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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Messaggi di Agosto 2013

Analisi Intermarket settimanale al 31/08/2013

Post n°1587 pubblicato il 31 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

La violazione di 1675 sullo SP_500 ha aperto la via per un ritracciamento in direzione di 1615, livello che si contrappone al ben più significativo supporto in transito a 1550. . ( il mio TS su timeframe orari vede ora il segnale SHORT sullo Sp_500, segnale apparso anche sul dax e sullo Stox50).

L’andamento dei titoli di stato, l’asset che storicamente è la spia (in correlazione inversa) dell' equity confermano  rendimenti relativamente alti  nella parte lunga della curva, il Bund e il Treasury sono rispettivamente al   1,86e al  2,78%.

La crisi siriana intanto continua a tenere in agitazione i mercati: alla vigilia di quello che è un week end lungo per gli USA (lunedi è il labour day) la prospettiva di un attacco a mercati chiusi domenica o lunedi tiene inquieti gli investitori, nonostante le attese siano di un azione lampo di rappresaglia, senza l’ambizione di rovesciare l’attuale regime.


Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:

  •  La curva dei rendimenti non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione  nel'anno successivo è lo scarto della  curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond  a 3 mesi.  I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995  ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02)  è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 2,75.

 

  • Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito dagli operatori USA per l'acquisto di azioni e altre attività finanziarie, è in risalita a luglio a 382 miliardi di dollari dai 376 di giugno. Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali preannunciano una fase Laterale .

Vediamo alcuni Trading System cosa ci dicono :

  • Il sistema dei  pivot point prevede per Settembre tendenza statistica ribassista vista la  chiusura  sotto il  il Pivot Point (1656,78) con probabili target tra S1 e S2 (1603_1574); al rialzo  possibili  ritorni   verso  R1_1685 e oltre.
  • il Vix a 17,01  in netta salita  sempre  SHORT  conferma per ora il LONG sullo sp_500;
  • IL mio TS "Trend_Hunter"(REV.2) timeframe daily, ottimo per prendere posizione nel mercato con ottica di medio_lungo termine, sulle principali borse mondiali vede  una situazione   sempre  rialzista sulle borse occidentali  ma con  i BRIC in affanno  (grafico allegato).
 

 
 
 

Pivot Point settembre 2013 sullo SP_500

Post n°1586 pubblicato il 31 Agosto 2013 da Lucky340
 
Tag: Pivot
Foto di Lucky340

il mese scorso il sistema ha previsto :
una tendenza RIALZISTA  vista la chiusura sopra il   il Pivot Point (1662,71) con  target al  rialzo verso 1721 e oltre mentre l'eventuale ribasso dovrebbe gravitare tra il pivot point e S1 (1626).

ora per il mese di settembre   prevede :

tendenza statistica ribassista chiusura  sotto il  il Pivot Point (1656,78) con probabili target tra S1 e S2 (1603_1574); al rialzo  possibili  ritorni   verso  R1_1685 e oltre   .

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I Pivot Point sono dei particolari livelli di prezzo, calcolati tenendo conto del prezzo massimo (H), il prezzo minimo (L) e il prezzo di chiusura (C) della seduta precedente. Tramite semplici formule matematiche si ottengono possibili valori di supporto e resistenza su cui il trader può impostare l'operatività per la seduta successiva.

I livelli dei Pivot vengono possono essere utilizzati in ottica intraday ma anche settimanale o mensile sia su titoli azionari che su indici. Operativamente si procede ad un acquisto quando viene superato il livello R1 con target R2, oppure sul supporto S1 con obiettivo AP.In ottica ribassista si potrà shortare in caso di rottura di S1 con obiettivo S2 o su R1 con target AP ecc, ecc.L'area compresa tra S1 ed R1 indica una fase di congestione e la violazione dei livelli S2 ed R2 è indice che il mercato ha assunto una direzione ben precisa, ribassista o rialzista

 
 

 
 
 

Wall Street nervosa, Pil scatena timori Fed

Post n°1585 pubblicato il 29 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street apre in sordina, dopo la revisione del pil Usa, che ha dimostrato che l'economia migliora più del previsto (+2,5% nel secondo trimestre rispetto a +1,7%). Confortante anche il dato sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, in linea con le previsioni degli analisti.

