vittime e carnefici

Strage preannunciata?


Questa sera partirò alla volta di Vicenza, voglio esserci. Andrò sola, senza stendardi, e senza unirmi a nessuna categoria. Sabato ci sarà la manifestazione contro l’allargamento della base USA, di Vicenza: scattano le misure preventive, soprattutto a fronte delle ultime emergenze socio-culturali. Il nostro Ministro Degli Interni si dice preoccupato: teme, e non solo lui, che frange estremiste possano infiltrarsi tra i manifestanti; attuando la loro celeberrima cultura della morte e della violenza. Le scuole resteranno chiuse, in vista del corteo: questo a difesa degli studenti ha proclamato il Prefetto. Appare evidente lo stato d’agitazione che sembrerebbe aver colto tutti i parlamenti; diffidandosi reciprocatamente. Lo stesso Amato invita i parlamentari, nel non guardare a sabato come ad un appuntamento da non perdere nell’incrementare o nell’incitare l’ostilità eversiva. Questo sta a significare due cose, l’una la conseguenza dell’altra: conoscono la matrice malata e sovversiva, che abita i loro uffici, sanno chi sono, cosa vogliono, la loro strategia, invitandoli apertamente a desistere; ma allora perché non vengono sbattuti fuori seduta stante? Perche si lasciano prolificare, pur sapendo e conoscendo il loro disegno catastrofico e antidemocratico? Non mi piacciono le conclusioni semplici, non credo si tratti della solita incongruenza politica: anche la capogruppo diossino Anna Finocchiaro, sembrerebbe sinceramente preoccupata per sabato. Queste loro esternazioni dobbiamo prenderle come monito? Come avvertimento? Sabato cosa ci aspetta, un’altra Genova? Un altro G8? Le misure preventive hanno sempre più il gusto d’inutili salva buchi. Chi sappia parli. Sperò di non dovere scrivere sabato: narrando una tragedia preannunciata.