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Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Messaggi del 22/08/2013

SuperIndice_USA(LEI) aumenta a luglio

Post n°1581 pubblicato il 22 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Il Conference Board Leading Economic Index ® (LEI) per gli Stati Uniti  è aumentato dello 0,6 per cento nel mese di luglio a 96,0 (2004 = 100), dopo  nessun cambiamento nel mese di giugno, e un aumento del 0,3 per cento in maggio..

Dice Ken Goldstein, economista del Conference Board:

"Il miglioramento del LEI, e la ripresa  del tasso di crescita a  sei mesi, suggeriscono  una migliore  crescita economica e del  lavoro nella seconda metà del 2013. Tuttavia, le maggiori incertezze riguardano il ritmo di spesa delle imprese e l'impatto del rallentamento della crescita globale sulle esportazioni degli Stati Uniti ".

L'uscita dei  prossimi  dati  è prevista per  giovedi  19 settembre 2013.

   ^^^^^^^

il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti  poichè:

a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata  come ci dimostra  Northern Trust nel  grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi.

b)  la relazione  tra Leading Indicator e mercato azionario è molto stretta ,  risulta evidente la quasi perfetta correlazione tra le due serie di dati: i punti di massimo e di minimo vengono quasi sempre raggiunti nello stesso periodo.I dati del Leading Indicator anticipano di circa sei mesi i movimenti dell’economia e che la stessa cosa succede con i mercati azionari, Il Conference Board (CB), l’istituto privato che elabora l’indice, considera che un calo del 2% in sei mesi, con la contemporanea flessione della maggior parte dei componenti, possa segnalare l’arrivo di una fase di recessione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura; e viceversa, un rialzo  del 2% in sei mesi possa segnare l'arrivo di una espansione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura .

pertanto noi  continuiamo ad  usare le indicazioni fornite dai  Leading Indicator per  riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento!

i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono ora :

Average weekly hours, manufacturing

 

Average weekly initial claims for unemployment insurance

 

Manufacturers’ new orders, consumer goods and materials

 

ISM Index of New Orders

 

Manufacturers' new orders, nondefense capital goods excluding aircraft orders

 

Building permits, new private housing units

 

Stock prices, 500 common stocks

 

Leading Credit Index™

 

Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds

 

Average consumer expectations for business and economic conditions

 


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Wall Street avanza. Ecco "cosa farà la Fed a settembre"

Post n°1580 pubblicato il 22 Agosto 2013 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Wall Street in rialzo, grazie alle ultime notizie, che lasciano pensare a un miglioramento dei fondamentali dell'economia globale. Indicazioni confortanti anche dagli Stati Uniti, con la pubblicazione delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione. Il dato generale è cresciuto +13.000, attestandosi a 336.000 unità. Tuttavia, la media delle ultime quattro settimane, un indicatore più attendibile in quanto non soggetto alla volatilità dei mercati, è scesa e si è attestata al valore più basso dal novembre del 2007, un mese prima dell'inizio della Grande Recessione.

Bene anche il Superindice di luglio, cresciuto +0,6%.

Passate le 16 ora italiana, il Dow Jones +0,20% a 14.927,30 punti; S&P +0,52% a 1.651,37, S&P 500 +0,76% a 3.627,17. Gli acquisti sui Treasuries a 10 anni portano il rendimento a calare al 2,88%.

Lo S&P 500 punta verso l'alto dopo le perdite degli ultimi giorni, che ieri lo hanno portato a scivolare al livello più basso dallo scorso 8 luglio. Il Dow Jones, sempre alla vigilia, era sceso per la sesta seduta consecutiva, confermando la fase ribassista più lunga in 13 mesi.

Importante ricordare come gli stimoli monetari della Fed abbiano permesso allo S&P di balzare +143% dal minimo testato nel marzo del 2009.

"Gli investitori presteranno attenzione ai dati economici Usa nella giornata di oggi - ha detto nel corso di una intervista rilasciata a Bloomberg Pierre Mouton, gestore di portafoglio presso Notz, Stucki & Cie, a Ginevra - Ritengo che i dati confermeranno il momentum positivo della congiuntura americana. I fondamentali stanno migliorando, le aziende versano in una buona condizione di salute e la politica della Fed rimane benigna. Su un orizzonte che va da tre a sei mesi, il mercato degli Stati Uniti continuerà a crescere rispetto ai livelli attuali".

A prescindere da quelle che saranno le prossime mosse di tapering della Fed, è importante ribadire inoltre che la Banca centrale americana ha già manifestato nettamente l'intenzione di lasciare i tassi sui fed funds al minimo storico, vicino allo zero, almeno fino a quando il tasso di disoccupazione rimarrà al di sopra del 6,5% e l'inflazione non superereà il 2,5%.

Wall Street è sostenuta oggi anche dai dati macro europei. Di fatto, grazie al balzo della produzione manifatturiera tedesca, l'attività economica dell'Eurozona è salita questo mese ai massimi di oltre due anni, stando a un report del settore privato reso noto oggi. E' la conferma che un'espansione timida è in atto nell'area della moneta unica.

Espansione anche in Cina, con il dato preliminate Purchasing Manager's Index reso noto congiuntamente da HSBC Holding e Markit Economis avanzato a 50,1 contro i 47,7 di luglio. Comunicato l'equivalente dato americano, relativo al PMI manifatturiero degli Stati Uniti, e relativo al mese di agosto, che è avanzato a 53,9 punti dai 53,7 di luglio.

I numeri hanno contribuito ad alleggerire il peso generato dai timori circa una riduzione del programma di acquisto di titoli di stato Usa da parte della banca centrale americana entro la fine dell'anno. Un'ipotesi che ha preso piede dopo la pubblicazione delle minute della Fed.

Nel tenere conto di quando ritirare le misure di rilancio economico ancora in vigore, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve si è detto d'accordo con il calendario fissato dal presidente Ben Bernanke nel caso in cui l'economia dia ulteriori segnali di rafforzamento. In pochi invece - come rivelano le ultime minute della riunione di politica monetaria - hanno consigliato di staccare la spina prima del previsto.

Una cosa è certa: il tapering diventa sempre più una realtà: semmai l'incertezza è sul modo in cui gli acquisti di titoli legati ai mutui e i Treasury - al momento per un valore di $85 miliardi - verranno smorzati.

da Wallstreetitalia

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 04/05/2010
 

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