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DISCLAIMER
Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
Messaggi di Marzo 2015
ROMA (WSI) - Qualcuno la chiama ormai esuberanza irrazionale, dal momento che i fondamentali dell'economia cinese non avallano l'intensità e la velocità con cui gli investitori si stanno posizionando sul listino di Shanghai. |
Insomma, scopriamo o riscopriamo in queste ore che non ci sono solo luci ma anche ombre e che la realtà e le quotazioni si sono allontanate un po’ troppo tra loro. La correzione è quindi salutare e chi era rimasto ai margini può approfittare delle prossime settimane per entrare. Strutturalmente rimaniamo freddi ma non particolarmente negativi sui bond, neutrali sull’azionario americano, moderatamente positivi sul dollaro e positivi sull’azionario europeo e giapponese.(Fugnoli)
Vediamo alcuni Trading System cosa ci suggeriscono :
Vediamo ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato cosa ci indicano :
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Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:
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Giovedi 19 March, 2015 Il Conference Board Leading Economic Index (LEI) per gli Stati Uniti è aumentato dello 0,2 per cento nel mese di febbraio a 121,4 (2010 = 100), a seguito di un aumento del 0,2 per cento nel mese di gennaio, e un aumento del 0,4 per cento nel mese di dicembre. "Comunque, i piccoli cambiamenti positivi negli ultimi sei mesi nel LEI suggeriscono che stiamo entrando in un periodo di espansione più moderata. Con l'aumento di febbraio, il LEI rimane in territorio di crescita, ma la debolezza nel settore industriale e negli investimenti stanno frenando la crescita economica, nonostante i miglioramenti nel mercati del lavoro e la fiducia dei consumatori." L'uscita dei prossimi dati è prevista per giovedi 17 aprile 2015. ^^^^^^^ il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti poichè: a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata come ci dimostra Northern Trust nel grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi. b) la relazione tra Leading Indicator e mercato azionario è molto stretta , risulta evidente la quasi perfetta correlazione tra le due serie di dati: i punti di massimo e di minimo vengono quasi sempre raggiunti nello stesso periodo.I dati del Leading Indicator anticipano di circa sei mesi i movimenti dell’economia e che la stessa cosa succede con i mercati azionari, Il Conference Board (CB), l’istituto privato che elabora l’indice, considera che un calo del 2% in sei mesi, con la contemporanea flessione della maggior parte dei componenti, possa segnalare l’arrivo di una fase di recessione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura; e viceversa, un rialzo del 2% in sei mesi possa segnare l'arrivo di una espansione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura . pertanto noi continuiamo ad usare le indicazioni fornite dai Leading Indicator per riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento! i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono ora : Average weekly hours, manufacturing Average weekly initial claims for unemployment insurance Manufacturers’ new orders, consumer goods and materials ISM Index of New Orders Manufacturers' new orders, nondefense capital goods excluding aircraft orders Building permits, new private housing units Stock prices, 500 common stocks Leading Credit Index™ Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds Average consumer expectations for business and economic conditions
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L’Europa batte Wall Street...............Come si spiega questo trend? Ovviamente le politiche monetarie sono la causa principale È noto che ai mercati piace l’abbondante liquidità e il Quantitative Easing della Bce sembra appagare questo desiderio. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, invece, l’aspettativa di un rialzo dei tassi delle due Banche centrali, rispettivamente la Federal Reserve e la Bank of England, intimorisce i grandi investitori che iniziano a gettare lo sguardo alle quotazioni di molti titoli dell’Eurozona, ancora di forte appeal nonostante i recenti rialzi. L’effetto cambio fa il resto. Da un lato, il forte deprezzamento della moneta unica verso le principali valute mondiali migliora le prospettive degli utili futuri delle aziende dell’eurozona grazie a un export più vantaggioso. Allo stesso tempo, il violento apprezzamento del biglietto verde crea timori proprio sugli utili futuri delle aziende a stelle e strisce che vivono di export. Non solo. Quegli utili realizzati all’estero dovranno poi essere cambiati nuovamente in dollari, con il rischio di essere penalizzati ulteriormente. Queste considerazioni stanno alimentando un posizionamento dei grandi gestori mondiali (statunitensi soprattutto) verso l’Eurozona. Alla luce di ciò, sul comparto azionario la strategia per il 2015 vede protagoniste le borse europee. Il Ftse Mib potrebbe presto scalzare il Dax dal gradino più alto del podio, visto che l’indice tedesco sta già viaggiando su massimi storici, mentre per il nostro ha ancora molto spazio di recupero. Confermiamo quindi l’idea di vendere Usa e acquistare Eurozona come strategia dominante per il resto dell’anno... Vincenzo Longo – Strategist IGVediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:
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NEW YORK (WSI) - Chiude in negativo Wall Street, dopo la diffusione dei dati sull' occupazione di febbraio. Gli Stati Uniti hanno creato 295 mila posti di lavoro in febbraio con il tasso di disoccupazione che è sceso al 5,5%, ai minimi di sei anni. |
Inviato da: cassetta2
il 19/04/2023 alle 17:44
Inviato da: cassetta2
il 29/03/2020 alle 14:46
Inviato da: cassetta2
il 22/10/2019 alle 10:50
Inviato da: Lucky340
il 11/10/2019 alle 21:32
Inviato da: Lucky340
il 01/06/2018 alle 10:05