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USA: FED, TASSI INVARIATI E LIQUIDITA' PER 600 MLD $ A SOSTEGNO ECONOMIA

Post n°328 pubblicato il 03 Novembre 2010 da Lucky340
 

WASHINGTON (Reuters) 3 novembre - In linea con le  aspettative di analisti e mercati finanziari, al termine della due giorni del Fomc, Federal Reserve ha stabilito di mantenere invariato il tasso di riferimento sui prestiti interbancari a un giorno, confermandolo in una forchetta tra zero e 0,25%, e ha ribadito che manterrà i tassi a livello eccezionalmente basso per lungo tempo.

Contestualmente alla di fatto scontata decisione sul costo del denaro, l'istituto centrale Usa annuncia un programma di 'quantitative easing' - provvedimenti espansivi a sostegno della ripresa tramite acquisto di asset sul mercato - del valore complessivo di 600 miliardi di dollari da usare entro la fine del secondo trimestre 2011, pari a circa 75 miliardi ogni mese.

Condotto la scorsa settimana interpellando tutti e diciassette i 'primary dealer' Usa, l'ultimo sondaggio Reuters scommetteva all'unanimità sull'annuncio odierno di nuove misure di 'allentamento quantitativo'.

Di seguito il testo diffuso al termine della riunione della Fed:

"Le informazioni ottenute dall'ultima riunione di settembre confermano che il ritmo della ripresa sia a livello di produzione che occupazione continua a essere lento. Le spese delle famiglie stanno aumentando gradualmente, ma sono ancora messe sotto pressione dagli alti livelli di disoccupazione, dalla crescita modesta del reddito e dalla situazione precaria del mercato immobiliare e delle attivita' creditizie.

Le spese delle aziende nelle apparecchiature e nei software stanno salendo, anche se con meno intensita' rispetto all'inizio dell'anno. Gli investimenti nelle strutture non residenziali continuano a essere limitati. Le societa' restano riluttanti ad assumere. Il livello dei nuovi cantieri edili rimane ancora basso. L'outlook sull'inflazione a lungo termine e' rimasto stabile, ma gli indici dell'inflazione sottostante sono calati negli ultimi trimestri.

Il Comitato cerchera', come richiede peraltro il suo mandato, di raggiungere una stabilita' di prezzi e di ottenere il massimo possibile per curare le ferite del mercato del lavoro. Al momento il tasso di disoccupazione e' alto e i livelli di inflazione sono bassi rispetto all'obbiettivo del Comitato. Anche se si prevede un graduale ritorno su livelli piu' elevati di utilizzo delle risorse in un contesto di stabilita' dei prezzi, il progresso verso gli obiettivi prefissati e' stato sinora deludente.

Pertanto, al fine di promuovere un ritmo piu' sostenuto della ripresa e per assicurare che l'inflazione, con il passare del tempo, si porti su livelli consistenti con quanto prevede il suo mandato, il Comitato ha deciso di acquistare nuovi titoli. La politica esistente di reinvestimento dei pagamenti principali derivanti dalle operazioni di acquisto verra' mantenuta intatta.

Inoltre il Comitato ha intenzione di acquistare altri $600 miliardi di titoli a lungo termine entro la fine del secondo trimestre 2011 al ritmo di circa 75 miliardi al mese. Il Comitato terra' sotto osservazione il ritmo dell'acquisto di titoli e le dimensioni complessive di tali misure di allentamento monetario alla luce delle informazioni che ricevera' prossimamente e adattera' il programma di conseguenza con l'obiettivo di raggiungere gli obiettivi sul fronte dell'occupazione e della stabilita' dei prezzi.

Confermato il target range sui federal funds allo 0.00-0.25%. Le condizioni economiche, tra cui i bassi livelli di utilizzo delle risorse, trend dei prezzi, e attese per un'inflazione stabile, dovrebbero garantire livelli bassi in via eccezionale ancora per un periodo prolungato.

Il Comitato, infine, monitorera' l'outlook economico e gli sviluppi finanziari e agira' di conseguenza, mettendo a punto gli strumenti necessari per sostenere la ripresa e assicurare che l'inflazione rimanga a livelli consistenti con il suo mandato.

A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC sono stati: Ben S. Bernanke, Presidente; William C. Dudley, Vicepresidente; James Bullard; Elizabeth A. Duke; Sandra Pianalto; Eric S. Rosengren; Daniel K. Tarullo, Sarah Bloom Raskin, Kevin M. Warsh, Janet Ellen. A votare contro la decisione di politica monetaria e' stato Thomas M. Hoenig, secondo cui i rischi di una nuova operazione di quantitative easing sono piu' alti dei benefici eventuali che ne trarra'. L'esperto ritiene che continuare ad avere tassi sui fed funds fermi a livelli eccezionalmente bassi per un periodo prolungato non e' piu' consigliabile, perche' aumentano il rischio che si verifichino futuri squilibri finanziari e, con il passare del tempo, potrebbero causare un aumento delle attese sull'inflazione a lungo termine che finirebbero per destabilizzare l'economia".

 

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Data di creazione: 04/05/2010
 

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