la luna neraah, ah, ah, ah... |
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Post n°98 pubblicato il 13 Maggio 2014 da terhas1989
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Post n°97 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da terhas1989
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Post n°96 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da terhas1989
Leggendo alcuni articoli di Riccardo Barlaam, giornalista del Sole 24 ore che ha una rubrica in Nigrizia, leggo che il continente nero sta facendo progressi importanti. Secondo le stime dell'ultimo African economic outlook Onu-Ua la crescita media del Prodotto interno lordo africano nel 2013 è 4,8% e nel 2014 sarà di 5,3%. Una crescita più vicina alle Tigri asiatiche che all'Occidene in crisi. Questa crisi sta spingendo gli investitori verso il Sud del mondo, ricco di materie prime, petrolio, terre incoltivate e manodopera a basso prezzo. Tutto questo ci porta a fare un parallelismo tra quello che è successo a India, Sud Corea, Malesia e Indonesia e ciò che sta succedendo al Kenya, Uganda, Angola, Ghana, Nigeria, Rwanda e Botswana. E' quello che ci scrive Charles Robertson nel libro The Fastest Billion. Paragona lo stato attuale dei paesi dell'area sub-sahariana a quello di paesi asiatici a metà degli anni '70. L'Africa è l'ultimo continente a giovare della rivoluzione industriale iniziata 200 anni fa. Il Prodotto interno lordo africano passerà da 2mila miliardi di dollari attuali a 29mila miliardi di dollari nel 2050. E' questo il tempo per l'Africa. Nel 2050 in questi paesi africani avremo industrie e istituzioni legali funzionanti, più democrazie e meno regimi autocratici. I leader saranno quelli cresciuti a pane e tecnologia. Incrociamo le dita, insomma! Bisogna però fare in modo che si creino delle industrie di trasformazione partendo dalle materie prime di cui si è pieni, aprire i mercati e fare in modo che i proventi delle risorse naturali e delle industrie estrattive vengano reinvestite sul territorio per creare nuove opportunità di lavoro. Se si farà ciò allora potremo sperare in un futuro un pò più nero. |
Post n°95 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da terhas1989
Liberi di... ESALTARSI Liberi di... AMOREGGIARE Liberi di... EMOZIONARSI LIBERI DI... scureggiare in faccia a Sky Mio dolce e romantico Sky tv, tu che sei così vicino al popolo italiano e con amore ti occupidi di lui e delle sue esigenze più urgenti, che lo distrai dalla merda che la mafia gli lascia intorno... a te e al tuo altruismo io dedico questo video con tutto il mio cuore colmo di rabbia e oscurità! Partendo dal presupposto che io non ho alcun problema con il calcio: si può essere un super tifoso e allo stesso tempo una persona onesta e buona. Una cosa non esclude l'altra, anzi! I miei migliori prof, anche all'Univeristà sono dei romanisti incalliti! Tanto che addirirttura il più brillante della mia Facoltà (secondo la mia modesta opinione, nulla toglere agli altri), l'emerito professore di Storia della Filosofia Antica Spinelli quando giocava la Roma per qualche coppa finiva allegramente la lezione 20 minuti prima (le lezioni si facevano di sera) giustificandosi in questo modo "ragazzi mi dispiace ma quando il dovere chiama io non posso sottrarmi!" (tutto ciò riferito alla Magica)... e neanche ci faceva fare la pausa nel mezzo delle due ore, non sto scherzando! Anche la migliore prof del liceo era romanista come tutta la sua famiglia: IL MIGLIOR MODELLO DI FAMIGLIA CHE IO ABBIA MAI VISTO. Del resto per amore dell'onestà vi devo svelare un terribile scheletro nell'armadio di cui mi vergogno non poco: per ben dieci anni sono stata un'ultras della Lazio. Non sto giocando! Dall'età di 5 anni fino ai 15 più