luna gialla blu

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E non faceva che controllare l'ora. Sul suo orologio, su quello di Ofer, su quelli del centro commerciale, sugli schermi dei televisori in vendita dietro le vetrine. Anche il tempo si comportava in modo strano. A tratti volava, in altri, invece, si trascinava o si fermava completamente. A Orah sembrava che, con un piccolo sforzo, avrebbe potuto riportarlo indietro. Non di molto, un'ora, mezz'ora. A lei sarebbe andato bene. Talvolta si riesce a sfinire i grandi - il tempo, il destino, Dio - mediante piccole contrattazioni, piccolissime. David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore