luna gialla blu

Post N° 84


Come l'estate si avvicinava e le serate si allungavano, a quanti vegliavano, speravano, percorrendo la spiaggia, muovendo l'acqua della pozzanghera, giungevano visioni stranissime - carni mutate in atomi dispersi dal vento, stelle che lampeggiavano nel loro cuore, scogli, mare, nuvole, cielo riuniti deliberatamente per dare unità esterna agli sparsi frammenti della visione interiore. In quegli specchi, le menti umane, in quelle pozzanghere di acqua inquieta, dove si muovono sempre le nuvole e si formano le ombre, persistevano i sogni, e era impossibile resistere alla strana affermazione che ogni gabbiano, fiore, albero, uomo o donna e la stessa bianca terra sembravano pronunciare, che il bene trionfa, la felicità vince, l'ordine regna; o resistere allo straordinario stimolo a vagare di qua e di là in cerca di un bene assoluto, di un cristallo di intensità, unico, duro, brillante, come un diamante nella sabbia, che avrebbe dato sicurezza al possessore. Inoltre, addolcita e rassegnata, la primavera, come le api ronzanti e lo sciamare dei moscerini si avvolse nel mantello, si coprì gli occhi, distolse il viso, e tra ombre mutevoli e scrosci di pioggia sottile sembrò aver preso su di sè la conoscenza delle pene dell'uomo.Virginia Woolf, Al faro, 1927