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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi agisce a proprio rischio e pericolo.
Messaggi di Maggio 2015
Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) è un indice mensile progettato per misurare l'attività economica globale e le relative pressioni inflazionistiche. Il valore zero per l'indice indica che l'economia nazionale si sta espandendo al ritmo storico di crescita, i valori negativi indicano una crescita inferiore alla media; e i valori positivi indicano una crescita superiore alla media. Si tratta di un indice composto di 85 indicatori mensili come spiegato in questo file PDF sul sito della Fed di Chicago. L'indice è costruito in modo che la media storica dell'indice è pari a zero. l'indicatore di per sé (CFNAI), è abbastanza rumoroso, mentre la media mobile a 3 mesi (CFNAI-MA3), è più utile a mostrare variazioni. "Indice mostra che la crescita economica è aumentata leggermente nel mese di aprile_2015": questo è il titolo per il rilascio di oggi di Activity Index Nazionale del Chicago Fed, e qui sono i paragrafi di apertura dal rapporto: Guidati da aumenti di indicatori relativi all'occupazione, il Chicago Fed activity index USA (CFNAI) è salito a -0,15 in aprile da -0,36 di marzo. Due dei quattro grandi categorie di indicatori che compongono l'indicesono migliorati da marzo, ma solo una delle quattro categorie ha dato fatto un contributo positivo per l'indice nel mese di aprile.
"Quando la MA3 si muove sotto il valore di -0,70 dopo un periodo di espansione economica, vi è una crescente probabilità che la recessione è iniziata. Al contrario, quando il valore si sposta sopra -0,70 dopo un periodo di contrazione economica, vi è la probabilità crescente che la recessione è finita ".Un incrocio sotto il livello -0,7 ha indicato storicamente entro un mese o due l' inizio di recessione. Un incrocio sopra il livello ha indicato la fine della recessione entro 2-4 mesi. Il prossimo dato sul Chicago Fed Activity Index è previsto per il 22 giugno 2014 ^^^^ Questo grafico mostra il Chicago Fed National Activity Index (media mobile a tre mesi) dal 1967. Secondo la Fed di Chicago: un valore pari a zero per l'indice indica che l'economia nazionale si sta espandendo al suo tasso tendenziale di crescita storica, i valori negativi indicano una crescita inferiore alla media, e valori positivi indicano una crescita superiore alla media.
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Giovedi 21 maggio 2015 The Conference Board Leading Economic Index® (LEI) per gli Stati Uniti è aumentato dello 0,7 per cento nel mese di aprile a 122,3 (2010 = 100), a seguito di un aumento del 0,4 per cento in marzo, e ad calo dello 0,2 per cento nel mese di febbraio.. "Il Forte aumento di aprile del LEI sembra aver contribuito a stabilizzare il suo trend di rallentamento, suggerendo che la crescita economica modesta nel primo trimestre può essere temporanea", ha detto Ataman Ozyildirim, economista presso il Conference Board. "Tuttavia, la crescita del LEI non supporta un significativo rafforzamento delle prospettive economiche in questo momento. Il miglioramento nei permessi di costruzione ha contribuito a guidare l'acesa dell'indice in questo mese, ma i guadagni negli altri componenti, in particolare gli indicatori finanziari, sono stati un po modesti. " L'uscita dei prossimi dati è prevista per giovedi 18 giugno 2015. ^^^^^^^ il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti poichè: a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata come ci dimostra Northern Trust nel grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi. b) la relazione tra Leading Indicator e mercato azionario è molto stretta , risulta evidente la quasi perfetta correlazione tra le due serie di dati: i punti di massimo e di minimo vengono quasi sempre raggiunti nello stesso periodo.I dati del Leading Indicator anticipano di circa sei mesi i movimenti dell’economia e che la stessa cosa succede con i mercati azionari, Il Conference Board (CB), l’istituto privato che elabora l’indice, considera che un calo del 2% in sei mesi, con la contemporanea flessione della maggior parte dei componenti, possa segnalare l’arrivo di una fase di recessione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura; e viceversa, un rialzo del 2% in sei mesi possa segnare l'arrivo di una espansione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura . pertanto noi continuiamo ad usare le indicazioni fornite dai Leading Indicator per riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento! i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono ora : Average weekly hours, manufacturing Average weekly initial claims for unemployment insurance Manufacturers’ new orders, consumer goods and materials ISM Index of New Orders Manufacturers' new orders, nondefense capital goods excluding aircraft orders Building permits, new private housing units Stock prices, 500 common stocks Leading Credit Index™ Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds Average consumer expectations for business and economic conditions
