vittime e carnefici

Io esisto, non appartengo!


 Non c’è nulla di più difficile se non cercare di cambiare un’abitudine, una tradizione, il “si fa, perché da sempre lo si fa”.Dal primo vagito tutti noi veniamo, in qualche modo ostacolati dai terribili voleri, di una società bigotta e ostruzionista: incominciamo subito a fare i conti con le libertà negate; subito c’è qualcuno pronto a plagiarci.Ci chiamano ribelli, quando ci ostiniamo a ragionare con la nostra testa: usciamo dalle righe, siamo indipendenti, quindi non consoni allo statuto di una società stereotipata, omogenea, piatta. Quando una collettività ci costringe, per non restare emarginati, ad indossare delle maschere, potendocene liberare soltanto nel privato, diamo vita a personalità disturbate e pericolose. Se tieni un animale in gabbia, quando finalmente si vedrà aprirsi l’inferriata, esso inizierà a correre a più non posso, continuando finché avrà fiato nei polmoni.Dobbiamo lasciare ed  imparare ad essere indipendenti dalle consuetudini. Senza mai, mai spostarci nell’illegalità. Quindi trovare il coraggio di lasciar fuoriuscire il nostro ego: arrivando contemporaneamente a non travolgere nessuno ferendolo.Può essere comodo trovare la strada spianata, farlo perche lo fan tutti, perche cosi è, e in più nessuno può additarti: tuttavia il prezzo è altissimo, perdiamo la nostra singolarità.   Non smetterò mai di dirlo, il primo colpevole che a visto piegare alle sue direttive migliaia di persone è la religione, tutte le religioni: il cattolicesimo la più assassina.Nel corso dei secoli, partendo da Costantino, il creatore dei Cristiani, un continuo susseguirsi di atti d’ingiustizia, col sol fine di prevaricare e plagiare ogni mente.Assolutamente intolleranti e avversi ad ogni opinione opposta, che vivesse nei loro confini, nei loro territori.Oggi nasciamo e subito veniam battezzati, nell’inconsapevolezza ci costringono ad abbracciare una fede che non conosciamo. Si fa quel che da sempre va fatto, quel che da sempre i nostri avi hanno fatto.Tu che ti definisci Cattolico conosci la storia della tua chiesa? No, sai solo quello che i catechesi ti hanno tramandato, insegnato: cioè nulla.La plebe è stata da sempre tenuta sotto scacco matto, con pericolosissime allusioni di un possibile inferno post morte: usavano il giudizio divino contro i loro stessi fedeli, alimentando gravi credenze e superstizioni. Impaurivano la gente con i roghi di piazza, con il solo intento d’intimorirli  e quindi vietargli qualsiasi libertà di pensiero. Agivano e agiscono come dei dittatori e della peggior specie. Vostro dovere quindi, prima di dichiararvi seguaci del Vaticano studiarne le fattezze, non basandovi esclusivamente su i loro testi artefatti. Soprattutto la domanda che dovete porvi è: hanno sempre agito nel giusto? Se Dio è davvero fonte di amore fraterno e di tolleranza agirebbe davvero come dicon loro, avrebbe ucciso come hanno fatto loro per far tacere i “diversi”?Oggi più che mai la politica del pontificio è in prima linea, peccato che siamo noi, con i nostri soldi a sovvenzionarli, questo sempre grazie ad altro concordato tra chiesa e stato.Si anche tu che sei laico li sovvenzioni, per di più decidono di che morte devi morire, e se puoi viverti la tua libertà sessuale in pace. Ovvio che se ti opponi a loro, dovrai rassegnarti a vivere oltraggiato e ghettizzato. Pensaci bene quindi, vuoi essere libero o vuoi essere parte integrante di una società bigotta e moralmente fittizia?La fede non può e non deve essere un’imposizione, ma una libera scelta. Lontano dall’essere vero visti gli ultimi precedenti, viste le offese esternate dai molti Cardinali, soprattutto quelle di Ruini, a discapito di etero conviventi, degli Welby,  e dei gay.Forma gravissima di dittatura che cozza terribilmente con la nostra presunzione di definirci popolo tollerante e democratico. Fin quando non ci libereremo il capo da queste convinzioni, fin quando non capiremo che l’unica nostra intolleranza dovrà esser riversata esclusivamente verso i delinquenti, ebbene mai potremmo definirci Paritari, Giusti, Liberi.Una dura lotta vede il legiferare dei Dico: nessuna lotta viene fatta verso i parlamentari condannati, verso le loro speculazioni, truffe, stipendi e pensioni che insieme basterebbero a sfamare il terzo mondo.Decidete voi, per cosa lottare. Molti hanno detto che i DICO, non sono la priorità in questo paese, benissimo condivido. Lottiamo prima per ripulire i palazzi del potere dai corrotti, per ripulire le città dalla mafia. Ma lasciamo in pace chi vive nel rispetto della collettività: fossero gay, conviventi o altro.Basta con le etichette, le persone sono  e debbono restare liberi fin quando non commettono atti di violenza o truffe a danno dello stato e degli altri cittadini.Soprattutto la chiesa deve imporre le proprie regole esclusivamente nella sua circoscrizione, tra i banchi della sua sede. Il parlamento non è il loro luogo. Se viceversa vogliono proprio avere un posto di tutto rispetto e larghi consensi tra il popolo, che scendano dal piedistallo e lottino con la gente, a fianco di essa, per impedire i continui soprusi, a danno dei più deboli. Che impedisca, vietando, con coraggio di svolgere esequie ai mafiosi, agli assassini, ai pedofili. Ecco cosa dobbiamo combattere, ecco cosa dovrebbero loro fare.