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Diario azzurro n.240del 17.06.08 di S.Agosti

Post n°45 pubblicato il 18 Giugno 2008 da luigibarone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forse varrebbe la pena di dare la vita perché i miei simili potessero davvero smettere di credere e adorare entità remote, divinità irraggiungibili e invece potesse ognuno credere e adorare chi ha di fronte a se, chiunque egli sia.
Pensare come questa massa immane di energia potrebbe ridare tensione vitale agli esseri umani, immaginare una umanità intenta a scoprire la propria preziosità.
Scrivo queste cose mentre dalle finestre entrano le urla di gioia e di partecipazione dei tifosi per la vittoria dell’Italia sulla Francia.
Sembrano per poche ore tornare tutti italiani e tutti amici e tutti pazienti di fronte a qualsiasi affronto. In questo gaudio comune per una partita di calcio si esprime la speranza che gli esseri umani possano riconoscersi, un ad uno, come il progetto più perfetto e sofisticato cui sia giunta la natura in migliaia di anni.
Non ci sono più, per alcune ore tifosi di questa o quella squadra, pronti a divorarsi in altre circostanze, sono invece tutti uniti nel vivere in profondità la vittoria dell’Italia.
Dunque esiste la possibilità di ritrovarsi, insieme, a festeggiare la gioia comune di essere vivi, di sentirsi finalmente rispettati dalla società e dal destino.
Questa sera nelle vie di Roma non c’è più dissidio o sospetto nei confronti degli extra comunitari che, nell’ebbrezza di una partita vinta, divengono anch’essi esseri umani, degni di essere abbracciati e accomunati nella passione per il calcio.
Domani torneranno le divisioni, gli insulti, le bravate in automobile per suscitare sdegno tra i buoni borghesi, tornerà a vagare negli sguardi di ognuno il sospetto di essere solo sfruttati, qualsiasi sia il lavoro, la certezza furiosa di essere martoriati qualsiasi sia la tassa imposta dallo Stato.
Ma intanto fino a tarda notte, la festa della vittoria rende possibile e reale la fratellanza tra avversari, tra le varie etnie, tra tifoserie altrimenti spietate e senza alcun freno.
Intanto, fino a tarda notte sarà un piacere per me immaginare che un simile tripudio possa un giorno celebrare la fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, l’inizio di un tempo di libertà, capace di consentire a tutti, ma proprio a tutti di beneficiare dei prodotti della terra, del tempo per vivere,
e soprattutto della possibilità di scoprire la propria e l’altrui preziosità.
Ingenui e illusi i tifosi, ingenuo e illuso io, ma ambedue godendo il fluire della notte nel turbinio dei clacson che per loro significa la vittoria di una partita di calcio e per me la vittoria della vita sull’esistenza.

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Pensiero

Post n°42 pubblicato il 08 Maggio 2008 da luigibarone
 
Tag: poesia
Foto di luigibarone






Come
un gregge incustodito
i pensieri
si rincorrono
cercando l’uscita.
Gli occhi
socchiusi
ne impediscono il passaggio.
Le orecchie
sorde
non ne sentono il mormorio.
Le labbra
mute
Non rispondono al richiamo.
Respiro
l’alito freddo della paura.
Il corpo
immobile
subisce la tensione
aspettando un evento.
Ecco
un pensiero ,
piano,
magico,
s’insinua
tra i pori della pelle
ed è già libero:
nonostante tutto
la vita è meravigliosa!

Luigi Barone

 

 

 

 
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...AIUTO!!!... ( il grido chiuso in gola, di un ragazzo disabile)

Post n°41 pubblicato il 07 Maggio 2008 da luigibarone












Naufrago
è il tuo sguardo
bramoso d'amore,
in quegli occhi
persi oramai
nelle speranze spente
dai mille perchè senza risposte,

tra corpi abbandonati all'oblio e
mani tese
ad afferrare una carezza e
un sorriso.

Solo,
resterai
nella tua disperazione.

Sordi
e ciechi
alla tua solitudine,
siamo
trascinati
dall'euforia della folle corsa
che confonderà
l'eco del tuo grido

e

ti avremo
dimenticato.













 
















L'ho
scritta molti anni fa ,il primo ed unico giorno come infermiere presso
il centro per disabili Don Guanella a Roma. In quel giorno ho dato
tutto l'amore possibile a quelle persone ma

purtroppo allora non ho avuto la forza, il coraggio e forse la capacità di proseguire

ed oggi questo è un mio grande rimorso.


 
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Pensiero del giorno 19/04/2008.

Post n°40 pubblicato il 19 Aprile 2008 da luigibarone
 



"Nulla di ciò che possediamo, e nessuno degli esseri ai quali
teniamo, ci appartiene veramente e definitivamente. Ad ogni
istante rischiamo di perderli, e nel momento in cui li perdiamo,
siamo costretti a fare appello a tutte quelle forze in noi che ci
aiuteranno a sopportare tale perdita. Queste forze si trovano
nella luce, nell'amore disinteressato, nell'umiltà, nel
sacrificio. Allora, perché non cercarle subito e in modo
consapevole?
È difficile, quando tutto va bene, convincere gli esseri umani
che dovrebbero concentrarsi sull'essenziale, per essere pronti
il giorno in cui verranno le prove. Perché verranno, questo è
certo: nessuno viene risparmiato. Allora, non aspettate di
essere nella miseria, nella malattia o nella disgrazia per
cercare una direzione spirituale. Se siete già ben armati, non
solo supererete quelle prove, ma ne uscirete rafforzati."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
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Non è un addio!

Post n°39 pubblicato il 14 Aprile 2008 da luigibarone

Il giorno del mio compleanno, il 7 aprile 2008,

alle 3 del mattino ho perso mio padre,all'età di 98 anni,

 un uomo forte, che ha dedicato tutta la sua vita per i suoi figli :

era la colonna portante per noi e anche di fronte alla morte che stava arrivando lui ha sorriso e non si è lasciato intimorire!

Non potevo mai immaginare la mia sofferenza per la sua perdita e quanto mi manca ora!

 Ma sento che lui è qui e mi sta vicino e mi protegge

e poi non mi sento solo, i miei amici mi danno tutto l'amore possibile.

Senza questo calore sarei come un pezzo di ghiaccio e non potrei vivere come vivo...

GRAZIE a tutti i miei amici,

siete la mia vita!

Vi voglio un mondo di bene e

Vi abbraccio tutti

Luigi

 
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