luna gialla blu

Post N° 121


Era mezzanotte e le strade erano quiete. Una brezza dolce, leggera soffiava dal Nilo. Io camminavo nella pace della notte. Non sentivo alcuna pena. attorno a me, tutto sembrava darmi calma. La brezza lieve che mi accaraezzava il volto, le strade vuote, le porte e le finestre chiuse, la sensazione di essere respinta dalla gente e al tempo stesso di poterla respingere. l'estraniamento da tutto, persino dalla terra, dal cielo e dagli alberi. Ero come una donna che cammina attraverso un mondo incantato a cui non appartiene. Libera di fare tutto ciò che vuole, e contemporaneamente di non farlo. Che prova il raro piacere di non avere legami con nessuno, di avere rotto con tutto, di avere tagliato tutti i rapporti con il mondo intorno, di essere completamente indipendente, libera da qualsiasi servitù verso l'uomo, il matrimonio o l'amore, di aver rotto ogni costrizione radicata nelle leggi e nelle regole del tempo o dell'universo. Se il primo uomo che trova non vuole, avrà il prossimo o il successivo. Non occorre aspettare quell'uomo. Nè piangere se non viene, nè aspettarsi qualcosa e soffrire quando le proprie speranze sono vanificate. Non aspetta nè desidera nulla. Non teme più, perchè ha provato tutto quello che può farle male.Nawal Al Saadawi, Firdaus, storia di una donna egiziana.