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Fed, via al tapering

Post n°1653 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da Lucky340
 

Dopo settimane di attesa, la Federal Reserve ha deciso che l'economia americana è abbastanza forte per poter iniziare a rallentare il suo programma di stimoli (quantitative easing), per cui il tapering (riduzione) e' ufficialmente cominciato, con una diminuzione di $10 miliardi al mese, quindi a $75 miliardi rispetto agli attuali $85 miliardi in vigore dal settembre 2012. Il tapering, definito "modesto" dalla Fed, inizierà a gennaio.

Una decisione adottata dalla Fed con 9 voti favorevoli e uno contrario da parte di Eric Rosengreen che ha ritenuto la misura ''prematura''. Dunque a gennaio, spiega la nota della Fed, gli acquisti di bond garantiti da mutui scendereranno da 40 a 35 miliardi di dollari al mese, mentre per i titoli di stato a lungo termine si scendera' da 45 a 40 miliardi.

La decisione e' stata presa in base al migliorato outlook dell'economia Usa in termini di graduale riduzione del tasso di disoccupazione e di una economia che continua ad espandersi a un tasso di crescita moderato. In aumento anche la spesa per consumi e investimenti mentre ''la ripresa del mercato immobiliare e' rallentata''. Infine l'inflazione continua a viaggiare ben al di sotto dell'obiettivo di lungo termine del 2%. Come ampiamente previsto, la Federal Reserve ha anche deciso di lasciare i tassi di interesse a un range tra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico a cui erano stati portati nel dicembre 2008.

Sul mercato, indici azionari a Wall Street in netto rialzo verso i massimi storici, T-bond praticamente immobili.

[Alla chiusura, Dow Jones +1,85% a 16.168 (+293 punti), nuovo massimo storico; S&P 500 +1,67% a 1.810, anche questo nuovo massimo storico; Nasdaq +1,15% a 4.070.]

La Federal Reserve ha alzato le stime sulla crescita dell'anno in corso e per il prossimo. La Banca centrale americana ha rivisto anche le previsioni sulla disoccuapazione, che sarà più bassa di quanto precedentemente anticipato. Per il 2013, la Banca Centrale americana attende ora una crescita del prodotto interno lordo tra il 2,2 e il 2,3%, più del range tra il 2 e il 2,3% stimato a settembre. Le stime diffuse dalla Banca Centrale americana sono arrivate al termine della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Banca Centrale, durante la quale i tassi di interesse sono rimasti fermi a un range tra lo 0 e lo 0,25% ed è stato annunciato l'inizio del "tapering", la riduzione del piano di stimoli all'economia.

Le precedenti previsioni erano state pubblicate dopo il meeting della Fed del 17-18 settembre. Quest'anno il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi all'interno di una forchetta tra il 7 e il 7,1%, meno del range tra il 7,1 e il 7,3% previsto in precedenza. Per quanto riguarda l'inflazione, il dato 2013 si dovrebbe attestare tra lo 0,9 e l'1%, contro il range tra l'1,1 e l'1,2% precedente, mentre per la componente "core", quella epurata dalle componenti più volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, le stime sono ora per una forchetta tra l'1,1 e l'1,2%, contro la stima di settembre per un range tra l'1,2 e l'1,3%.

Se la Federal Reserve avvia una limatura degli stimoli monetari quantitativi riducendo, a gennaio, gli acquisti di bond da 85 a 75 miliardi di dollari al mese, dall'altra lascera' fermo il costo del denaro, tra zero e 0,25%, ancora per un lungo periodo di tempo, ''almeno finche' il tasso di disoccupazione restera' superiore al 6,5%''. Attualmente viaggia al 7%. La Fed stima per il 2014 un tasso di disoccupazione compreso tra 6,3% e 6,6%, per il 2015 tra il 5,8% e il 6,1%. Ma i tassi vicini allo zero, se l'inflazione dovesse mantenersi sotto l'obiettivo di lungo termine del 2%, potrebbero restare anche dopo che la disoccuopazione sia scesa sotto il 6,5%, in linea con il mandato di lungo periodo della banca centrale Usa che deve favorire la massima occupazione e una inflazione al 2%. Insomma nessun aumento del costo del denaro sembra essere in vista prima del 2015, ben 12 membri del Comitato monetario della Fed la pensano in questo modo. Appena 2 ritengono appropriato alzare i tassi nel 2014. Altri 3 ritengono appropriata questa azione non prima del 2016.

Si conclude cosi' il meeting di due giorni del Federal Open Market Committee (FOMC), e la Fed ha annunciato la sua decisione in materia di politica monetaria, a cui seguirà l'ultima conferenza stampa del presidente Ben Bernanke.

L'interrogativo era semplice: i tempi sono maturi per lanciare il tapering, ovvero per iniziare a ridurre la portata degli stimoli monetari? La risposta e' stata: si, i tempi sono maturi. Anche se l'approccio e' della massima prudenza.

da Wallstreetitalia

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