Almanacco...

11 marzo 1818


Mary Shelley pubblica Frankenstein. È questo il romanzo che genera il nome del dottor Victor von Frankenstein ed il personaggio della creatura, spesso ricordata come Mostro di Frankenstein, i quali a livello popolare sono (erroneamente) ricordati sotto lo stesso nome.Il primo obiettivo dell'autrice sembra fosse stato quello di attaccare il "delirio di onnipotenza dell'uomo che vuole farsi simile a Dio diventando egli stesso creatore".È probabilmente grazie alla figura del mostro, espressione della paura, al tempo diffusa, per lo sviluppo tecnologico, che il romanzo è divenuto immortale. Frankenstein è uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane. La "creatura" è l'esempio del sublime, del "diverso" che in quanto tale causa terrore.Dalla pubblicazione del libro, il nome di Frankenstein è entrato nella cultura popolare, in ambito letterario, cinematografico e televisivo. È inoltre spesso ultilizzato, per estensione, come esempio negativo in quello bioetico, alludendo al fatto che il suddetto dottore compisse esperimenti illeciti o eticamente discutibili.Quando saremmo capaci di vivere, senza volerla per forza modificare questa vita, bensì accettarla per quella che è? Ma è difficile accettare il suo incessante discorrere, senza essere tentati di frenarla almeno un pochino... anche se questo può comportare la sofferenza d'altri esseri viventi...