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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
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Il presidente della Federal Reserve Bank di Boston Eric Rosengren ha dato ai tori un altro motivo per il rally Venerdì, dicendo che l'espansione deve diventare più stabile e con più ampia base prima che la Fed inverta la sua attuale politica, e ancor più stimolo può essere necessario se il mercato immobiliare frena il rimbalzo. Come è stato in passato, Intel ( INTC ) è finita giù, ma sembra che la sua allocazione di spese per capitale ha scatenato una caccia selvaggia alle connesse scorte di semiconduttori. Inoltre, le banche sono state molto forti dopo i dati di JP Morgan ( JPM ) di Venerdì mattina . Con la scadenza delle opzioni di fine mese e il sostegno del governo, si potrebbe avere un finale forte a gennaio. La stagione degli utili è solo agli inizi e l'importante relazione di Apple ( AAPL ) verrà dopo la chiusura di Martedì. |
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L’impressione è che l’effetto propulsivo del “Quantitative easing 2”, sia sull’azionario che sulle commodities, sia prossimo ad una battuta d’arresto, anche se correzioni marcate non sono probabili ed eventuali fasi di debolezza sarebbero ancora da sfruttare per nuovi acquisti. Finché la liquidità non sarà adeguatamente rimunerata – cioè fino a quando i tassi di interesse saranno tenuti artificialmente bassi dalle autorità monetarie – è chiaro che il denaro cercherà comunque allocazioni remunerative, e quindi l’investimento in azioni e commodities rimane quasi obbligato, mentre sempre a rischio è la dinamica dell’obbligazionario, specialmente sulle scadenze. lunghe, su cui è opportuna grande prudenza. Per non rimanere col cerino in mano bisognerà però sapere alleggerire le posizioni lunghe su azioni e su commodities nei momenti di eccessiva euforia – e forse ci siamo – per poi riacquistare nelle fasi di debolezza, che non dovrebbero mancare nei mesi a venire.
da intervista a Maurizio MILANO