La Siria passa in secondo piano: il blitz è stato per ora rimandato. Torna a essere protagonista l'incertezza per le prossime mosse della Fed: i dati resi noti stamane confermano sia il miglioramento del mercato del lavoro - la media delle ultime quattro settimane dei sussidi è sui minimi dal 2007 - sia la maggiore sostenibilità della ripresa economica, con il Pil che è stato rivisto al rialzo da +1,7% inizialmente reso noto.

"Gli investitori tornano a focalizzarsi sui dati economici, in particolare su quelli provenienti da Stati Uniti ed Europa, sul tapering della Fed, visto che i mercati sembrano aver capito che qualsiasi conflitto in Siria avrà ripercussioni solo nel breve periodo", commenta in una intervista a Bloomberg Manish Singh, responsabile investimenti presso Crossbridge Capital a Londra - Sono dell'opinione che la Fed inizierà a staccare la spina agli stimoli monetari, a prescindere dai dati".

Lo S&P 500 ha perso -3% ad agosto, segnando la perdita maggiore su base mensile più sostenuta in più di un anno, proprio sulla scia dei timori sulle mosse della Fed e sulla possibilità di un conflitto in Siria

ALTRI MERCATI - In ambito valutario, euro -0,63% a $1,3254, dollaro/yen +0,54% a  98,15; euro/franco svizzero +0,10% a CHF 1,2309. Euro/yen -0,08% a JPY 130,10.

Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio -0,81% a $109,21 al barile, Brent -0,72% a $115,77 dopo aver superato ieri quota $117; oro -0,63% a $1.409,60 l'oncia.

da wallstreetitalia

 
 
 

Sell a Wall Street, Siria fa paura. Nasdaq -2,16%

Post n°1584 pubblicato il 28 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street negativa sulla scia delle tensioni geopolitiche, con il prossimo attacco alla Siria che fa da catalizzatore alle vendite.

Alla chiusura, il Dow Jones cede -1,07% a 14.776,13; S&P500 -1,62% a 1.630; Nasdaq -2,16% a 3.758,72. Acquisti sui Treasuries, rendimenti decennali in calo al 2,76%.(grassetto_mio)

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a sferrare un attacco dopo l'utilizzo da parte del paese di armi chimiche contro i civili. Il presidente Barack Obama starebbe infatti pensando a una guerra lampo e, in una intervista rilasciata alla Bbce, il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha detto che gli Stati Uniti "sono pronti" alla guerra. NBC News ha reso noto che gli Stati Uniti potrebbero lanciare un attacco missilistico contro la Siria a partire da "giovedì", dunque da dopodomani.

Siamo a un grande cambiamento del sentiment di mercato? Si può parlare di ritorno di avversione al rischio oppure di una contenuta fase ribassista?

L'indice CBOE Volatility Index, noto anche come indice della paura, balza subito fino a +10% e si attesta sopra quota 16, poi limita i rialzi a +8% circa.

Reazione anche dei prezzi del petrolio, che risalgono sopra quota $108 al barile, sulla scia del timori secondo cui un potenziale intervento militare in Medio Oriente porterebbe all'interruzione della produzione di petrolio nella regione.

John Kilduff, di Agan Capital, ha detto che la Siria è vitale anche se il paese non figura tra gli esportatori di greggio più importanti. "Siamo in presenza di un mercato caratterizzato dalla scarsità dell'offerta, che continua a fare i conti anche con i problemi che caratterizzano le forniture di petrolio libico e iraniano".

