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Messaggi di Luglio 2017
MILANO (Finanza.com) Lo scudo BTP è, per ora, salvo. Nella conferenza stampa successiva all'annuncio della Bce sui tassi - che sono stati lasciati invariati - Mario Draghi ha fatto di tutto per ribadire la necessità che la politica monetaria della banca centrale rimanga accomodante in modo significativo. E questo, perchè l'inflazione non si trova ancora a livelli soddisfacenti e tanto meno vicina a quel target di poco inferiore al 2% fissato dallo stesso istituto. "Non ci siamo ancora", ha detto Draghi, aggiungendo come sia importante "essere persistenti, pazienti e prudenti" nei confronti del Quantitative easing. Tanto che, stando a quanto affermato da lui stesso, il Consiglio direttivo della Bce è stato anche "unanime nel non fissare una data su quando discutere eventuali cambiamenti (di politica monetaria), in futuro". Inoltre, il QE potrebbe essere anche nuovamente esteso. Un' indicazione su quando si potrebbe iniziare a discutere del piano QE è stata rilasciata, ma in modo molto generico: Draghi ha fatto riferimento all'autunno e si è astenuto dal rispondere a quei cronisti che chiedevano più dettagli. E' bastata suo malgrado la parola autunno a scatenare le speculazioni sui mercati, e un giornalista presente alla conferenza stampa si è anche azzardato a chiedere al banchiere se la data del 7 settembre (prossimo meeting della Bce) potesse essere inclusa nel concetto di autunno. Draghi non è riuscito a trattenere una risata. Rispondendo: "E' esattamente questo il motivo per cui abbiamo deciso di tenere vaghi i nostri piani, e abbiamo deciso solo di discutere del QE in autunno". Le sue dichiarazioni, unite al riconoscimento del rafforzamento dell'economia della zona euro - "finalmente" la Bce può assistere a una ripresa solida, ha detto - insieme a questa parola, "autunno", hanno scatenato la reazione dei mercati, che si sono proiettati in avanti, scontando l'annuncio del tapering imminente: ragion per cui l'euro ha virato in territorio positivo,schizzando al record dal gennaio del 2015, con un rialzo di 1 punto percentuale che lo ha portato a superare anche la soglia di $1,16. Un'altra dichiarazione che ha innervosito gli operatori è quella con cui Draghi ha ammesso che ora bisogna "semplicemente attendere che i salari e i prezzi facciano il loro corso". Se il forex gli ha voltato le spalle, una dimostrazione di fiducia nei suoi confronti è arrivata dallo spread BTP-Bund, che ha accelerato con decisione al ribasso, scivolando di oltre -5% a 156,90. I rendimenti sui BTP decennali sono calati -3,42% al 2,11%, mentre i tassi sui Bund sono risaliti dell'1,48% allo 0,54% (16.43 ora italiana). Fattore anch'esso da mettere in evidenza: Draghi ha detto chiaramente che una stretta monetaria che si presentasse in un momento sbagliato potrebbe ostacolare o addirittura "mettere a rischio" la ripresa, lasciando così intendere di non avere alcuna fretta di lanciare il tanto temuto tapering del QE. |
Carlo Alberto De Casa Capo analista ActivTrades venerdì 30 giugno 2017 E’ stata la settimana della corsa dell’euro, con la moneta unica che ha messo a segno un vero e proprio rally rialzista nei confronti del dollaro, arrivando a superare quota 1,14. Ma cosa ha spinto ai massimi da un anno il “cambio dei cambi”? Verosimilmente sono state le parole di Mario Draghi, pronunciate in settimana a Sintra. Il governatore della BCE ha lasciato trapelare un certo ottimismo, definendo anche come temporanee le forze che fermano inflazione e ripresa nel Vecchio Continente. In particolare i mercati hanno pesato questa “temporaneità” come un riferimento al quantitative easing, destinato a rallentare ulteriormente (o interrompersi) dal 2018, scommettendo anche su un rialzo dei tassi da parte della BCE nell’anno venturo. Questa interpretazione delle parole di Draghi ed i dubbi sull’effettivo numero di rialzi dei tassi che la Fed sarà in grado di fare nei prossimi anni hanno spinto al rialzo l’euro. Il rally dell’euro dollaro in un grafico a 4 ore dalla piattaforma ActivTrader (nel riquadro) Ma fra i market mover degli ultimi giorni segnaliamo anche un altro banchiere centrale: Mark Carney. Il governatore della Bank of England, che appena una settimana fa aveva ribadito la non necessità di alzare i tassi di interesse allo stato attuale delle cose, ha precisato che il tema, però, potrebbe presto essere attuale, con la BoE chiamata a ritoccare i tassi e a ridurre gli stimoli monetari. Tutto ciò ha generato un importante flusso di acquisti sul Forex Market anche verso la sterlina, con il cable, il rapporto fra pound e dollaro, che ha recuperato terreno fino a superare nuovamente quota 1,30. Di fatto GBP/USD nelle ultime due settimane ha cancellato la discesa del precedente mese. Proprio l’area 1,30-1,305 rappresenta un primo importante scoglio da superare dal punto di vista tecnico, con i massimi di metà maggio a 1,3048. Prosegue il rimbalzo del petrolio, con le quotazioni del crude oil americano che sono tornate sopra quota 45 dollari al barile, con sette sedute rialziste negli ultimi otto giorni di negoziazione. Scenario differente per i metalli preziosi, ancora inseriti in un contesto incerto. La settimana era iniziata con un flash crash sull’oro, in seguito ad una maxi vendita di oltre 50 tonnellate in appena un minuto, che ha spinto i prezzi al ribasso di circa 20 dollari. Nonostante ciò non si sono registrati altri scossoni, con le quotazioni stabili fra i 1.250 ed i 1.240 dollari l’oncia. Possiamo denotare nel complesso una certa debolezza, anche perché i prezzi non sono rimbalzati nonostante l’indebolimento del dollaro pocanzi evidenziato. In sintesi l’oro prova a mantenere la trendline positiva di medio termine che lo ha visto risalire da inizio anno (con una serie di massimi crescenti), anche se pesa la debolezza di breve che ha spinto al ribasso i prezzi dall’area 1.300 fino ai valori attuali. |
Inviato da: cassetta2
il 19/04/2023 alle 17:44
Inviato da: cassetta2
il 29/03/2020 alle 14:46
Inviato da: cassetta2
il 22/10/2019 alle 10:50
Inviato da: Lucky340
il 11/10/2019 alle 21:32
Inviato da: Lucky340
il 01/06/2018 alle 10:05