vittime e carnefici

I ragazzi di "Addiopizzo" sfidano apertamente la mafia. Non lasciamoli soli.


 
Ci si dovrebbero aprire tutti i telegiornali con una notizia simile, riempire le prime pagine di tutti i quotidiani, farla echeggiare nelle radio, ovunque; la notizia di punta, quella che fa sperare in un miracolo, in una svolta epocale, l'inizio della rinascita civile.Nel fine settimana a Palermo cuore ed emblema della mafia verrà inaugurato il primo, speriamo di una lunga serie, negozio di – Pizzo Free - .Lodevole iniziativa di un gruppo di ragazzi siculi che da quattro anni operano senza paura e con una incoscienza degna di medaglia al valore, contro la mafia.Non si limitano a scrivere nei blog o a parlarne nel chiuso delle loro rassicuranti mura domestiche: l'affrontano in strada, laddove la mafia a bordo di potenti motori si accosta e spara. Senza esitazione. Senza scrupolo alcuno.La mafia degli appalti truccati, delle costruzioni, delle istituzioni.La mafia che fa rimbombare le sue bombe davanti ai negozi che gli si oppongono tenacemente, coraggiosamente; a detta di alcuni, incoscientemente.Giorni fa, la Procura di Palermo ha pubblicato i dati relativi ad un inchiesta imbarazzante per i nostri politici:160 mila le aziende che pagano il pizzo. 50 mila solo in Sicilia.1.300 i reati di mafia che quotidianamente insidiano la nostra Italia.Circa 90 miliardi di euro l'introito di queste organizzazioni criminali, di questi 80 miliardi provengono dal racket.Le loro tariffe variano dal tipo di negozio e zona:Negozi di generi vari pagano dalle 200 alle 500 euro al mese.Negozi eleganti e ubicati nelle zone IN, dalle 700 alle 1.000.Supermercati 5.000 euro.Cantieri 10.000 euro.Dagli appalti pubblici esigono il 2/3%.Questi i numeri che hanno obbligato i giovani ragazzi del gruppo “ Addiopizzo “ ad un ulteriore mossa risolutiva: creare il primo punto vendita anti – racket!Ad oggi, sono circa 241 i negozi che hanno scelto di aderire a questa iniziativa: da loro i clienti sapranno di comprare senza foraggiare le organizzazioni mafiose.L'impresa è ardua e pericolosissima, di certo la mafia non starà a guardare e quindi, invito tutti i lettori a seguire questa iniziativa con attenzione, supportandola come meglio credete, aderendo con solidarietà piena verso chi tenta di infrangere il vigliacco muro dell'omertà assassina.Ricordo in oltre che se a Palermo c'è la mafia a Napoli c'è la camorra e in Calabria la n'drangheta.Con lo stesso sistema criminoso, con lo stesso racket e tutto il resto.Non compriamo piu dove sappiamo esserci la mano armata.Isoliamo questi nuclei che uccidono la nostra dignità.Esportiamo il metodo adottato da questi ragazzi in tutta la nostra penisola.Non lasciatevi governare dalla paura, non potranno ucciderci tutti.Non si richiede un gesto eroico o di mettere a repentaglio la propria sola vita: si richiede orgoglio e senso di giustizia.Voglia di riscatto, di dire NO!Questa storia non è un epilogo ma una premessa: questa è una sfida in piena regola.Fate circolare con rispettosi passaparola questa impresa leggendaria.Non restate fermi a congratularvi frettolosamente, come se tutto ciò non riguardasse le vostre vite, come se tutto ciò appartenesse ad un altro emisfero.La verità è che la mafia, come la camorra, come l'n'drangheta rappresentano gli squadroni della morte. E sono qui, sul nostro stesso pianerottolo.Se questo progetto venisse affiancato ufficialmente dalla collaborazione delle forze armate dall'impegno dei politici, da una task-force a più riprese potremmo nel giro di qualche mese indebolire e colpire con un attacco mortale il cuore criminale.Indebolendo la mafia potremmo ripulire finalmente le nostre istituzioni, ad oggi abitate da troppi mafiosi. Questi mafiosi ci impediscono di vedere adempiuti i nostri diritti.Ci rubano i soldi e la dignità.Questi mafiosi in giacca e cravatta appartengono a quel gruppo denominato “ La Casta “ che fa del nostro Paese un Paese degradato, incivile, indegno! Intanto, cominciamo col ripulire le strade........Forza Ragazzi!