A proposito di Iran, focus sull'avvertimento lanciato alle Nazioni Unite dal portavoce del ministero iraniano degli Affari Esteri, Abbas Araghchi, che ha detto che un intervento militare contro Damasco avrà "pesanti conseguenze" per la Siria e per l'intera regione.

Altro fattore che potrebbe alimentare gli acquisti sul petrolio è, stando a quanto ha riferito Jonathan Barratt, fondatore della newsletter sulle materie prime Barratt Bulletin, "la stagione degli uragani negli Stati Uniti, prossima a entrare nel suo picco".

Focus anche sulle quotazioni dell'oro, con gli investitori che hanno riscoperto dopo l'ondata di sell off dei mesi precedenti l'appetibilità del bene rifugio per eccellenza. Le quotazioni sono in rialzo +20% rispetto ai minimi testati alla fine di giugno. Tecnicamente, l'oro è entrato così in un nuovo mercato toro. I prezzi rimangono comunque in calo di più del 15% dall'inizio del 2013.

Dal fronte economico, focus sull'indice della fiducia dei consumatori, che ad agosto ha segnato un lieve rialzo a 81,5 dagli 80 di luglio, al di sopra delle attese. Lynn Franco, del Conference Board che ha stilato l'indice, ha affermato che "i consumatori si sono mostrati più ottimisti sulle condizioni di business e del mercato del lavoro, e sulle prospettive degli utili".

Poco prima è stato reso noto l'indice Case-Shiller 20-city Index - che misura la performance dei prezzi delle case delle 20 principali aree metropolitane degli Stati Uniti -, che a giugno è salito +2,2% su base mensile, e +12,1% su base annua. Tuttavia David Blitzer, presidente della commissione che stila l'indice presso S&P Dow Jones Indices, ha affermato che, "sebbene nel complesso i prezzi delle abitazioni stiano salendo, il ritmo di crescita potrebbe rallentare".

Tra i titoli della giornata di oggi Facebook sotto pressione con -1,81% dopo la notizia secondo cui il responsabile operativo del social network, Sheryl Sandberg, ha venduto 176.452 azioni FB, per un valore di $6,8 milioni, mentre il direttore finanziario David Ebersman ha venduto 200.000 azioni, valutate $8 milioni.

Altri titoli in rosso Apple -0,61%, Netflix -1,27%, Groupon -2,19%, Advanced Micro Devices -5%

ALTRI MERCATI - In ambito valutario, euro +0,15% a $1,3388, dollaro/yen -1,19% a JPY 97,33; euro/franco svizzero -0,33% a CHF 1,2301. Euro/yen -1,03% a JPY 130,29.

Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio +2,83% a $108,91 al barile, oro +1,64% a $1.416 l'oncia.

da Wallstreetitalia

 
 
 

Analisi Intermarket settimanale al 24/08/2013

Post n°1583 pubblicato il 25 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

La violazione di 1675 sullo SP_500 apre la via per un ritracciamento in direzione di 1615, livello che si contrappone al ben più significativo supporto in transito a 1550. Comprare a questi prezzi, sebbene il trend sia ancora impostato positivamente comporta un notevole grado di rischio. ( il mio TS su timeframe orari vede ora il segnale SHORT sullo Sp_500).

L’andamento dei titoli di stato, l’asset che storicamente è la spia (in correlazione inversa) dell' equity confermano la tendenza al  rialzo dei rendimenti nella parte lunga della curva, il Bund e il Treasury questa settimana hanno ripreso  a salire con  quotazioni  in discesa  il   bund a 1,94o sono stati stazionari il  T-note a 2,81%.


Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:

  •  La curva dei rendimenti non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione  nel'anno successivo è lo scarto della  curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond  a 3 mesi.  I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995  ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02)  è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 2,79.

 

  • Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito dagli operatori USA per l'acquisto di azioni e altre attività finanziarie, è in risalita a luglio  : aluglio   è salito   a 382 miliardi di dollari dai 376 di giugno. Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali preannunciano una fase Laterale .

