usura e truffe

ERRORI GIUDIZIARI SU USURA E TRUFFE LA COLPEVOLEZZA DEVE ESSERE PROVATA OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO


Post. 49; abbiamo letto che non c’era nessun rapporto matematico con la percentuale di interessi del 10% mensili ne del 5% mensili, bastavano i miei documenti, un semplice calcolo matematico e i confronti e la verità saltava  fuori, le accuse contro di me erano accuse del mal pagatore, accuse, desiderate dagli inquirenti, ben comprensibili ai miei truffatori, bastava parlare male di me, per loro saldare il debito.Leggo Pag. 14 della sentenza: nel merito si rileva che esattamente i primi giudici hanno ritenuto che i rapporti di debito e credito, intercorsi tra la Vitale e il Licata, non possono essere compiutamente ricostruiti. ( COME HANNO FATTO A ESSERE SICURI CHE GL’INTERESSI ERANO DEL 10% AL MESE?  La giustizia giusta vuole che in ogni caso, la colpevolezza deve essere provata oltre ogni ragionevole dubbio? Nel mio caso, i dubbi divennero certezza.E’ ciò non perché mancassero agli atti quei documenti, di cui il Licata ha insistentemente chiesto l’acquisizione, dato che come si è detto di tali documenti vi è traccia solo nelle labiali affermazioni dell’imputato,( I VERBALI DI SEQUESTRO LI HO SCRITTI IO? HO CAPITO SONO SPARITI PURE. )  ma per l’obbiettiva complessità dei rapporti stessi , caratterizzate da scambio di titoli spesso non andati a buon fine………..No spesso, la Vitale non aveva  mai pagato niente.Di labiali c’erano le accuse calunniose del MAL PAGATORE, voluti dagli inquirenti prima e dai giudicanti dopo, se non fosse stato cosi, avrebbero scoperto con facilità che si trattava di accuse calunniose, per me era impensabile che due P.M. potessero arrivare a tale ERRORE, per aver elaborato un costrutto accusatorio A SENSO UNICO, SI DOVEVA DISTRUGGERE IL LICATA, basato su calunnie e tante falsità, facile da scoprire.Pag. 15 si legge; dopo varie transazioni aventi ad oggetto titoli o contante sempre con la pattuizione di interessi pari al 10% mensile e dopo un primo accordo di revisione dell’intera vicenda, si giunse all’aprile 1990 data dalla quale la Vitale ha asserito di non aver ricevuto alcun altra somma o titolo dal Licata. FALSO, I TITOLI CHE HO PAGATO ALLA FINANZIARIA IL MESE DI DICEMBRE 1990 PER £. 10 MILIONI NON POTEVO SAPERLO NEL MESE DI APRILE 1990 CHE LA VITALE NON PAGASSE LA FINANZIARIA, HO DOVUTO PAGARE IO PERCHE’ GARANTE, DALLA DATA DEI PROTESTI  OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE 1990, SI CAPISCE CHE NON POTEVANO ESSERE CONTEGGIATE NEL MESE DI APRILE 1990,A tale data essa aveva ricevuto in concreto il prestito di 20 milioni e il Licata pretendeva il pagamento di £. 80 milioni. ( 37. MILIONI CONTANTI PIU’+ 43. MILIONI DI CESSIONI )Fu cosi che tramite l’intermediazione di tale DI TRAPANI NELL’APRILE DEL 1991 I DUE PROTAGONISTIA DELLA VICENDA  giunsero ad un secondo accordo nell’ambito del quale fissarono nella somma di £. 37 milioni somma che la Vitale avrebbe dovuto corrispondere, oltre quella di £. 1 milione mensile fino al saldo finale + 43. MILIONI DI CESSIONE, che a dire della Vitale non sono stati pagati e quindi mi doveva restituire i titoli protestati, non restituendoli mi doveva rimborsare il contante, garantito con l’assegno di conto corrente firmato dalla Vitale e lasciato senza cifre perché le cessione erano salvo buon fine, la Vitale non ha mantenuto nessun impegno, fu cosi che io ho compilato quell’assegno nella parte delle cifre per £. 55. milioni, denaro dovuto con prove documentali inconfutabili.Falso per quanto riguarda gli interessi del 10% mensili, e, per i 20 milioni, con prove documentali inconfutabili, solo che erano spariti, dai conteggi si stabilisce la pura verità, cosa che farò.Per l’intermediazione del DI TRAPANI primi di aprile 1991 questo è vero, l’ intervento è stato voluto dalla Vitale e il figlio di questa, perché io avevo messo all’incasso i due assegni a firma della Vitale uno per £. 55 milioni e l’altro di £. 20. milioni, denaro e titoli salvo buon fine che io avevo dato in prestito alla Vitale.Quando la Vitale è stata avvisata dalla Banca che c’erano i sopradetti titoli da pagare, mancante di copertura, andò ha chiedere aiuto al Di Trapani, capo mandamento mafioso di Cinisi, in quel periodo latitante, io non l’ho conoscevo, questo, è venuto a casa mia in compagnia della Vitale e del figlio, il mio interesse era uscir mene dal duo Vitale, qualunque accordo per me stava bene, io gli impegni li ho mantenuti, non appena la Vitale si assicurò che io ho ritirato gli assegni che avevo messo all’incasso e quindi non più protestabili, non ha mantenuto nessun impegno preso,  sono passate alle minacce avallate dal Di Trapani, il quale in un paio di occasione mi invitava a consegnare tutti i titoli che io avevo pagato per conto dei Vitale SE VOLEVO GODERMI LA VITA, visto l’intenzione della Vitale che non voleva rimborsare il prestato E LE MINACE, mi rivolgo ad un Avvocato ai fini di recuperare secondo legge quello che era di mio diritto, inoltrando un decreto ingiuntivo, quindi, nessuna minaccia, la Vitale era garantita dalla legge, come pensavo di essere garantito io. Per questo decreto ingiuntivo, sono stato condannato per tentata estorsione, per i prestiti mai onorati, sono stato condannato per usura.LEGGO PAG. 19: SFUGGONO AL VAGLIO DELLA CORTE, IN QUANTO DEL TUTTO ININFLUENTI PER LE DECISIONI, LE CENSURE DI ORDINE MORALI SU L’INTERMEDIAZIONE DI INFLUENTI PERSONAGGI COME IL DI TRAPANI.La Vitale se lo poteva permettere di andare a spasso con un latitante, e minacciare, per altri personaggi si sono fatti processi  e inflitti condanne serie.   Leggo la sentenza a pag. 17: negli appunti sequestrati dagli inquirenti nell’abitazione del Licata e allegati agli atti del processo si legge, che da un debito di £. 30.000.000 contabilizzato dallo stesso imputato a far data Aprile 1990, data dell’ultima operazione compiuta con la Vitale, si giunge alla cifra veramente inaudita, di £. 49 milioni, aprile 1991Somma che non può essere, come esattamente ritenuto dal Tribunale il risultato del compito di interessi elevatissime.  (convinzione sbagliatissima). Documenti, appunti, agende, sequestrate a casa mia, entrano e spariscono a proprio convincimento e di inquirenti e di giudicanti, quando li chiedevo io, erano inesistente.In certi casi, in Italia, la giustizia, si trasforma in una dittatura capace di calpestare i minimi diritti umani, tutta colpa di alcuni magistrati che il potere, gli ha fatto perdere il valore del giuramento di fedeltà alla COSTITUZIONE, E, IL RISPETTO DEI DIRITTI DELL’UOMO.  Spero di scrivere il Post. N° 50, cosi darò prova degli errori che hanno commesso inquirenti e giudicanti.