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DISCLAIMER
Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
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4 novembre 2010 L'S & P 500 ha chiuso la seduta su del 1,93%. L'indice è del 80,5% al di sopra della chiusura del 9 marzo 2009 , ma il 22,0% al di sotto del picco raggiunto nel mese di ottobre 2007. ![]() Ecco un StockCharts.com grafico candlestick che mostra il rapporto della S & P 500 con le sue medie mobili semplici a 50 e 200. Per una migliore sensazione di come questa figura declina fin un contesto storico più ampio , ecco una visione a lungo termine del toro secolare e dei mercati orso nell'indice S & P Composite dal 1871. Per un po 'di sapore internazionale, ecco una serie di grafici che comprendono una sovrapposizione di S & P 500 il Dow Crash del 1929 e la Grande Depressione, e il cosiddetto "recupero a L" del Nikkei 225. Io aggiorno questi grafici settimanalmente . Questi grafici non sono intesi come una previsione, ma piuttosto come un modo per studiare il mercato attuale in relazione ai cicli di mercato storico. libera traduzione da http://dshort.com/articles/current-market-snapshot.html |
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La posizione del gestore della Fisher Investments si basa in parte sulla storia. In media l'azionario ha guadagnato l'11% nel terzo anno della presidenza Usa e non ha mai ritracciato dal 1939, quando il Dow Jones Industrial Average perse il 2.9% (stando ai dati monitorati sin dal 1833 da Almanac). Il quarto anno di mandato dell'inquilino della Casa Bianca, quando le elezioni si sono tenute a novembre, e' generalmente il secondo migliore anni con un guadagno meno del 5.8%.
"L'anno prossimo sara' la fase migliore", ha proseguito Fisher. "Gran parte dell'avversione ai rischi politici ci sono durante il primo anno, quando il presidente ha un potere relativamente maggiore sull'opposizione". Quanto alle mosse della Fed "nel lungo termine, stampare nuova moneta non portera' ad altro che all'inflazione".