Vediamo alcuni Trading System cosa ci dicono :

  • Il sistema dei  pivot point ha previsto per agosto Sullo SP_500 (Benchmark mondiale) una tendenza RIALZISTA  vista la chiusura sopra il   il Pivot Point (1662,71) con target al  rialzo verso 1721 e oltre mentre l'eventuale ribasso dovrebbe gravitare tra il pivot point e S1 (1626) .
  • il Vix (20/100) a 13,98  sempre  SHORT  conferma per ora il LONG sullo sp_500  ;
  • IL mio TS "Trend_Hunter"(REV.2) timeframe daily, ottimo per prendere posizione nel mercato con ottica di medio_lungo termine, sulle principali borse mondiali vede  una situazione   sempre  rialzista sulle borse occidentali ma  con i BRIC in affanno insieme alle commodities (grafico allegato).

 
 
 

Chicago Fed National Activity Index-Aggiornamento mensile(Luglio)

Post n°1582 pubblicato il 25 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) è un indice mensile progettato per misurare l'attività economica globale e le relative pressioni inflazionistiche. Il valore zero per l'indice indica che l'economia nazionale si sta espandendo al ritmo storico di crescita, i valori negativi indicano una crescita inferiore alla media; e i valori positivi indicano una crescita superiore alla media. Si tratta di un indice composto di 85 indicatori mensili come spiegato in questo file PDF  sul sito della Fed di Chicago. L'indice è costruito in modo che la media storica dell'indice è pari a zero.

l'indicatore di per sé (CFNAI), è abbastanza rumoroso, mentre   la media mobile a 3 mesi (CFNAI-MA3), è più utile a mostrare variazioni.

Secondo l'indice Fed Chicago , nel mese di luglio 2013  l'attività economica  nazionale è  leggermente migliorata   rispetto a giugno   passando da -0,23 a -0,15  questo indice è stato negativo (nel senso di crescita inferiore alla tendenza) per quattordici  degli ultimi diciasette  mesi, la media mobile a tre mesi CFNAI-MA3 invece è passata da  -0,24   a  - 0,15 .

Qui ci sono i paragrafi di apertura dal rapporto:

Il Chicago Fed Nazionale Activity Index (CFNAI) è risalito a -0,15 in luglio da -0,23 a giugno. Tre delle quattro grandi categorie di indicatori che compongono l'indice sono  aumentate leggermente da giugno, ma solo due delle quattro categorie ha dato un contributo positivo all' indice nel mese di luglio.

la media mobile  a tre mesi dell'indice, CFNAI-MA3, è aumentata  a -0,15 in luglio da -0,24 a giugno, segnando la quinta   lettura consecutiva sotto lo zero.  CFNAI-MA3 Di luglio suggerisce che la crescita dell'attività economica nazionale è stata inferiore  al trend storico.
La crescita economica riflessa in questo livello del CFNAI-MA3 suggerisce limitate pressioni inflazionistiche per il prossimo anno.

 La  Fed di Chicago, spiega:

"Quando la MA3 si muove sotto  il valore di  -0,70 dopo un periodo di espansione economica, vi è una crescente probabilità che la recessione è iniziata. Al contrario, quando il valore si sposta  sopra -0,70 dopo un periodo di contrazione economica,  vi è la probabilità crescente che la recessione è finita ".Un incrocio sotto  il livello  -0,7 ha indicato storicamente  entro un mese o due l' inizio di recessione. Un incrocio  sopra il livello ha indicato la fine  della recessione  entro  2-4 mesi. 

Il prossimo dato sul Chicago Fed Activity Index  è previsto per il 23 settembre  2013

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da http://www.dshort.com/

Questo grafico mostra il Chicago Fed National Activity Index (media mobile a tre mesi) dal 1967. Secondo la Fed di Chicago: un valore pari a zero per l'indice indica che l'economia nazionale si sta espandendo al suo tasso tendenziale di crescita storica, i valori negativi indicano una crescita inferiore alla media, e valori positivi indicano una crescita superiore alla media.

