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Blitz a Green, gli animalisti liberano i caniDribblato il cordone delle forze dell'ordine e blitz nell'allevamento liberati decine di beagle LA PROTESTA IN CORSO A MONTICHIARIBlitz a Green, gli animalisti liberano i caniDribblato il cordone delle forze dell'ordine e blitz nell'allevamento liberati decine di beagle
I beagle liberati (Fotogramma/Bs) Alla fine ce l'hanno fatta. Decine di beagle rinchiusi a Green Hill sono stati liberati. Intorno alle 16.15 un gruppetto di manifestanti ha prima scagliato sassi contro il canile che alleva 2500 beagle destinati alla vivisezione e poi ha scavalcato la recinzione per raggiungere le gabbie dove sono rinchiusi gli animali. Polizia, Carabinieri e vigili sono subito intervenuti bloccando altri attivisti che tentavano di entrare. Ma quando una dozzina di animalisti è apparsa abbracciando i cucciolotti di beagle, la gioia dei manifestanti si è palesata con urla e applausi. La marcia di un migliaio di animalisti radunatisi a Blitz a Green Hill, liberati i cuccioli di beagle
   
   
   
   
Montichiari per chiedere la definitiva chiusura di Green Hill è iniziata dopo le 15. Gi attivisti di «Fermare Green Hill» e Occupy Green Hill sono arrivati da mezza Italia in pullman. Sono partiti da Milano, Roma, Bologna, Genova, Torino, Bolzano, Rieti, Pisa. E con slogan inequivocabili e la fascia nera al braccio sono partiti dal piazzale del palazzetto dello Sport. Direzione: l'allevamento lager che nutre 2500 beagle l'anno da destinare alla vivisezione (praticata In lutto, per tutti i cuccioli destinati ai tavoli di laboratorio. Nella Giornata mondiale per gli animali nei laboratori, si sono ritrovati per la quinta volta in meno di un anno a protestare per le vie del paese della Bassa bresciana. Stop Green Hill, animalisti da tutta Italia a Montichiari
   
   
   
   
Nei pressi del Municipio, intorno alle 15.30, sono partiti slogan contro il sindaco Elena Zanola e il comune («Montichiari vergogna d'Italia!»). Poi tutti verso il colle San Zeno, dove si trova la «fabbrica della morte», con le forze dell'ordine che tengono a debita distanza i manifestanti. Un gruppo di attivisti ha dribblato il cordone delle forze dell'ordine per arrivare all'allevamento attraverso i campi. Qui partono gli slogan diretti alla multinazionale Marshall: «Assassini», «Basta sperimentazione», «Liberate subito quei 2500 cuccioli di beagle» allevati all'interno della società controllata dalla Marshall. Poi la sassaiola e il blitz.L'appello al parlamento. Dai manifestanti arriva anche l'ennesimo appello al Parlamento, affinché approvi la legge che vieta l'allevamento in Italia di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione. «Siamo in un momento particolarmente delicato della nostra battaglia - spiega Giancarlo Paderno, di Occupy Green Hill - perchè se siamo ad un passo dall'approvazione di una legge che vieti l'allevamento di animali domestici (cani, gatti) destinati alla vivisezione, dall'altra dobbiamo fare i conti con diverse resistenze».