Il 2015 è cominciato bene per chi ha avuto in portafoglio qualche dollaro, azione o bond, ma quanto va tirata la corda?.............il deprezzamento di lungo termine di euro e yen non è ancora terminato e quella che si apre è semplicemente una fase di tregua nelle grandi tendenze al recupero del dollaro e all’apprezzamento delle borse in Europa e Giappone.(Fugnoli)
Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:
- La curva dei rendimenti USA non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione nel'anno successivo è lo scarto della curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond a 3 mesi. I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995 ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02) è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% , Ora siamo a 1,92.
- IL LEI del conference Board , aumenta dello 0,2 anche a febbraio (quattordicesimo aumento consecutivo) da indicazioni per una buona espansione del PIL USA intorno al 3% anche nel 2015 .
- Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito per gennaio vede un significativo decremento rispetto a dicembre, ora siamo a 244.836 . Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso, quindi l'indicatore ora punta verso il basso.
Vediamo alcuni Trading System cosa ci suggeriscono :
- grafico day (Futures) con MM veloci :vediamo sulle principali borse mondiali una situazione sempre rialzista con le commodities in profondo rosso Europa meglio degli USA; il bund e dollar index nettamente Long .
- Il trading system reso popolare da Dog Short su base mensile ancora LONG per marzo 2015, S&P_500 ha chiuso febbraio con un guadagno del 5,5 % il più grande guadagno mensile in 40 mesi. Tutte e tre le medie mobili mensili danno Long sullo SP500 e quattro dei cinque ETF del Portafoglio IVY segnalano "investito" con l'eccezione dell'etf sulle commodities .
Vediamo ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato cosa suggeriscono :
- l’andamento dell’Up-Down Volume al NYSE a 20,03 in termini di media a 250 giorni conferma nettamente il LONG ($NYUD), il dato differenziale risulta positivo dalla fine di luglio 2012. Da allora, non è mai tornato sotto la linea dello zero,"ossia se i compratori prevalgono sui venditori, il mercato sale, punto. Finchè vi è prevalenza di Up Volume, non ci sarà motivo di temere_Gaetano Evangelista".
- $OEXA200R (indica la percentuale di azioni dello S&P100 che sono sopra alla loro MM a 200) è un indicatore tecnico disponibile sul StockCharts.com che può essere utilizzato per la previsione di entrate prudenti e dei punti di uscita per il mercato azionario, ora indica 67,00 in ben al di sopra dei 50. Sopra il 53% siamo in fase long del mercato , sotto il 47% si apre una fase short , tra il 47 il 53 siamo in una zona di incertezza.
L’Italia è tra i favoriti in questo nuovo Monopoli. Quota multipli relativamente bassi, beneficia del ticket euro debole, spread in regressione, quindi costo per il servizio del debito in contrazione. In questi giorni il FTSE sta uscendo dal cono d’ombra dei massimi che si sono susseguiti dopo la ripartenza del 2009. Area 22.500/300 costituirà con il passare dei giorni un punto di sostegno su cui adeguare i livelli di protezione per le strategie rialzista. L’ipercomprato, solo in parte stemperato, impone ai traders qualche cautela in più, ma alla fine il mercato tenderà ad accelerare verso 24/25000 per proseguire in un orizzonte più ampio verso area 35.000.
L’euro fornirà il supporto necessario per mantenere accesa la luce della ripresa; il suo cammino prevede secondo le nostre stime un ridimensionamento in valore ancora ampio. Riteniamo che si procederà al di sotto della parità, per aggiornare in futuro anche i minimi storici. Nell’immediato potremmo assistere ancora a qualche reazione contenuta sotto i massimi già visti in ossequio alle dichiarazioni del presidente Yellen(quota 1.08/1,10), ma tali apprezzamenti rappresenteranno nuove occasioni per vendere. Unico dubbio che continuiamo ad avere riguarda l’attesa su un rialzo dei tassi in America. Come abbiamo già scritto non si tratta di un evento da programmare per l’anno in corso.
Wlademir Biasia