vittime e carnefici

Mastella, giu le mani dalla nostra Giustizia!


Tutta la classe mediatica dovrebbe mobilitarsi, cristallizzarsi fino alla data che vedrà la sorte del Sostituto Procuratore Luigi De Magistris!Dovrebbero aggregarsi tutte quelle associazioni e nuclei che fondono il loro statuto sulla Giustizia  assoluta e cristallina, che lottano contro tutte le mafie..Dovrebbero presidiare con una task-force il fortino di Mastella: giorno e notte a turni. Tenendo alti i cartelli inneggianti –  GIù LE MANI DALLA GIUSTIZIA -Dovrebbero gli italiani paralizzarsi come se ci stesse preparando alla finale dei mondiali.Ecco come si lotta, per strada, con lo sdegno, con la partecipazione.Questo è uno scontro impari, dove colpi bassi e intimidazioni la fanno da padrona: dove vince chi ha mezzi  e strumenti illegittimi e assolutamente contrari alla nostra costituzione. La sfida epocale, ma per voi insulsi menefreghisti è alla stregua di un amichevole di calcetto della vostra parrocchia. Non vi rendete conto?Questo round, deciderà la nostra sorte: la mia  e la vostra e di tutti coloro che quotidianamente vivono e lavorano nel pieno rispetto delle regole. Se tolleriamo ufficialmente una tale vergogna vorrà significare che accettiamo a capo chino qualsiasi malaffare: vorrà dire che d'ora innanzi non meriteremo nemmeno piu di lagnarci.La sorte di tutte le vittime di mafia, camorra e a ndrangheta: anche le associazioni dei parenti delle vittime di strada dovrebbero mobilizzarsi. Altrimenti non hanno motivo di esistere. Questa è la sfida di Davide e Golia: la giustizia e la Casta politica  nell'eterna lotta tra bene e male.Giudici, magistrati costretti alle intimidazioni, alle minacce subdole non dai mafiosi di strada, ma da un governo che di fatto tenta di oscurare la verità, celandola saggiamente, strisciando nei corridoi con la grazia di un aspide.Si illude chi goffamente fa spallucce circoscrivendola nei limiti del meridione di Italia: anche la Padania con le sue sentenze e condanne ospita sul proprio territorio la mal celata attività di Cosa Nostra.I fondi mal usati o spariti, gli appalti di un'edilizia che colora il suo intonaco non del rosso pompeano, ma del rosso sangue di qualche mal capitato.La gestione dei rifiuti e dei suoi Commissari Straordinari: Gervaso dimesso non dal peso degli incarichi, ma dal peso di una camorra inclemente e spietata.E cosi via, fino a colmare tutte le stranezze e a spiegare perche la nostra Italia versa collassata in un reparto di rianimazione gestito da incapaci e truffatori.Questa sfida squarcia l'orizzonte nostrano costringendoci a scendere in campo per l'uno o per l'altro: vi siete chiesti come mai nessun partito di rilevanza abbia preso una netta distanza da Mastella?Ma la regione Calabria che sta facendo?Ma perche questa bomba innescata imprudentemente si tenta di disinnescarla con ogni mezzo?Il nostro Presidente Della Repubblica cosa dice invece di inveire contro chi tenta di abusare del proprio potere?Si estendono le loro filippiche montate ad arte per apparire loro stessi vittima del sistema: ma è il loro sistema, il loro regime!Prodi, D'Alema, Di Pietro, ma come, non vi opponete, non ve ne tirate fuori?Non potete farlo, sarebbe come darsi la zappa su i piedi.A bando le ciance, non ci interessano le inchieste, ne le vostre apologie, a nessun cittadino che si alza la mattina e si vede scavalcare dal furbo di turno. Magari soltanto perche è il parente di qualche losca famiglia, magari soltanto perché è il lava vetri di qualche magnanime imprenditore.Il cittadino onesto è per principio dalla parte del sostituto procuratore!Perche sa cosa c'è che non va, a capito che nessuna destra o sinistra potrà, fin quando ospiterà personaggi di dubbia onestà, difenderli dalla povertà sempre piu incalzante.Il principio fondante la nostra costituzione:  - LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI! –FACENDOLA IN BARBA AI COMPLESSI LEGAMI TRA MAFIA E POLITICA.In barba ai Loro sistemi truffaldini.Un popolo stanco delle interminabili parabole.Badate bene milanesi onesti, questa non è lotta del meridione, Mastella è il ministro di giustizia di tutta Italia e se questo è il suo metodo capite bene che è la lotta di TUTTI NOI! Invierò personalmente estendendolo, questo invito a tutte le associazioni formalmente riconosciuti, in primo luogo ad – Ammazzateci tutti -.Dar vita ad una marcia su Roma: le marce aiutano a non lasciar cadere nel dimenticatoio le questioni urgenti e importanti.Ogni associazione,  che abbia in cuore di ripristinare anche fosse solo l'idea di una giustizia assoluta è inviata a partecipare, con data da definirsi in base le vostre agende.Cordialmente e con tutta l'indignazione di cui una persona è capace, Roberta Lemma