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Messaggi del 05/07/2013

Wall Street in rialzo. Attacco ai Treasuries, tassi a massimi 2011

Post n°1558 pubblicato il 05 Luglio 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street in rialzo dopo la pubblicazione del rapporto sull'occupazione Usa, che ha messo in evidenza un aumento dei nuovi posti di lavoro +195.000 nel mese di giugno, a fronte di un tasso di disoccupazione al 7,6%. Passate le 16 ora italiana, il Dow Jones sale +0,45% a 15.055,80 punti; S&P 500 +0,49% a 1.623,36, Nasdaq +0,46% a 3.459,41.

"Il mercato del lavoro è più solido - commenta Harm Bandholz, responsabile economista Usa presso Unicredit a New York, in una intervista rilasciata a Bloomberg - Si tratta di numeri positivi, soprattutto se si considerano anche le revisioni al rialzo (dei mesi precedenti). Il "tapering" della Fed si sta avvicinando".

Al momento, la fiducia sui fondamentali dell'economia Usa ha la meglio sui timori che, sulla scia di questi dati positivi, Ben Bernanke dia il via alla riduzione delle misure straordinarie di quantitative easing, a partire già da quest'anno, come lui stesso ha ventilato.

E' vero comunque che la Fed desidera che gli Usa abbiano un tasso di disoccupazione del 7% almeno, prima di iniziare a staccare la spina, mentre i numeri appena diffusi confermano che il tasso rimane ancora alto, al 7,6%, più di quanto atteso dagli analisti, che avevano previsto un calo al 7,5% per il mese di giugno, al minimo dal 2008.

Treasuries Usa sotto attacco, in un periodo di evidente fuga dai bond. Forti sell off sui bond americani, a fronte di un balzo dei rendimenti. In particolare, quelli decennali balzano fino a oltre +8% toccando il 2,698%, al massimo livello dall'agosto del 2011. I tassi a 30 anni +4,6% circa al 3,649%, quelli a cinque anni +11% all'1,583%.

"La riduzione del QE è in cantiere, e riteniamo che inizierà a settembre con un calo degli acquisti di $15-20 miliardi", ha commentato David Ader, responsabile della divisione di strategia sui bond governativi presso CRT Capital Group.

Wall Street guarda con ottimismo anche alle novità arrivate dal fronte Bce, che per la prima volta ha dato una guidance sui tassi, lasciando intendere che ulteriori tagli non sono da escludere e che la politica monetaria rimarrà accomodante per molto tempo ancora.

Ieri gli indici azionari Usa sono rimasti chiusi per la festività dell'Independence Day e quindi questa è la prima seduta finanziaria da quando il presidente della Bce ha promesso di "mantenere i tassi di interesse ai minimi storici o su livelli anche più bassi per un periodo prolungato", fondamentalmente finché sarà necessario........

In ambito valutario, l’euro -0,68% a $1,2825; dollaro/yen +1,02% a JPY 101,05. Euro/franco svizzero +0,03% a CHF 1,2354. Secondo gli analisti di Mps Capital Services, verso il dollaro Usa l'euro si è portato ai minimi da fine maggio al di sotto di soglia 1,29, con il supporto importante collocato per oggi in prossimità di area 1,28. La resistenza passa da 1,30.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio virano in positivo scommettendo su un miglioramento dei fondamentali e fanno +0,31% a $101,55, ma avevano superato anche quota $102; oro -3,07% a $1.213,50. Le quotazioni del metallo prezioso continuano a scivolare, l'appetibilità del bene rifugio per eccellenza segna un forte tonfo, in un momento in cui l'inflazione è molto bassa, e il valore del dollaro è destinato a salire, in vista dell'adozione, prima o poi, di una politica monetaria meno accomodante.

da Wallstreetitalia

 
 
 

Azionario Usa ancora ok, oro in ribasso. L’analisi intermarket di Martin Pring

Post n°1557 pubblicato il 05 Luglio 2013 da Lucky340
 
Tag: outlook
Foto di Lucky340

Martin Pring ci aveva avvertiti il 23 maggio (qui): il pattern dell’S&P500 del giorno precedente – il 22 maggio – (Pinocchio day l’aveva chiamato il guru dell’analisi tecnica) è stato infatti il top dell’indice Usa (1.687) che da quel momento ha iniziato a flettere (fino a 1.560), recuperando poi leggermente nell’ultima settimana e chiudendo ieri a 1.615 punti. Ma vediamo ora la situazione tecnica delle varie asset class illustrata da Martin Pring.

Azionario Usa. Lo Stock barometer rimane al 100%. Tuttavia il Kst di medio termine ha segnato un top ed è in calo. Menter l’Intermediate Health (che misura il Kst in crescita dei titoli del Dow) è violato la linea mediana di oscillazione e continua a scendere. Tuttavia il Dow Jones Broker Etf (così come il mercato sconta l’attività economica futura, i broker scontano il mercato) ha rotto una resistenza significativa e sta proseguendo al rialzo: una volta terminata la correzione i prezzi torneranno a salire.

Azionario internazionale. L’indice mondiale ex Us ha violato a metà giugno un trendline rialzista in essere da un anno almeno: con un Kst di breve e di medio termine in caduta, è probabile che il break no verrà recuperato. Un’area debole è l’Asia ex Japan. Qui il Kst di lungo sembra pronto a far scattare il segnale di sell: un rimbalzo dei prezzi sembra possibile, ma nel medio termine questa appare un’area da evitare. Infine il Giappone: L’Etf (EWJ) ha disegnato un break rialzista primario. entrambi i Kst sono al rialzoe il massimo del Roc a 30 sedute segnala un bull market primario.

Commodity. I prezzi a giugno sono crollati spingendo il Crb spot raw industrials sotto la propria media a 12 mesi: un trend che si sta deteriorando. Tuttavia la ripresa dell’economia Usa e gli indici di Confidence e di commodity diffusion sono in forte crescita e indicherebbero un minimo ciclico per le commodity industriali. I due livelli chiave sul Crb spot raw industrials sono a 540 al rialzo (neckline di un testa e spalle rialzista) e 510/00 invece del potenziale testa e spalle ribassista.

Oro. Sia in dollari che in euro o in yen (e anche il Global Index) l’oro ha violato la trendline che da otto anni reggeva il rialzo. Al massimo questo può significare un forte rallentamento dell’upside, ma più probabilmente una discesa futura dei prezzi. Il trend primario è ora ribassista e anche se in ipervenduto, va ricordato come le letture di ipervenduto abbiano forte validità nelle fasi rialziste, ma spesso non significano nulla in quelle ribassiste. e i rally generati in queste situazioni sono traditori. Un dato rivelatore è il fatto che, nonostante il target del 2% di inflazione in Giappone, l’oro in yen ha violato anch’esso una trendline rialzista primaria. E il mio indicatore Special K ha completato un top e si sta muovendo sotto i minimi del 2009. E dove lo Special K va, i prezzi seguono.

Max Malandra su Finanzaoperativa.com

*KST _

non è altro che una combinazione di  3 o 4 medie mobili  di  ROC con differente  ampiezza temporale allo scopo di  avere una visione di insieme della tendenza  di  un  prezzo.  Può  essere  rappresentato  come più  grafici  sovrapposti oppure può essere ottenuto un indicatore sintetico ponderando le medie mobili dei ROC attribuendo un peso proporzionale all'estensione temporale.(Nota_mia)

 
 
 
 
 

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