventi straordinari sull'economia". Questo il contenuto della lettera che hanno spedito martedì sera i quattro repubblicani più potenti al Congresso a Ben Bernanke, impegnato nella riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve che deve decidere sui tassi d'interesse ed eventuali misure straordinarie di stimolo.
La missiva, firmata dal presidente della Camera dei Rappresentanti John Boehner, dal capogruppo dei deputati repubblicani Eric Cantor, da quello dei senatori Mitch McConnell e dal suo vice Jon Kyl. I leader repubblicani al Congresso affermano che il cosiddetto quantitative easing, lo "stimolo quantitativo" consistente nell'acquistare buoni del Tesoro Usa cui la Fed è ricorsa dopo aver abbassato i tassi pressoché a zero, non ha funzionato: "non ha facilitato la crescita economica né abbassato il tasso di disoccupazione".
E altri programmi di quel tipo potrebbero "esacerbare i problemi attuali o fare ulteriore male all'economia americana". Dunque i quattro chiedono a Bernanke di "resistere all'idea di ulteriori interventi straordinari specie senza un obiettivo chiaro". Opinioni che rispondono alla tesi ora dominante nel partito repubblicano, dove i nemici di Bernanke sono molti e capeggiati dall'emergente Rick Perry.
La ricetta che sarebbe invece preferita soprattutto dagli iper-liberisti del Tea Party è quella del minimo di interferenza anche da parte della banca centrale.(da Wall Street italia)"

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Commenti al Post:
Lucky340
Lucky340 il 21/09/11 alle 22:05 via WEB
alla fine la montagna partorì il topolino,Che la riduzione di questi rendimenti del tratto lungo della curva dei BOND – già molto bassi – possa avere un qualche benefico effetto sull’economia sembra essere una bufala non da poco, i mercati non ci crederanno. Intanto utile notare come già il decennale abbia recentemente toccato un minimo di rendimento a 1,89% adeguandosi in anticipo alle decisioni di oggi.
nel breve-medio si materializza una posizione SHORT sui principali indici
 
Lucky340
Lucky340 il 21/09/11 alle 22:48 via WEB
la federal reserve è stata azzoppata da quegli oscurantisti dei repubblicani in balia delle deliranti tesi del tea party:
"New York - L'evento è decisamente raro: i leader di un partito politico che scrivono al presidente della Banca centrale americana per chiedergli, mentre è in corso una riunione di politica economica, di non "compiere interventi straordinari sull'economia". Questo il contenuto della lettera che hanno spedito martedì sera i quattro repubblicani più potenti al Congresso a Ben Bernanke, impegnato nella riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve che deve decidere sui tassi d'interesse ed eventuali misure straordinarie di stimolo.
La missiva, firmata dal presidente della Camera dei Rappresentanti John Boehner, dal capogruppo dei deputati repubblicani Eric Cantor, da quello dei senatori Mitch McConnell e dal suo vice Jon Kyl. I leader repubblicani al Congresso affermano che il cosiddetto quantitative easing, lo "stimolo quantitativo" consistente nell'acquistare buoni del Tesoro Usa cui la Fed è ricorsa dopo aver abbassato i tassi pressoché a zero, non ha funzionato: "non ha facilitato la crescita economica né abbassato il tasso di disoccupazione".
E altri programmi di quel tipo potrebbero "esacerbare i problemi attuali o fare ulteriore male all'economia americana". Dunque i quattro chiedono a Bernanke di "resistere all'idea di ulteriori interventi straordinari specie senza un obiettivo chiaro". Opinioni che rispondono alla tesi ora dominante nel partito repubblicano, dove i nemici di Bernanke sono molti e capeggiati dall'emergente Rick Perry.
La ricetta che sarebbe invece preferita soprattutto dagli iper-liberisti del Tea Party è quella del minimo di interferenza anche da parte della banca centrale.
da Wall Street italia
 
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