Liberi come l'aria.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura...


Che cazzo di tempi! Se esiste qualcosa che abbia valore ai giorni d'oggi é la forza d'animo. Ce ne vuole tanta per sopravvivere.Settimane fa, si faceva tanto baccano sulle sorti di Eluana. -Nessuno si può far morire di fame- si diceva. Come se il governo non potesse sopportare l'idea che, a qualche membro di questo condomino, che qualcuno chiama Italia, potesse mancare il suo sostentamento di base: il cibo e l'acqua. Ma é veramente così? Credete realmente che a qualcuno nel governo, o tra i politici in generale, interessi veramente questo? Se fosse così, la prima legge da approvare, e di corsa, soprattutto in un momento di crisi come questo, sarebbe quella dello stipendio sociale per soddisfare i bisogni primari di ogni cittadino senza reddito. Almeno che non si riesca a campare d'aria, la gente generalmente mangia due volte al giorno, ha bisogno di un tetto sopra la testa, di coprirsi e di vivere in un ambiente sano e pulito. Se non ha un reddito e non é in età da pensione, come fa? Qualche giorno fa, é stato rinvenuto un cadavere. Si trattava di un uomo sulla cinquantina, sdraiato su una panchina. Successivamente si é saputo che aveva perso il lavoro, la casa, la famiglia e in seguito a questo, senza che nessuno possa stupirsi, aveva perso anche la ragione. E' morto per il freddo, ma stava male già da un po a causa degli stenti.Bene, casi così potrei citarvene tanti, ma non mi interessa. Tutti noi sappiamo come va a finire quando si perde il lavoro in età avanzata. C'é gente che può contare sul sostegno di qualcuno, ma per i più é una strada senza sbocco, anche perché le leggi, con mille bonus ed attensioni, favoriscono l'inserimento dei giovani sul lavoro, e per chi non é più giovane, né in età da accettare compromessi, é sbarrata ogni possibilità. Per quanto si possa essere muniti di forza d'animo e voglia di mettersi in gioco, se le condizioni non favoriscono, anzi, deprimono su tutti i fronti, prima o poi, si butta la spugna. E questo anche grazie alle condizioni che determina la politica.L'attività che svolgo, a contatto diretto con numerose aziende, mi da modo di tenere il polso su quelle che sono le condizioni delle medesime. Mai come oggi il panorama intorno a me é mai stato così desolante. Nell'ultimo anno, circa la metà delle aziende che seguo sono fallite o hanno chiuso prima di dover dichiarare fallimento. Il risultato é che c'é un sacco di gente senza lavoro, e i piccoli imprenditori, anche loro, non sono meno. Quello che ritengo più di rilievo é il fatto che gran parte di questi lavoratori ed imprenditori, sono persone di un'età di mezzo, che quindi si riallacciano al discorso che facevo sopra.Il fatto che si sta delineando é il seguente. Tutto parte dalle banche. Le banche, come é noto, negli ultimi tempi cercano di coprire i buchi colossali che hanno fatto in decenni di operazioni spregiudicate e truffaldine. E questo lo fanno soprattutto a danno dei più piccoli e meno appoggiati politicamente. In altri termini, le piccole aziende in sofferenza, non vengono più sostenute dalle banche, ed anzi gli si chiede di colpo di ripianare la loro situazione debitoria. Il risultato é che in molti casi il fallimento é inevitabile, o comunque la situazione che si determina costringe le aziende alla chiusura, perché ne erode totalmente il capitale sociale. Purtroppo di questi fatti non ne parla nessuno, i media sono presi da altro tipo di clamori, e se uno sterminio di massa come questo passa inosservato lo dobbiamo soprattutto a loro.Fatto del tutto diverso é per le aziende sponsorizzate politicamente. Come se la Fiat o l'Alitalia, fossero il sale dell'economia italiana. Quindi tutti pronti a salvare i cavoli, mentre la capre vengono sgozzate senza alcuna pietà. Ma quando avrete fatto fuori tutte le capre, chi é che vi darà il latte?