 

 

 
 
 

SuperIndice_USA(LEI) aumenta a luglio

Post n°1581 pubblicato il 22 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Il Conference Board Leading Economic Index ® (LEI) per gli Stati Uniti  è aumentato dello 0,6 per cento nel mese di luglio a 96,0 (2004 = 100), dopo  nessun cambiamento nel mese di giugno, e un aumento del 0,3 per cento in maggio..

Dice Ken Goldstein, economista del Conference Board:

"Il miglioramento del LEI, e la ripresa  del tasso di crescita a  sei mesi, suggeriscono  una migliore  crescita economica e del  lavoro nella seconda metà del 2013. Tuttavia, le maggiori incertezze riguardano il ritmo di spesa delle imprese e l'impatto del rallentamento della crescita globale sulle esportazioni degli Stati Uniti ".

L'uscita dei  prossimi  dati  è prevista per  giovedi  19 settembre 2013.

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il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti  poichè:

a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata  come ci dimostra  Northern Trust nel  grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi.

b)  la relazione  tra Leading Indicator e mercato azionario è molto stretta ,  risulta evidente la quasi perfetta correlazione tra le due serie di dati: i punti di massimo e di minimo vengono quasi sempre raggiunti nello stesso periodo.I dati del Leading Indicator anticipano di circa sei mesi i movimenti dell’economia e che la stessa cosa succede con i mercati azionari, Il Conference Board (CB), l’istituto privato che elabora l’indice, considera che un calo del 2% in sei mesi, con la contemporanea flessione della maggior parte dei componenti, possa segnalare l’arrivo di una fase di recessione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura; e viceversa, un rialzo  del 2% in sei mesi possa segnare l'arrivo di una espansione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura .

pertanto noi  continuiamo ad  usare le indicazioni fornite dai  Leading Indicator per  riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento!

i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono ora :

Average weekly hours, manufacturing

 

Average weekly initial claims for unemployment insurance

 

Manufacturers’ new orders, consumer goods and materials

 

ISM Index of New Orders

 

Manufacturers' new orders, nondefense capital goods excluding aircraft orders

 

Building permits, new private housing units

 

Stock prices, 500 common stocks

 

Leading Credit Index™

 

Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds

 

Average consumer expectations for business and economic conditions

 


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Wall Street avanza. Ecco "cosa farà la Fed a settembre"

Post n°1580 pubblicato il 22 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street in rialzo, grazie alle ultime notizie, che lasciano pensare a un miglioramento dei fondamentali dell'economia globale. Indicazioni confortanti anche dagli Stati Uniti, con la pubblicazione delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione. Il dato generale è cresciuto +13.000, attestandosi a 336.000 unità. Tuttavia, la media delle ultime quattro settimane, un indicatore più attendibile in quanto non soggetto alla volatilità dei mercati, è scesa e si è attestata al valore più basso dal novembre del 2007, un mese prima dell'inizio della Grande Recessione.

Bene anche il Superindice di luglio, cresciuto +0,6%.

Passate le 16 ora italiana, il Dow Jones +0,20% a 14.927,30 punti; S&P +0,52% a 1.651,37, S&P 500 +0,76% a 3.627,17. Gli acquisti sui Treasuries a 10 anni portano il rendimento a calare al 2,88%.

Lo S&P 500 punta verso l'alto dopo le perdite degli ultimi giorni, che ieri lo hanno portato a scivolare al livello più basso dallo scorso 8 luglio. Il Dow Jones, sempre alla vigilia, era sceso per la sesta seduta consecutiva, confermando la fase ribassista più lunga in 13 mesi.

Importante ricordare come gli stimoli monetari della Fed abbiano permesso allo S&P di balzare +143% dal minimo testato nel marzo del 2009.

