Liberi come l'aria.

Tenta il suicidio a 103 anni.


"Volevo morire, mi sono stufato"Ha vissuto due guerre, non ha più accanto gran parte delle persone a cui voleva bene, ha lavorato a lungo e ha le mani callose perché adesso vive a Firenze ma in passato ha fatto il contadino in Basilicata, a San Fele, in provincia di Potenza. In vecchiaia, ha deciso di farla finita. A 103 anni. E s'è buttato nell'Arno. Niente da fare, l'hanno salvato. Gli tocca andare avanti. Ha tentato il suicidio nella tarda mattinata di un sabato di mezza estate. Ha preso l'autobus, è arrivato nel luogo prescelto, e si è gettato in acqua all'altezza della passerella dell'Isolotto alle Cascine. Però, proprio in quel momento, passavano di lì due poliziotti a cavallo, in servizio di controllo nello storico parco cittadino. L'hanno visto, hanno lasciato i cavalli sull'argine e si sono lanciati in acqua. Dal loro punto di vista, non potevano fare altrimenti. Sono riusciti a raggiungere l'uomo, e l'hanno trascinato a riva. Lui, il suicida mancato, ha fatto quel che ha fatto perché convinto di volerlo fare. Non è stato né un incidente né un raptus di demenza senile. E' lucidissimo, e l'ha ammesso: "Sì, è vero, mi sono buttato in Arno perché volevo morire. Non voglio più campare, sono stufo". Ai soccorritori, e ai molti curiosi accorsi durante il salvataggio, ha parlato con un filo di voce. "Mi sono buttato parandomi il volto con un braccio - ha spiegato - credevo di morire subito, e invece quando ho riaperto gli occhi ho visto intorno a me tante persone".(Da la Repubblica)