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« DOVE FINISCE L'AMORE CH...Mi ricordo... si mi ricordo »

IL MIO PRIMO MIRACOLO (UN UOMO TRANQUILLO)

Post n°4 pubblicato il 11 Novembre 2010 da Lucybell.68
 

Sono passati più di 22 anni da quel giorno che sei arrivato...
Il primo miracolo a cui ho assistito sei stato tu.
Credevo di essere una donna, allora, lo compresi più tardi che ero poco più di una ragazzina...
Non avevo ancora compiuto 20 anni...
Ero più giovane di te ora...ma ero lì, pronta da un pezzo ad accogliere il tuo arrivo.

Era stato programmato un cesareo, per vari motivi il medico lo preferì...ma quella sera, quando mancavano ancora dieci giorni a quella data, tu decidesti che era arrivato il momento di farti vedere, e di farmi già capire quanto saresti stato tu il padrone della tua vita...
Il parto si era proprio avviato... non erano, come già era successo, false contrazioni di un falso allarme...
Quella sera il tuo caldo nido si ruppe, segnale inequivocabile che eri pronto per nascere.
Non sto qui per descrivere quello che provai in quei momenti...
di serenità... quanta serenità provavo...
la pace nel cuore... l'amore puro mi avvolgeva, tutto quello del mondo era in mio possesso in quel momento...
di pace, inspiegabile pace...
Stavo per avere il mio bambino tra le braccia...
l'avrei potuto toccare, guardare, annusarne l'essenza di un profumo che sarebbe stato ineguagliabile...

L'ospedale mi accolse, amico.
Le ostetriche si avvicendavano intorno a me, coi loro movimenti di prassi.
Il tempo scorreva scorreva... lento e tranquillo...
Le contrazioni...
Si che ce le avevo le contrazioni...già...!
"Ma non ti fanno male?" Ricordo questa domanda che mi fece un'ostetrica.
Mi guardava un po' sorpresa... credo lo fosse nel trovare in me una serenità particolare e insolita.
In effetti c'era il dolore, sempre più forte, delle contrazioni...
Va beh... Io stavo pensando a quando t'avrei avuto in braccio.
Era impossibile che da li a poco ti avrei strinto a me...!
Stavo sognando?
Il tempo passava...
Qualcosa però non funzionava per il verso giusto...e se in un primo tempo,visto il parto avviato, si poteva prospettare tranquillamente un parto naturale tralasciando l'idea del cesareo programmato, qualcosa nelle ore seguenti fece si che dovetti rinunciarvi.
Così in sala operatoria, pronta... per addormentarmi...
"Ma sarà nato per le 6?"domandai "E io sarò sveglia?".....
Tutt'a un tratto il mio stato d'animo cominciò a mutare...
Un flash che mi diceva che non avrei voluto addormentarmi, ormai mi ero già convinta che ti avrei visto uscire,  e subito dopo strinto al mio seno,appoggiato al mio cuore... M'incupii... ma la stanza si offuscò... le voci intorno si attutirono... e mi addormentai

Aprii gli occhi...erano poco dopo le 6...
Non riuscivo a parlare...
Fissavo chi c'era intorno a me...
qualcuno lo capisce che ho bisogno che mi diciate qualcosa, subito????
Strano, a pensarlo ora, come abbia impressa nella mente momenti che, vista l'anestesia, sarebbero stati sepolti nei meandri della mente con molta probabilità...e invece no... impressi ed indelebili, ancora qui davanti ai miei occhi... ma ancor di più fissati nel cuore..
E l'angoscia che provai nel non averti più dentro di me, e nemmeno lì, accanto a me, non la dimenticherò mai.

"Il mio bambino...Voglio vedere il mio bambino..."

Lo ripetevo come un disco rotto... qualche frase per assecondarmi la ricordo, ma ricordo ancora meglio che il mio bambino, tu, ancora non me l'avevano ridato!

Un medico, l'anestesista, mi prese la mano e mi tranquillizzò dicendomi che presto senza ombra di dubbio ti avrebbero portato da me, il tempo di sistemare alcune cose...
mi sorrideva e guardava con affetto e simpatia...
io strascicavo le parole... quelle uniche parole ripetitive... mezza addormentata...

Quante ore passarono tesoro mio non te lo so dire, ma erano veramente troppe.
Ti guardavo da lontano, ora in quella stanza d'ospedale, mentre dietro quel vetro mani e braccia ti rivoltavano, e tu urlavi disperato...io non ci riuscivo ad urlare, non ce l'avevo il fiato e la voce.
Il taglio cominciava a far veramente male, perfino respirare era un problema...di parlare non se ne parlava proprio.
Ricordo che ancora però riuscivo a chiedere di te, io volevo solo te, una parte di me che tutt'a un tratto non trovavo più...!

Arrivò il mio amico anestesista a trovarmi...
"Allora, come andiamo? L'hai visto il tuo bellissimo bambino?"
Lo vidi arrabbiarsi, alla mia risposta, e partire in quarta verso la nourse!
Quello che disse, non lo potevo sentire, ma so solo che dopo un mezzo minuto ti vedevo arrivare, in braccio all'infermiera...
Urlavi. urlavi disperato!! Ti era antipatica quella donna vero?Sapessi a me!
Ti adagiò al mio fianco... io troppo piena di tubicini, bloccata in quella posizione, potevo solo appoggiare il mio viso al tuo, baciarlo, e per la prima volta sentire il velluto della tua pelle ,e quel profumo incredibile ed indescrivibile, un misto di talco e fiori....
e tu in un 'attimo non piangesti più...
il tuo viso contro il mio...di nuovo io e te, soltanto io e te.

La notte seguente deliravo, si era alzata la febbre.
Il risveglio dall'anestesia mi lasciò indifesa con un dolore atroce di contrazioni in un ventre lacerato...
Ecco...quello fu un dolore insopportabile...
reso insopportabile ancor di più dal sentire il tuo pianto, e la mia impossibilità di poterti venire a prendere...
Una notte lunga...troppo...l a nostra prima notte che non eravamo insieme, non doveva andare così...tu avevi bisogno di me, e io ne avevo così tanto di te...!

Ma in qualche modo passò.
I giorni seguenti furono un continuo miglioramento del mio stato fisico...
Ma tu, mio tesoro infinito, non la volesti più lasciare la tua mamma...
E sono convinta che fu per quella brusca sbagliata separazione da me, che per un lungo, lunghissimo periodo, non ci fu nessuno che conquistò il tuo cuore...
Urlavi disperatamente fino a trattenere il fiato se qualcuno pretendeva di prenderti in braccio, di cullarti...
di poter godere del tuo musino così bello...
Dio quant'eri bello..!Perfetto, il mio primo miracolo...
Volevi solo me....
E io tesoro ti guardo ora, uomo, meraviglioso dentro e fuori...
Ti rubo un bacio appena posso...Una carezza...
La tua pelle di velluto è cambiata... la barba è spuntata in fretta...Tu sei cresciuto in fretta...

E quando mi dicevano..." Mollalo che se no poi non si stacca più da te..!"... li lasciavo parlare.
Sei cresciuto, sei diventato un'uomo, indipendente, forte, e hai un carattere meraviglioso...
Tosto, intelligente...e tranquillo......
Sei il mio meraviglioso uomo tranquillo.


 
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