Liberi come l'aria.

La terra femmina.


Parlando con Hans, un mio amico tedesco di Germania, che ha messo su casa ai piedi dell'Etna, mi ha detto che é letteralmente innamorato della Sicilia. Ha lasciato un posto di dirigente in una grossa società di Monaco, una vita molto agiata e ben organizzata, per trasferirsi in una casa di pietra nera, senza riscaldamento né acqua corrente, ma circondata da altissime ginestre e farfalle di mille colori.La Sicilia é una terra dalle mille contraddizioni, grossi problemi con i quali confrontarsi ogni giorno, a volte proprio esasperanti. In primo luogo inerenti all'amministrazione politica. Ma é una terra che definire bella é davvero poco. E' un luogo di potere, quello buono, quello che quando vai a fare una passeggiata su una delle tante spiagge, magari sporche e mal tenute, ti fa sentire ugualmente il re del mondo.Si tratta di una bellezza così travolgente, che neanche la grettezza e la volgarità di chi ci amministra può neutralizzare.Si tratta di una attrazione che ha un che di sensuale, se non sessuale. Mi piace pensare alla mia Sicilia come una femmina bellissima, ammaliatrice e passionale, ma anche  accomodante, dal carattere buono, dolcissima. Un corpo morbido e luminoso, dai mille soavi profumi. Una di quelle di cui innamorarsi perdutamente, e non desiderare altro che di stare abbracciati con lei per tutta la vita.