"Gli investitori presteranno attenzione ai dati economici Usa nella giornata di oggi - ha detto nel corso di una intervista rilasciata a Bloomberg Pierre Mouton, gestore di portafoglio presso Notz, Stucki & Cie, a Ginevra - Ritengo che i dati confermeranno il momentum positivo della congiuntura americana. I fondamentali stanno migliorando, le aziende versano in una buona condizione di salute e la politica della Fed rimane benigna. Su un orizzonte che va da tre a sei mesi, il mercato degli Stati Uniti continuerà a crescere rispetto ai livelli attuali".

A prescindere da quelle che saranno le prossime mosse di tapering della Fed, è importante ribadire inoltre che la Banca centrale americana ha già manifestato nettamente l'intenzione di lasciare i tassi sui fed funds al minimo storico, vicino allo zero, almeno fino a quando il tasso di disoccupazione rimarrà al di sopra del 6,5% e l'inflazione non superereà il 2,5%.

Wall Street è sostenuta oggi anche dai dati macro europei. Di fatto, grazie al balzo della produzione manifatturiera tedesca, l'attività economica dell'Eurozona è salita questo mese ai massimi di oltre due anni, stando a un report del settore privato reso noto oggi. E' la conferma che un'espansione timida è in atto nell'area della moneta unica.

Espansione anche in Cina, con il dato preliminate Purchasing Manager's Index reso noto congiuntamente da HSBC Holding e Markit Economis avanzato a 50,1 contro i 47,7 di luglio. Comunicato l'equivalente dato americano, relativo al PMI manifatturiero degli Stati Uniti, e relativo al mese di agosto, che è avanzato a 53,9 punti dai 53,7 di luglio.

I numeri hanno contribuito ad alleggerire il peso generato dai timori circa una riduzione del programma di acquisto di titoli di stato Usa da parte della banca centrale americana entro la fine dell'anno. Un'ipotesi che ha preso piede dopo la pubblicazione delle minute della Fed.

Nel tenere conto di quando ritirare le misure di rilancio economico ancora in vigore, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve si è detto d'accordo con il calendario fissato dal presidente Ben Bernanke nel caso in cui l'economia dia ulteriori segnali di rafforzamento. In pochi invece - come rivelano le ultime minute della riunione di politica monetaria - hanno consigliato di staccare la spina prima del previsto.

Una cosa è certa: il tapering diventa sempre più una realtà: semmai l'incertezza è sul modo in cui gli acquisti di titoli legati ai mutui e i Treasury - al momento per un valore di $85 miliardi - verranno smorzati.

da Wallstreetitalia

 
 
 

Analisi Intermarket settimanale al 17/08/2013

Post n°1579 pubblicato il 17 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Lo Standard & Poor 500 pare aver imboccato una finestra  correttiva poichè  i prezzi non sono stati  in grado di reggere le  pressioni negative esercitate su area 1675.La violazione di 1675 apre la via per un ritracciamento in direzione di 1615, livello che si contrappone al ben più significativo supporto in transito a 1550. Comprare a questi prezzi, sebbene il trend sia ancora impostato positivamente comporta un notevole grado di rischio. mentre  Il FTSE Mib, ha ulteriori chance per il recupero, soprattutto ora che quota 248 dello spread ha ceduto e si intravede la resistenza a 17900.

L’andamento dei titoli di stato, l’asset che storicamente è la spia (in correlazione inversa) dell' equity confermano la tendenza al  rialzo dei rendimenti nella parte lunga della curva, il Bund e il Treasury questa settimana hanno ripreso  a salire con  quotazioni  in discesa  il   bund a 1,88% e T-note a 2,83%.


Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:

  •  La curva dei rendimenti non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione  nel'anno successivo è lo scarto della  curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond  a 3 mesi.  I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995  ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02)  è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 2,78.

 

  • Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito dagli operatori USA per l'acquisto di azioni e altre attività finanziarie, è in contrazione attenzione  : a giugno  è sceso   a 376 miliardi di dollari dai 377 di maggio. Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali preannunciano una fase Laterale/ribassista .

