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Anonimo veneziano è un film del 1970 diretto da Enrico Maria Salerno con Florinda Bolkan e Tony Musante. La pellicola segnò l'esordio alla regia di Salerno, grande attore di teatro e popolare personaggio televisivo; uscita in Italia il 30 settembre 1970, riscosse un enorme favore di pubblico, totalizzando il quarto incasso della stagione e superando negli incassi perfino l'analoga pellicola hollywoodiana Love Story. Enrico è un oboista della Fenice di Venezia che non è riuscito a diventare un grande direttore d'orchestra come sperava. Dopo aver appreso di essere ammalato di un tumore incurabile, decide di invitare a Venezia sua moglie, da cui è separato da anni e con cui ha avuto anche un figlio. All'arrivo della donna, rinuncia a rivelarle di essere malato. Lei, Valeria, acconsente nonostante il timore che la richiesta possa rivelarsi un tentativo di riconciliazione o, peggio, un ricatto nei confronti del suo nuovo compagno di vita, un uomo maturo e benestante di Ferrara con cui lei ha costruito una nuova famiglia: una legge sul divorzio, infatti, non esiste ancora. Enrico e Valeria trascorrono la giornata girovagando in una Venezia splendida ma profondamente malinconica e decadente e, alternando furiosi alterchi a teneri momenti, rivivono i bei tempi passati insieme. Lei capisce di amare ancora Enrico e quando questi le confida di essere ammalato e di avere ancora poco da vivere, Valeria gli si concede un'ultima volta, nella consapevolezza che oramai è troppo tardi per tornare indietro e cambiare il corso delle loro vite. Alla fine del film, quando termina la giornata, i due si congedano consci che non ci saranno altre occasioni per rivedersi. Mentre lei si allontana di corsa e in lacrime dalla chiesa sconsacrata trasformata in studio di registrazione, Enrico dirige con passione un'orchestra di studenti nel concerto di un "anonimo" autore di origine veneziana che diventa così colonna sonora del finale. da Wikipedia
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