usura e truffe

ERRORE GIUDIZIARIO SU USURA E TRUFFE - COME SI COMPORTA IL MAGISTRATO INDEGNO DI TALE ATTIVITA'

Una piccola premessa: quello che io scrivo è sopportato da prove documentali giudiziarie, documenti inalterabili e inconfutabili, e, il TUTTO FA RIFERIMENTO ALLA MIA VICENDA GIUDIZIARIA.

Gli amministratori della giustizia cosa hanno fatto: mese settembre 1991, due criminali senza scrupoli, si mettono d'accordo cosa fare per eliminare un testimone scomodo e testardo che creava problemi alla loro attività criminosa, DECIDONO COSA FARE E DIRE AI CARABINIERI - DENUNCIA MESE DI SETTEMBRE 1991 - hanno sostenuto che una coppia di coniugi gli avevano venduto un immobile di loro proprietà, concluso l'affare, MESE DI MAGGIO 1991, avevano pagato tutto e che nulla dovevano dare ai coniugi. TUTTO QUESTO ERA FALSO, CON PROVE DOCUMENTALI GIUDIZIARIE.

I DUE CRIMINALI DICHIARANO: che io senza nessun mandato, mi sono recato nel loro ufficio mese di luglio 1991 e con minaccie e violenze pretendevo che pagassero altri 55 milioni delle vecchie lire, per paura, mi avevano versato trenta milioni di assegni postergati mese di agosto 1991 ( 20milioni andati tutti protestati,) e,  che nel mese di settembre dovevano versarmi altri 25 milioni delle vecchie lire, visto che il duo criminale non volevano più pagare altro denaro no dovuto cosi hanno maturato l'idea della denunia. TUTTO QUESTO E' FALSO CON PROVE DOCUMENTALI GIUDIZIARI INCONFUTABILI

Tutto quelo che mi è stato possibile dichiarare l'ho fatto, nel rispetto della pura verità, non mi hanno creduto, e, nessuna indagine hanno fatto per scoprire se la verità era quella raccontata dai due criminali  o quella raccontata dal testimone scomodo che ero io, ma fanno di più, giustamente, effettuano una perquesizione capillare a casa mia, sequestrano documenti vari, QUELLI UTILI ALLA MIA DIFESA LI FANNO SPARIRE, L'ESAME DELLA DOCUMENTAZIONE MI VIENE NEGATA, l'unica speranza rimasta era il processo  ( pro -- si è rivelato un cesso )

Durante la fase dibbattimentale, la pura verità  incominciava a venire fuori, visto che chi dichiarava si sentiva più protetto, tenuto conto che durante le indagine chi testimoniava dicendo la pura verità venivano minacciati di essere stati denunciati per favoreggiamento, diverse sono stati i fatti contestati, la pura verità è una, o prima o poi viene fuori, quando c'è buona fede, nel mio caso, tutti i fatti che portavano alla mia liberazione sono stati valutati come testi intimoriti e da me minacciate, le richieste di acquisire i miei documenti sequestrati sono stati negati perché erano delle mie labiali affermazioni, i confronti negati, per i giudicanti il costrutto accusatorio era ben fondato. COSI FACENDO POTEVAMO EVITARE DI FARE IL PROCESSO.

ALTRA SPERANZA NELL'APPELLO, SPERANZA BEN FONDATA DA PARTE MIA PERCHE' IO SAPEVO CHE NON AVEVO COMMESSO NESSUN REATO E AVENDO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA LA SPERANZA MI DAVA SERENITA' E FORZA, ARRIVA L'APPELO, QUEI GIUDICANTI MI SONO RIMASTI IMPRESSI NELLA MENTE, OGNI MINIMO GESTO CHE FACEVO IO O I MIEI AVVOCATI SI INNERVOSIVANO, STABILENDO CHE LA SENTENZA DI PRIMO GRADO ERA ABBASTANZA ELOQUENTE, QUINDI HANNO RICOPIATO LA SENTENZA DI PRIO GRADO. TUTTO QUELLO CHE IO SCRIVO E' FINALIZZATO A FAR CAPIRE CHE DI LAZZARONE NELLA MAGISTRATURA C'E'NE' SONO E NON SONO POCHI, BASTA PENZARE TUTTI I MAGISTRATI CHE A VARIO TITOLO SONO STATI COINVOLTI NELLA MIA VICENDA GIUDIZIARIA. IO NON HO COMMESSO NESSUN REATO E PURE MI HANNO DISTRUTTO L'ESISTENZA, CORDIALI SALUTI PER CHI MI LEGGERA' DA GIUSEPPE        NON PRESTATE DENARO A NESSUNO