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Vincenzo Longo – Market Strategist IG venerdì 15 maggio 2015 Molti operatori si chiedono sin dove può spingersi la scalata del cross più importante del mondo, mentre molte aziende dell’area euro iniziano a storcere il muso dopo il violento balzo delle ultime settimane. Circolano molti numeri, target e livelli di equilibrio tutti diversi tra loro, segnale che è difficile abbozzare una previsione. E purtroppo la storia non ci aiuta. Un anno fa il cambio ha toccato 1,40, mentre a marzo ha aggiornato i minimi degli ultimi 12 anni, in area 1,04, contro ogni previsione. Certo, di mezzo c’è stato il tonfo del petrolio, l’avvio del QE della Bce e la fine di quello a stampo FED. Allora cosa aspettarsi ora? Crediamo che il cambio possa continuare a dare seguito a questo movimento di recupero almeno sino a giugno, per poi stabilizzarsi durante l’estate. Solo nell’ultimo trimestre la discesa potrebbe riprendere forza. Queste considerazioni si fondano principalmente su tre fattori:
GRAFICO EUR/USD (in allegato)
Dal punto di vista tecnico, il superamento di area 1,1050 ha definitivamente consacrato i bottom di marzo e aprile come un doppio minimo. Il trend di breve termine, pertanto, rimane rialzista. La prima resistenza rimane collocata a 1,1450, massimi allineati di metà febbraio testati ieri. Solo il superamento di tale target potrebbe aprire a un allungo in direzione di 1,1550. Potrebbe essere questo il livello intermedio intorno al quale il cambio oscillerà durante l’estate. Non escludiamo però tentativi di allungo verso a 1,1670, picchi di gennaio, e poi verso 1,18, secondo dei ritracciamenti di Fibonacci nella discesa partita un anno fa e culminata con i minimi di marzo. Possibili pull back in questo momento potrebbero riportare le quotazioni verso 1,1275 (primo dei ritracciamenti sopra descritti). Il supporto strategico di medio periodo rimane, però, a 1,1050, il cui cedimento metterebbe a rischio tutto il quadro rialzista sopra descritto e aprire a nuova debolezza. Per ulteriori info vai al sito www.ig.com |
Dopo la pioggia di vendite abbattutesi su Bund e dollaro i gestori hanno lanciato un avvertimento agli investitori, sottolineando come le due classi di asset non siano più considerabili beni rifugio. Chiunque compri Bond dovrà stare molto attento. Sul reddito fisso, oggi si è alleviata la tensione, in particolare sui mercati periferici, complice anche l'avvicinarsi di un accordo tra creditori internazionali e governo greco sul debito. Nel fine settimana i negoziati entreranno nel vivo, con Atene che ha tempo fino a lunedì per trovare i soldi per ripagare una tranche da 767 milioni al Fondo Monetario Internazionale. "La ripartenza della volatilità in questo il 2015 è stata imperiosa. Quindi il messaggio è chiaro: il futuro sarà sicuramente meno certo e tranquillo. Se fino ad oggi TUTTO è stato facile, ora lo sarà molto meno. Si apre una fase che rischia di diventare nervosa, complicata, intrigata e molto emozionale. Ne è l’esempio il petrolio. Oggi in sensibile miglioramento ma occhio che le onde sussultorie non sono terminate. O ancora il Dollaro USA. E’ sbagliato considerarlo morto e quindi rivedere tutti i portafogli in chiave Euro. E’ però corretto (secondo il sottoscritto, ci mancherebbe!) non illudersi più di tanto.il movimento di questi giorni ha allontanato la probabilità di ritrovarci la famosa parità contro Euro. E poi i tassi di interesse. L’inflazione è l’elemento fondamentale per condurre positivamente un lavoro previsionale sui tassi. Ve lo sto dicendo da mesi, tutto il resto la fa da contorno. Una curiosità che vi riporto graficamente. I Bund sono crollati in questi giorni. Ma non il loro rendimento REALE" da http://intermarketandmore.finanza.com/ Vediamo alcuni Trading System cosa ci suggeriscono :
Vediamo ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato cosa ci indicano :
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Inviato da: cassetta2
il 19/04/2023 alle 17:44
Inviato da: cassetta2
il 29/03/2020 alle 14:46
Inviato da: cassetta2
il 22/10/2019 alle 10:50
Inviato da: Lucky340
il 11/10/2019 alle 21:32
Inviato da: Lucky340
il 01/06/2018 alle 10:05