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Liberi come l'aria.

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UN PO DI CHIAREZZA SULLA MARIJUANA E SUI SUOI DERIVATI.

Post n°93 pubblicato il 03 Aprile 2007 da luloca
 

Riguardo alla marijuana è in auge molta mitologia, che non aiuta certo a capirci qualcosa. Tutti si sentono autorizzati a parlare di questo argomento, anche se alla base ne hanno un'idea fin troppo confusa.

La canapa è una pianta, che fino a circa 70 anni fa, rappresentava un'autentica ricchezza per molti paesi, compresa l'Italia. Con la canapa si faceva praticamente di tutto, dai tessuti alla baghelite, fino ad una sorta di idrocarburo molto simile alla benzina, ovviamente c'era anche chi la fumava. : oggi è assolutamente vietata la coltivazione.
Tutte le varietà di canapa contengono sostanze, dette psicotrope, che hanno un potere psicoattivo. La varietà più comune è oggi la canapa indiana (cannabis indica), detta anche marijuana. Dalla marijuana, o meglio, dalla sua resina, si fabbrica l'hashish: un preparato in pasta o in olio, che si usa fumare puro o mescolato al tabacco. L'hashish, in alcune zone del mondo, è conosciuto praticamente da sempre. In paesi come il Marocco, il Libano, l'Afganistan, il Pachistan, l'India, fino a qualche decennio fa, si trovava al mercato insieme al caffè, al tè ed ai fagioli.
Il successo più grande lo ha sempre avuto soprattutto nei paesi musulmani. Il motivo fondamentale sta nel fatto che in quei paesi era proibito il consumo dell'alcol, di conseguenza, per animare convivi ed intrattenere allegramente gli ospiti, in mancanza di un buon bicchiere, ci si faceva una bella fumata.
C'è chi dice che l'hashish e la marijuana siano state introdotte per uso militare. Secondo questa teoria, nell'antichità, ai soldati veniva distribuito dell'hashish, in modo che potessero assumerlo prima della battaglia, per renderli più aggressivi e valorosi. Una ipotesi tutta da dimostrare e che secondo me non ha alcun fondamento. I cannabinoidi, tutto fanno, meno che accentuare l'aggressività e la competitività. La marijuana non ha infatti nulla in comune con la cocaina o la caffeina, il cui uso potrebbe essere più proprio a questi scopi.
L'effetto dei cannabinoidi è sostanzialmente un rilassamento generale, sia fisico che mentale. Una messa in circolo di endolfine che da una sensazione di benessere generale. L'effetto psicoattivo può essere paragonato a quello dell'alcol, e come tale, i rischi che causa sono molto simili: perdita di attenzionalità, di equilibrio, di percezione del pericolo. Per questo motivo, è assolutamente opportuno, durante i suoi effetti, non esercitare alcuna attività di responsabilità. Per il resto è invece indicata in attività di carattere creativo e ricreativo.

Il termine droga, in passato, si è sempre inteso in relazione ad alimenti e piante aromatiche, provenienti da luoghi lontani ed esotici. Non a caso è stato coniato il termine di drogheria e di droghiere. Tra le droghe più comuni: il pepe, il caffè, lo zenzero, il tè, la noce moscata, la cannella, i chiodi di garofano. Quasi tutte queste piante hanno dei principi psicoattivi, ma è puramente casuale che vengano definite droghe. Se iniziamo a definire droga qualunque sostanza che contiene principi psicoattivi, finiremo per definere droga anche il caffè, e per chiamare drogati quelli che la mattina o dopo pranzo non sanno rinunciare al suo piacere.
Oggi, è un atteggiamento comune non fare troppa distinzione tra le varie "droghe", mescolando capre e cavoli, tra sostanze del tutto diverse, sia per effetti che per conseguenze. Questa, secondo me, è una cosa molto dannosa, soprattutto perchè si banalizza il vero pericolo delle sostanze psicoattive: la dipendenza. Alcune sostanze, come i cannabinoidi, infatti non provocano alcuna dipendenza, mentre altre sono temibili soprattutto per quello. Da parte delle autorità, fare una netta distinzione tra le droghe, servirebbe in particolare a mettere in guardia dai pericoli che procura la dipendenza. Così come stanno le cose, al contrario, un ragazzo che fuma marijuana, potrebbe essere indotto a provare l'eroina, perchè spesso, in alcuni paesi, viene messa sulla stesso piano.
Così come il tè o il caffè, sono droghe che non hanno niente in comune con la marijuana, la marijuana non ha nulla in comune con la morfina o l'eroina.