Vediamo alcuni Trading System cosa ci dicono :

  • Il sistema dei  pivot point ha previsto per agosto Sullo SP_500 (Benchmark mondiale) una tendenza RIALZISTA  vista la chiusura sopra il   il Pivot Point (1662,71) con target al  rialzo verso 1721 e oltre mentre l'eventuale ribasso dovrebbe gravitare tra il pivot point e S1 (1626) .
  • il Vix (20/100) a 14,37 sempre  SHORT  conferma per ora il LONG sullo sp_500  ;
  • IL mio TS "Trend_Hunter"(REV.2) timeframe daily, ottimo per prendere posizione nel mercato con ottica di medio_lungo termine, sulle principali borse mondiali vede  una situazione   sempre  rialzista sulle borse occidentali ma  con i BRIC in affanno insieme alle commodities (grafico allegato).

 
 
 

Wall Street contrastata, Nasdaq tiene grazie a Apple

Post n°1577 pubblicato il 13 Agosto 2013 da Lucky340
 
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NEW YORK (WSI) -Wall Street chiude sotto il segno dell'incertezza. Il dato sul Pil giapponese, inferiore alle previsioni, si è aggiunto alle preoccupazioni per la Fed, che potrebbe procedere con la sua exit strategy già a settembre. A fine seduta, il Dow Jones cede lo 0,04% a 15.420 punti, il Nasdaq cresce dello 0,27% a 3.670 punti, sostenuto dal rimbalzo di Apple, e lo S&P 500 perde lo 0,14% a 1.689 punti. Il petrolio si conferma in modesto rialzo: i future a settembre aggiungono lo 0,05% a 106,02 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono sulla parità con rendimenti al 2,59% per il titolo decennale e al 3,65% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l'euro scende a 1,3305 dollari mentre il biglietto verde avanza a 96,55 yen.

I volumi sulla piazza americana restano bassi, con i grandi investitori in vacanza. D'altra parte i veri "market movers" saranno a settembre: si iniziera' il sei settembre con il rapporto sull'occupazione di agosto. Da li' dipenderanno le scelte della Federal Reserve nel meeting del 18-19 settembre. Il focus e' sull'eventuale riduzione del ritmo con cui la banca centrale acquista Treasury e bond ipotecari, attualmente per 85 miliardi di dollari al mese.

Per l'S&P 500 i volumi della settimana scorsa sono stati i piu' bassi dall'agosto 2006. Nell'ottava Dow Jones, Nasdaq ed S&P 500 hanno ceduto rispettivamente l'1,49%, lo 0,8% e l'1,07%. Da inizio anno pero' il bilancio resta, nell'ordine, di un +17,71%, +21,22% e +18,60%.

Dopo che il Giappone ha registrato una crescita inferiore alle attese nel secondo trimestre, lo yen ha accusato il colpo e cede terreno nei confronti di dollaro ed euro.

L'indice del Dollaro, che calcola la prova del biglietto verde contro le principali valute concorrenti, sale per la prima volta da sette sedute.

L'economia giapponese ha registrato una crescita annuale del 2,6% nell'ultimo trimestre, meno del +3,6% previsto in media dagli analisti interpellati da Bloomberg.

Tra gli altri mercati, l'oro guadagna lo 0,7% e l'argento l'1,5%. Sul valutario, la divisa giapponese cede lo 0,2% sul biglietto verde a 96,44 yen per dollaro, dopo aver fatto un balzo del 2,8% la settimana scorsa. Si è trattato della serie settimanale più positiva dal 14 giugno.

A livello societario, focus su BlackBerry: il titolo guadagna il 5%. Il gruppo canadase ha formato un comitato speciale volto a valutare alternative strategiche. Salgono anche le azioni Apple (+3%) dopo che sul mercato circolano le voci di un arrivo, il prossimo 10 setttembre, dell'iPhone 6.

da Wallstreetitalia

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 04/05/2010
 

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