Creato da luloca il 10/03/2006

Liberi come l'aria.

In questo blog sono graditi tutti gli interventi, se in tema con l'argomento del post. Potete dire qualunque boiata, purché non lo facciate in maiuscolo o in grassetto. La prima regola del vivere civile é quella di non prevaricare gli altri, e chi lo fa,oltre a non meritare la mia stima, si rivela solo un gran cafone.

 

 

« ACCUSE INCIVILI ALLE UNI...LA LANCIA COMPASSIONEVOL... »

CONDANNA A VITA

Post n°60 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da luloca

Secondo il principio dell'autodeterminazione e del consenso informato, una grande conquista civile delle società culturalmente evolute, che permette alla persona di decidere autonomamente e consapevolmente se effettuare o meno un determinato trattamento sanitario e di riappropriarsi della decisione sul se e a quali cure sottoporsi, oggi è possibile rifiutare un trattamento sanitario che porti al prolungamento della vita in modo artificiale. Ciò è stato possibile a Papa Giovanni Paolo Secondo, che alla possibilità di poter essere sottoposto a cure intensive in qualche ospedale, preferì passare gli ultimi giorni di vita nel suo appartamento in vaticano, rinunciando a prolungare inutilmente la sua agonia.
Tuttavia, esistono problemi di natura pratica quando un paziente intende rifiutare o vuole interrompere una terapia nella fase terminale della sua vita. È questo uno degli argomenti affrontati dal giudice del tribunale civile Angela Salvio che ha respinto il ricorso di Piergiorgio Welby: malato terminale che ha già chiesto più volte di poter cessare la sua inutile sofferenza.

Oggi si parla tanto di "contronatura", riferendola ad aspetti che poi in verità non hanno niente in comune con questo termine.
Piergiorgio Welby ha detto giustamente che intende solo riappropriarsi della sua realtà naturale. Il suo chiedere la morte è un modo per riappropriarsi della natura... e questo dovrebbe lasciarci riflettere. E' indubbio che essere tenuto in vita artificialmente, tra l'altro tra mille sofferenze, ha poco di naturale, anzi nulla. In casi così estremi infatti, non si tratta di combattere una malattia, ma soltanto di impedire che la morte sopravvenga.
Inutile parlare della grande sofferenza che accompagna l'esistenza di questo signore: senza alcuna speranza e senza che le sue esigenze vengano comprese ed accolte dalla realtà che gli sta intorno.

Una delle più grandi sofferenze per l'uomo è non poter avere ciò che si desidera, ma una sofferenza ancora più grande è avere ciò che non si desidera. Il signor welby non desidera vivere a queste condizioni, ma d'altro canto, chi di noi lo vorrebbe?

Alla fine, la sentenza del giudice Angela Savio, era prevedibile. I tribunali interpretano solo la legge, e se nei suoi codici non è previsto alcun articolo che conceda il diritto naturale di morire, i giudici non possono certo inventarselo.
Dal canto mio penso che il problema sia di carattere politico. Fin quando la politica non vorrà interessarsi a questi problemi "difficili", le persone come il signor welby potranno solo soffrire in silenzio, colpevoli di aver sollevato questioni troppo imbarazzanti, per vari aspetti, in cui nessuno ha voglia di pronunciarsi.

A mio avviso, a questo punto, questo povero signore, avrà un'unica ultima carta da giocare: Un appello al presidente della repubblica. Una richiesta di "grazia" che gli conceda il suo sacrosanto diritto di morire e di riappropriarsi della sua realtà naturale. Io non mi intendo di materia costituzionale, ma credo che il presidente della repubblica abbia un potere che vada oltre la legge scritta.
Caro Napolitano, nella sua carica ci sono onori ed oneri, questo è uno di quelli. Mi rendo conto che non le sarà facile pronunciarsi su questa questione, ma dovrà farlo lei. Non vedo altra soluzione.

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: luloca
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 55
Prov: EE
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cartmanzonifederica.trontimariafrancesca.mfMarco_heavendavidecredsimoninissil81bseleonora.grazianiolgapaltrisalve600Jim223silvanobrubadreligion78liberto732007ericadt
 

ULTIMI COMMENTI

Magnetic powder core Powder core Soft Magnetic Powder...
Inviato da: bamboo furniture
il 21/08/2013 alle 08:08
 
Crystal Candle Labra Crystal Candle Holder Crystal Flower...
Inviato da: bamboo furniture
il 05/06/2013 alle 09:15
 
Plastic Tube Cosmetic Tube Cosmetic Packaging Cosmetic...
Inviato da: bamboo furniture
il 27/03/2013 alle 02:41
 
Anche io per un bel po' non ho avuto niente da dire....
Inviato da: ventididestra
il 10/01/2013 alle 13:19
 
China ear thermometer China infrared ear...
Inviato da: bamboo furniture
il 31/10/2012 alle 02:59
 
 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 12
 

UNA PROFEZIA DI PIER PAOLO PASOLINI.

Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini, e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua. Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali. Sbarcheranno a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci asiatici, e di camice americane. Subito i Calabresi diranno, come malandrini a malandrini: «Ecco i vecchi fratelli, coi figli e il pane e formaggio!»
 

FACEBOOK

 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963