C'è anche da dire che, la marijuana, riguardo a sostanze psicotrope, non ne contiene in quantità maggiore di altre piante spontanee che crescono nelle nostre campagne o che si possono comprare dal fioraio. Non cito qui i nomi per responsabilità, poichè molte di esse hanno un effetto allucinogeno ed oppiaceo, di gran lunga superiore a qualunque droga in commercio clandestino.

Per concludere, vi allego un link molto interessante che ha come tema la marijuana. In rete esistono molti siti che parlano della sua pericolosità, ed altrettanti che parlano della sua innocuità. Ho scelto questo perchè affronta il tema in modo molto equilibrato e con un atteggiamento di tipo scientifico, non certo morale o ideologico. Se non capite l'inglese, apritelo con Google.

http://paranoia.lycaeum.org/marijuana/facts/mj-health-mythology.html

 
Rispondi al commento:
card.napellus
card.napellus il 03/03/08 alle 20:07 via WEB
Hai colto nel segno in molti casi. Un libro interessante in merito, il gioco proibito, ammette che in ciascuna società ci sono sostanze psicoattive ammesse e proibite. Alla base di questo ci sono spesso ragioni religiose, talvolta politiche, mai comunque di salute pubblica. Ovviamente è chiaro che in una scala di pericolosità l'alcol è prima della cannabis, subito dopo l'eroina, se ci limitiamo alla pericolosità degli effetti è peggio della cocaina, in forti dosi. Se prendiamo in considerazione il principio attivo, la cannabis è ben poco pericolosa: per uccidere un uomo ce ne vuole tanta, molto più della nicotina o della caffeina. Possiamo parlare di tutto, ma se ci atteniamo ai dati, la realtà è diversa da come viene presentata. Personalmente sarei per la libertà, ovviamente occorre vietare la guida quando si è strafatti, ma anche dopo un pasto pesante si può essere colti da un colpo di sonno e falciare un pedone. Il buonsenso sembra merce rara. Io non faccio uso di sostanze perché posso sbrigliare il mio cervello da solo e non mi piace perdere il controllo di me stesso, ma non biasimo chi le adopera. Però se si vietano, vanno vietate tutte. Facciamo un elenco? Ci mettiamo il maastice (si sniffa), la liquirizia (ha effetti potenti sul cuore), l'amanita muscaria (in piccole dosi è un allucinogeno straordinario), la noce moscata, molti semi e noccioli di frutta, bulbi di fiori, santo cielo, quasi tutte le specie vegetali producono sostanze psicoattive, almeno in alcuni periodi della loro vita. Mi viene in mente il discorso dei farmaci al supermercato, che devono essere venduti da un farmacista per tutelare la salute dei consumatori: allora al reparto fai da te ci vuole un perito chimico per evitare che qualcuno beva la vernice, o mescoli detersivi clorati (ci si può lasciare la pelle). Come al solito, ci sarebbe da ridere, se non fosse tutto vero. Grazie dell'ospitalità. Buona serata.
 
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UNA PROFEZIA DI PIER PAOLO PASOLINI.

Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini, e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua. Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali. Sbarcheranno a Crotone o a Palmi, a milioni, vestiti di stracci asiatici, e di camice americane. Subito i Calabresi diranno, come malandrini a malandrini: «Ecco i vecchi fratelli, coi figli e il pane e formaggio!»
 

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