o meno andavo in giro con le mie tute originali, le felpe degli Irriducibili, avevo il poster di Nesta in camera, Scheggia tra i miei peluche preferiti, la sciarpa bianco celeste ogni mattina mi avvolgeva il collo negli inverni delle medie... poi è arrivato quel pezzo di merda di Di Canio e il mio idillio è giunto a termine. Passare dalla Lazio alla Roma mi destabilizzava troppo e il Livorno lo sentivo troppo lontano quindi ho chiuso con tutto l'apparato football. Eppure quando capita continuo a giocare a calcio con i miei amici: sono la difensora più brava che hanno, nonché l'unica femminuccia che gioca a pallone. Nonostante tutto ciò provo una grande ammirazione per il nostro capitano Totti, una persona in gamba sia in campo che fuori. Sono una tua fan anche se non tifo Roma. Ma mi sa che prima o poi mi dovrò convertire pure io. Sono vedova da troppo tempo ormai e la domenica mi devo svagare anche io! Detto ciò ci sono cose più importanti secondo la mia modestissima opinione dell'inseguire un pallone! Per esempio le sorti delle famiglie, dei giovani, della cultura e dell'economia... Amoreggiare ed esaltarsi 24 ore su 24 non fa bene alla salute né del paese né del cittadino! Ma tu Papy Sky continua a pensarla come vuoi, continua a prenderti cura dei tuoi figlioli come meglio credi. Io non mi permetto di insegnarti il modo di educarli, non arriva a tanto la mia arroganza. Distinti saluti, Terhas (Lettera a Sky del 20/07/2010 pubblicata su facebook) |
Post n°94 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da terhas1989
Ieri ho visto Alfano a Che tempo che fa che parlava di cittadinanza ai figli degli immigrati. Diceva che non era un'emergenza, che c'erano altri problemi... ma perché le leggi si fanno solo per le emergenze? Una politica intelligente è quella che previene il male, che interviene prima che il tumore diventi metastasi. Non dare la cittadinanza ai figli degli stranieri significa allontanarli dalle istituzioni, renderli nemici dello Stato. Ora si può fare del bene in vista del futuro. Bloccarsi per pura retorica è un errore. Se scoppierà la violenza, sarà figlia di questa vuota retorica. Ma sappiamo tutti che a quel punto invece di ritirarsi la retorica si farà più pressante e dura. E' così che vanno le cose. Ma vediamo i motivi del rifiuto. C'è chi è contrario perché vuole in questo modo scoraggiare l'immigrazione. Non diamo diritti ai figli degli immigrati per evitare che arrivino nuovi immigrati. Ma che colpa abbiamo noi se arrivano tanti immigrati? Tra l'altro qesti vengono per la globalizzazione e non si bloccano in base alle leggi dello Stato. Poi c'è chi è preoccupato per il lavoro e vuole escludere i figli degli immigrati dai posti di impiegati statali. Non dare la cittadinanza in questo caso significa privilegiare gli italiani nei concorsi pubblici o nell'impiego statale. Questo è il vero problema della classe media ed è razzismo. E infine non si vuole dare la cittadinanza ai figli degli immigrati perché così non hanno diritto di voto. Subiscono le leggi senza poter dire la propria. E la chiamate democrazia! La differenza tra me e te è un caso. La differenza tra essere figli di immigrati e essere figli di italiani è un caso. Nessuno si sceglie i genitori. Crescere in un paese, frequentare le stesse scuole degli italiani, parlare la stessa lingua, mangiare lo stesso cibo ecc significa essere italiani. Posticipare a un domani quello che si potrebbe fare benissimo oggi è ingiusto. Domani potrebbe essere troppo tardi. |
Inviato da: mariannina42
il 31/12/2013 alle 11:33
Inviato da: alive_2012
il 19/12/2013 alle 08:50
Inviato da: terhas1989
il 08/11/2013 alle 15:36
Inviato da: profilo_in_sciopero
il 08/11/2013 alle 11:28
Inviato da: ginevra1154
il 24/10/2013 alle 18:41