Liberi come l'aria.

La luce e la percezione psichica.


La trilocazione delle immagini nelle tre aree del cervello (cellula phantasmatica, logistica e immaginativa) era già oggetto di studio nel Rinascimento. Leonardo da Vinci disegna, per la prima volta, le tre "cellule psichiche", situate all'interno dell'occhio, al fine di rappresentare , in maniera non di certo scientifica, il triplice processo di elaborazione delle frequenze di luce, che attraverso la retina, penetrano nel cervello stimolando reazioni psichiche riflessive, oppure ponderate con razionalità e creatività.Per gli alchimisti rinascimentali la nascita, lo sviluppo e la trasformazione dell'anima, della conoscenza di se, della visione critica della realtà oggettiva, ha a che vedere con l'elaborazione psichica delle frequenze di luce all'interno delle tre "ghiandole", le tre "cellule" in cui avviene il primo processo di purificazione, fissazione ed elaborazione degli stimoli psichici. L'artista è il protagonista assoluto di questa alchimia, poichè attraverso la personale visione della cose, descrive l'invisibile rapporto che l'Anima e la consapevolezza di sè, instaura con la coscienza.