Liberi come l'aria.

A scuola con la coscienza.


A proposito della croce nelle aule scolastiche, mi viene in mente un episodio che risale più o meno ad una trentina di anni fa, quando andavo ancora a scuola.La cosa era un po caduta nel dimenticatoio dei miei ricordi, ma proprio questa mattina ci pensavo.Un mio professore di disegno, buon anima, aveva un'aula tutta sua. Vale a dire che per ragioni di logistica, per fare disegno, eravamo noi a spostarci sempre da lui in quell'aula, non il professore. Quell'aula infatti aveva dei tavoli più adatti al disegno, ed era meglio attrezzata.Una mattina, magicamente, da un giorno all'altro, sulla parete sopra la cattedra, apparve un crocifisso. In quell'aula non c'era mai stato.Passarono solo alcuni giorni, quando mi accorsi che non c'era più. E dai e dai, per alcune settimane, fu un continuo apparire e scomparire di questo simbolo di plastica appeso ad un chiodo. La cosa andò a vanti, per quanto mi ricordi, per molto tempo, fin quando, un giorno, alla croce di plastica si era sostituita una grande scritta lunga più di due metri, in un bel carattere ornato dipinto in acrilico a pennello, con la seguente frase: "La prima guida dell'uomo é la propria coscienza".All'epoca ero molto giovane, e ne io ne i miei compagni di classe potevamo avere idea di ciò che avvenisse tra quel professore e la direzione scolastica di quell'istituto. Oggi riesco invece a comprenderlo con una certa chiarezza.Fatto sta che, dopo la comparsa di quella grande scritta sulla parete, nessuno sentì più il bisogno di aggiungervi alcunché. Ma quelli erano tempi diversi.